Pensiero e intelligenza

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Lo sviluppo Cognitivo.
Advertisements

Pensiero, Ragionamento & Intelligenza
-Euristiche e algoritmi
IO NON HO PAURA NEANCHE DEL TEOREMA DI PITAGORA....CHE POI NON ERA NEMMENO NEL PROGRAMMA!” “
Programmazione per Obiettivi
Autismo e disturbi pervasivi dello sviluppo
Tratto da: Anna Labella (a cura), E questo tutti chiamano Informatica, Manuali Scienze e Tecnologie – Formazione, La Sapienza Roma.
SICURI IN RETE MODULO A - 2.
Introduzione al Coding
La ricerca sociale di tipo quantitativo
Non si vede bene che col cuore. L’ essenziale è invisibile agli occhi.
Le norme editoriali Come si scrive e presenta la tesi?
Statistica Prima Parte I Dati.
Jonassen: l’identificazione del problema
Dal problema al processo risolutivo
Cosa ha da fare lo Sputnik con la pedagogia?
4Cs The KSAVE Model Binkley et al. (2012): Defining Twenty-First Century Skills in Griffin, McGraw & Care (eds.) Assessment and Teaching of 21st Century.
Le Olimpiadi di Problem Solving
Dal problema al processo risolutivo
Stili Cognitivi di Elaborazione dell’informazione
DISABILITÀ INTELLETTIVE
Linguistica e treebank
Prof. Barbara Pojaghi Psicologia sociale Prof. Barbara Pojaghi
La Negoziazione.
Conoscenze, abilità, competenze
PROFILO FORMATIVO ANNI 3 COMPETENZE RIFERITE AGLI STRUMENTI CULTURALI
La Statistica si occupa dei modi
Riepilogo La STANDARDIZZAZIONE, attraverso il calcolo dei punti z, ha un duplice obiettivo: Rende immediato il confronto tra punteggi ottenuti su scale.
Reciprocal TUTORING.
IL CODING e il Pensiero Computazionale
DISABILITÀ INTELLETTIVE
IL TESTO ESPOSITIVO - INFORMATIVO
L'attenzione Processo attraverso cui elaboriamo una quota limitata di informazioni rispetto all'enorme quantità di stimoli che provengono dall'ambiente.
I 7 strumenti della qualità
Pensiero e intelligenza
Processi decisionali individuali e di gruppo
Le norme editoriali Come si scrive e presenta la tesi?
Gli schemi concettuali
PON Docente: Maura Roberta Orlando I.C. Zingarelli, Bari
Le Olimpiadi di Problem Solving
Dimensione "Avalutativa"
Problem solving.
Valori, atteggiamenti, capacità e soddisfazione lavorativa
Psicologia generale ψ Pagina docente:
LA GESTIONE DEI GRUPPI DI UTENTI NEI DISTURBI DI ANSIA
Didattica per competenze e centralità dell’apprendimento
Il problem solving La normativa Le Caratteristiche I processi
Organizzazione e soggetti. Processi decisionali
METODOLOGIE DIDATTICHE ALTERNATIVE
© 2007 SEI-Società Editrice Internazionale, Apogeo
Valutazione delle competenze
CORSO DI LAUREA ORGANIZZAZIONE e AMMINISTRAZIONE A.A
Pensiero e intelligenza. Il pensiero e l’intelligenza Pensiero ATTIVITA’ COGNITIVA umana di LIVELLO più ELEVATO Si manifesta attraverso: -FORMAZIONE DEI.
Senza Zaino Per una scuola comunità
APPRENDIMENTO DALL’ESPERIENZA E PRATICA RIFLESSIVA
Teoria della computabilità
Practical Methodology for Teachers working with CLIL
4/27/
Jonassen: l’identificazione del problema
TACCUINO VISUO-SPAZIALE
Risultati invalsi a.s. 2017/18 I.C. Mazzi
Elementi della relazione
La psicologia sociale I meccanismi attraverso i quali conosciamo gli altri sono fondamentalmente l’oggetto di studio della PSICOLOGIA SOCIALE.
google. it/url
APPRENDIMENTO COGNITIVO APPRENDIMENTO PER INSIGHT
… una riflessione sulle possibili implicazioni
APPRENDIMENTO Processo psicologico che comporta una modificazione più o meno durevole del comportamento per effetto dell’esperienza.
Transcript della presentazione:

Pensiero e intelligenza La cognizione Problem solving e ragionamento: Deduttivo Induttivo Abduttivo Euristiche: Disponibilità Rappresentatività Ancoraggio Intelligenza Creatività

