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Voucher o lavoro accessorio

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Presentazione sul tema: "Voucher o lavoro accessorio"— Transcript della presentazione:

1 Voucher o lavoro accessorio

2 LAVORO ACCESSORIO Il lavoro accessorio, è stato introdotto per la prima volta in Italia dal D.Lgs. n. 276/2003 Tipologie simili in altri ordinamenti hanno l’obiettivo di contrastare il lavoro nero e di semplificare le procedure amministrative. Chèque Emploi Service Universel (CESU) in Francia dal 2006 per i servizi alla persona (esistente dalla fine degli anni ’90 con diversa disciplina) Haushaltsscheck, dal 2003 in Germania fa parte dei c.d. Minijobs nell’ambito del lavoro domestico Voucher per il lavoro domestico introdotto in Belgio nel

3 LAVORO ACCESSORIO Il lavoro accessorio, è stato introdotto per la prima volta in Italia dal D.Lgs. n. 276/2003 La liquidazione del compenso al lavoratore non avviene in modo diretto ma attraverso dei buoni ai quali corrisponde un valore nominale il valore nominale di ciascun buono di 10 euro, comprende: una quota previdenziale (gestione separata Inps) del 13% una quota per l’assicurazione Inail (7%) una quota come rimborso spese per il concessionario Il valore netto di 7,5 euro è a favore del lavoratore, che rimane esente da qualunque ulteriore trattenuta Irpef.

4 LAVORO ACCESSORIO Concessionario: Committente: Lavoratore
Inps, tabaccai, uffici postali, banche Eroga i buoni Committente: chi intende utilizzare una prestazione di lavoro accessorio Lavoratore inizialmente solo categorie limitate di lavoratori. Dopo il 2015 categorie generalizzate I SOGGETTI COINVOLTI

5 LAVORO ACCESSORIO Chi intende utilizzare una prestazione di lavoro accessorio acquista un certo numero di buoni presso le rivendite autorizzate (concessionario) Ottenuta la prestazione pagherà il lavoratore con tali buoni (con almeno un buono per ora di lavoro) Il lavoratore si recherà presso il concessionario per ricevere il pagamento, decurtato dalle trattenute )previdenziali e assicurative) previste per legge.

6 LAVORO ACCESSORIO Disciplina iniziale nel D.Lgs. 276/2003:
Il lavoro accessorio poteva essere utilizzato solo essere per attività occasionali di cura ed assistenza, ripetizioni private, giardinaggio, manifestazioni sportive o culturali tetto massimo di 3000 € annui per singolo lavoratore Limitazione soggettiva : persone ai margini del mercato del lavoro quali disoccupati, pensionati, studenti, casalinghe

7 LAVORO ACCESSORIO Modifiche successive:
Nel 2008 l’istituto del lavoro accessorio si estende all’ l’esecuzione di vendemmie di breve durata e a carattere saltuario e all’esecuzione di lavori in altri settori produttivi ed in agricoltura. Nel 2009, 2010 e 2011 si ampliano gli ambiti oggettivi e soggettivi del lavoro accessorio: utilizzo da parte degli enti locali per attività di pulizia e manutenzione di edifici, strade, parchi e monumenti.

8 LAVORO ACCESSORIO Modifiche successive:
Nel 2012 scompaiono i limiti soggettivi ed oggettivi, unico limite la prestazione deve essere di natura meramente occasionale. Il lavoro accessorio è utilizzabile in qualsiasi settore produttivo, con il limite di euro netti per singolo prestatore, con riferimento alla totalità dei committenti. Nel 2013 è eliminato anche il limite della prestazione di natura meramente occasionale.

9 LAVORO ACCESSORIO d.lgs. n. 81/2015, art. 48, 49 e 50
Aumentato a euro il compenso netto che il prestatore di lavoro accessorio può percepire nel corso dell’anno, Imprenditori e professionisti devono acquistare i buoni soltanto telematicamente Devono comunicare preventivamente alla direzione territoriale del lavoro i dati del lavoratore ed il luogo della prestazione. Nel 2016 si stabilisce l’onere di comunicazione preventiva, che deve avvenire almeno 60 minuti prima dell’inizio dell’attività, anche con sms, alla DTL, con l’introduzione di una specifica sanzione pecuniaria da 400 a euro in caso di mancata comunicazione.

10 LAVORO ACCESSORIO Esplosione uso dei voucher (70% in più tra 2014 e % in più tra 2015 e 2016) Proposta referendum abrogativo Decreto del governo abrogativo dei voucher Possibile legge che confermi i voucher solo nel lavoro familiare (assistenza domestica ,baby sitting sul modello francese) Cosa succederà?


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