Cognizione Pensiero: termine plurivoco perché include usare il linguaggio, pensare in astratto, usare l’intelligenza, la percezione, il ricordo, l’attenzione, risolvere problemi Studiata dalle scienze cognitive: diversi approcci (filosofico, neuroscienze, intelligenza artificiale, linguistica, psicologia cognitiva) Primo indizio dell’elaborazione mentale: tempi di reazione (Donders, 1869, vedi tabella 9.1 o 7.1-a seconda dell’edizione-del libro di testo; Craik, 1947) Possono rivelare se i processi sono seriali (si svolgono uno dopo l’altro) o paralleli (avvengono nella stessa unità di tempo), se sono automatici o controllati (richiedono attenzione)

Problem solving Da dove nasce un problema? Dalla elaborazione mentale che facciamo di una situazione. Ovvero, non esistono svincolati dalla nostra cognizione (Simon, 1955) Un problema, generalmente, è dato dalla discrepanza tra ciò che sappiamo e ciò che vorremmo sapere; in altri termini, è la distanza tra lo stato attuale e uno stato desiderato.

Problem solving Problema strutturato: Ben definito, molte informazioni a riguardo, numero finito di alternative, obiettivi facilmente individuabili, facilmente prevedibile qual è la scelta migliore Problema non strutturato: Definizione vaga, scarse informazioni a riguardo, molte variabili fuori controllo (quindi numero imprecisato di alternative), obiettivi complessi e di difficile definizione, difficile capire da subito qual è la scelta migliore

Problem solving Lo spazio del problema (o struttura) (Newell e Simon, 1972): 1)Stato iniziale: informazione incompleta o stato attuale insoddisfacente 2)Stato finale: informazione o stato soddisfacente raggiunto 3) Operatori: passaggi per spostarsi dallo stato iniziale a quello finale

Problem solving A volte, è la fissità funzionale a bloccare il raggiungimento della soluzione È un blocco mentale che inibisce la percezione di nuove funzioni da attribuire ad un oggetto che abitualmente è percepito come avere altre funzioni

Problem solving e ragionamento Il ragionamento è una modalità del pensiero che ci aiuta a risolvere i problemi. 3 tipi: Deduttivo Induttivo Abduttivo

Problem solving e ragionamento deduttivo Procede da premesse generali per arrivare a conclusioni particolari Il ragionamento deduttivo non aumenta la quantità di informazioni contenute nelle premesse, ma serve a fare previsioni Es. sillogismo -tutti gli uomini sono mortali (premessa maggiore) -Socrate è un uomo (premessa minore) -Socrate è mortale (risultato)

Problem solving e ragionamento deduttivo Esempio: Problema: sto andando al ristorante e nel tragitto mi accorgo di avere solo la carta di credito Visa e non i contanti. Nel ristorante accetteranno la mia carta Visa? Telefono e mi rispondono che il ristorante accetta tutte le carte di credito Premessa maggiore: il ristorante accetta tutte le carte di credito Premessa minore: la Visa è una carta di credito Conclusione: il ristorante accetta la mia visa

Problem solving e ragionamento deduttivo ………MA: Nella vita reale le premesse maggiori non sono sempre chiare A volte eleviamo a premessa maggiore (informazione valida per tutti gli elementi di una categoria) delle credenze (non universali) che abbiamo, per via dell’effetto del bias (distorsione) dovuto alla credenza Si ritengono valide le conclusioni che si ritengono credibili e non valide quelle non credibili

Problem solving e ragionamento induttivo Procede da casi/indizi particolari per arrivare a conclusioni generali che li rappresenti Consente un ampliamento delle conoscenze iniziali, basandosi sulla probabilità Quindi si espone all’errore più del ragionamento deduttivo, ma rispetto a questo apporta conoscenza nuova

Problem solving e ragionamento induttivo Partire dalle caratteristiche (es.: ruote, volante, carrozzeria) per arrivare al concetto di «auto» è un processo di «inferenza induttiva» che consente generalizzazione e previsioni: il futuro modello di auto della casa automobilistica X avrà le ruote, il volante ecc. Anche il procedimento scientifico adopera il metodo induttivo (ad es. raccolta di dati) attraverso il quale giunge a informazioni/leggi generali.

Problem solving e ragionamento abduttivo Si parte da un evento accaduto che si vuole spiegare, andando a ritroso, cercando di indovinarne la causa È altamente probabile e soggetto ad errori Spesso nella vita quotidiana adoperiamo questa strategia per risolvere i problemi, perché non abbiamo conoscenza di informazioni universali (non possiamo usare il r. deduttivo), né abbiamo modo di raccogliere evidenze di tanti elementi particolari (non possiamo usare il r. induttivo)

Problem solving e ragionamento abduttivo Esempi: Problema: perché non si accende la luce della cucina? Premessa 1: la lampadina della cucina non si accende Premessa 2: se c’è un blackout la lampadina della cucina non si accende Conclusione: forse c’è un blackout Problema: da dove è passato l’assassino per entrare in casa? Premessa 1: l’assassino ha sporcato il tappeto di fango Premessa 2: chiunque sia passato dal giardino si è sarebbe sporcato di fango Conclusione: l’assassino forse è passato dal giardino

Euristiche Risolvere problemi è alla base del giudizio (=valutazioni) e della presa di decisioni. Ad es. devo risolvere il problema «la persona che ho di fronte è affidabile?» per poter avere un giudizio sulla persona tale che possa decidere di lasciargli il mio numero di telefono o meno I problemi della quotidianità sono complessi, le nostre risorse cognitive sono limitate (procediamo per esplorazione locale del problema), quindi difficilmente sono affrontabili con ragionamento deduttivo e induttivo, ma spesso li affrontiamo affidandoci alle euristiche

Euristiche Euristiche: Scorciatoie cognitive utilizzate ad es. nella soluzione dei problemi Conducono a conclusioni che hanno un’alta probabilità di errore. Quando conducono ad errori, il procedimento dell’euristica viene chiamato distorsione cognitiva o fallacia Si contrappongono all’algoritmo (modo di procedere formale che percorre tutte le possibili alternative, che sono di numero limitato e finito)

Euristiche e algoritmi Ad esempio, fare l’anagramma della seguente stringa di lettere: SAITCPA Utilizzare l’euristica significa partire dagli accoppiamenti plausibili (ta, pa, sa, ti e non tp, ts, cs) Uilizzare l’algoritmo significa percorrere tutte le possibili combinazioni tra le lettere. NB: il numero di combinazioni è finito, quindi posso percorrerle tutte

Euristiche e algoritmi L’ algoritmo, all’opposto dell’euristica: -esplora tutte le possibili combinazioni di un percorso -è praticabile se il problema è ben formalizzato e non ci sono fattori incontrollabili (come spesso accade nella vita quotidiana) è un procedimento ragionativo che garantisce l’esattezza del risultato (non si basa sulla probabilità ma sulla certezza) -richiede notevole dispendio di energie e tempo

Euristiche e processo decisionale Nelle fasi di raccolta e valutazione delle informazioni possono subentrare le seguenti euristiche, a livello più o meno consapevole (Tversky e Kahneman, 1974): Disponibilità Rappresentatività Ancoraggio

Euristiche e processo decisionale euristica della disponibilità: previsione sulla probabilità di un evento sulla base della informazioni che si hanno in memoria rispetto a quell’evento al di là della sua probabilità di accadere. Economia nel reperire le informazioni: vengono considerate quelle maggiormente disponibili in memoria Esempio di distorsione cognitiva conseguente all’euristica della disponibilità: provare maggiormente ansia quando si sale su un aereo rispetto a quando si sale in auto

Euristiche e processo decisionale euristica della rappresentatività: giudizio di probabilità che un oggetto, un evento, una persona A appartenga alla categoria B a partire da un’opinione/informazione generalizzata su quell’evento o persona (economia nel reperire le informazioni) Esempi di distorsioni cognitive conseguenti all’euristica della rappresentatività: Se X è pacato, educato, gentile, non è ritenuto il responsabile di un atto di delinquenza) fallacia del giocatore d’azzardo: ritenere più probabile che siano sorteggiati i numeri precedentemente non estratti

Euristiche e processo decisionale euristica dell’ancoraggio: la stima sulla probabilità di un evento incerto, di cui si hanno scarse informazioni, viene agganciata a una soglia nota. Esempio di distorsioni cognitiva conseguente all’euristica dell’ancoraggio: Ritenere che il prezzo di un oggetto di cui non si sa valutare il costo si discosti poco da una soglia nota.

Intelligenza Comprende funzioni mentali eterogenee: apprendimento, problem solving, abilità spaziali, linguistiche, intelligenza emotiva, musicale, creativa, ecc. (vedi diverse teorie)

Intelligenza Misurazione tramite test 1905: Binet: età mentale (rilevata attraverso il test) età cronologica (età biologica del soggetto); QI =età mentale : età cronologica X 100 L’età mentale è rilevata con dei test (scale incentrate inizialmente soprattutto su abilità verbali) 1993, QI (quoziente intellettivo) con scale per soggetti adulti o bambini (WAIS o WISC = Wechsler Adult Intelligenge Scale o Wechsler Intelligence Scale for Children); sotto-punteggi per intelligenza verbale (cultura generale, comprensione del testo, conoscenza dei vocaboli, etc.) e capacità di individuare rapidamente dettagli visivi, fare associazioni logico-sequenziali, ecc.

Intelligenza: Misurazione tramite test Consente di stabilire come il soggetto si colloca rispetto alla popolazione. Ad es. un soggetto ad alto funzionamento cognitivo (gifted, talented, plusdotato) ha un QI > 130-140

Pensiero divergente e creatività Pensiero divergente: capacità di fornire soluzioni insolite, creative, innovative ai problemi (es. insight) Pensiero convergente: abilità di combinare diverse informazioni per trovare la soluzione la problema. Valutato con il RAT (Remote Associate Test) = trovare una parola che ne colleghi altre: es. Eva, bruco, verde = mela