di Innovazione e Ricerca didattica

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Transcript della presentazione:

di Innovazione e Ricerca didattica Marina Gallo Matematica & Realtà Convegno di Innovazione e Ricerca didattica Bevagna, 7-9 settembre 2017 22/11/2018 Marina Gallo

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La Geometria del Tangram Nuova proposta di Laboratorio La Geometria del Tangram 22/11/2018 Marina Gallo

Cos’è il Tangram? Il tangram è un gioco rompicapo cinese. Il nome significa "Le sette pietre della saggezza". È costituito da sette tavolette (dette tan) inizialmente disposte a formare un quadrato. I sette tan sono sette poligoni: due triangoli rettangoli grandi, un triangolo rettangolo medio e due piccoli, un quadrato ed un parallelogramma 22/11/2018 Marina Gallo

Lo scopo del gioco è di formare figure di senso compiuto Le regole sono alquanto semplici: -Usare tutti e sette i poligoni nel comporre la figura finale - Non sovrapporne nessuno 22/11/2018 Marina Gallo

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Progetto 1. Titolo del laboratorio: La Geometria del Tangram 2. Classi coinvolte: classi quarte o quinte di scuole primarie. 3. Area tematica di riferimento: Perimetro e Aree di figure geometriche 4. Eventuali prerequisiti: Conoscenza di figure poligonali (quadrati, triangoli, parallelogrammi), Concetti di perimetro e area) 22/11/2018 Marina Gallo

5. Obiettivi del laboratorio proposto: Riconoscere figure piane anche se diversamente orientate Utilizzare il gioco del Tangram per costruire forme Utilizzare strumenti per il disegno Confrontare perimetri Sperimentare fenomeni di conservazione delle aree Saper collaborare, argomentare, confrontare le proprie idee, migliorare l’autostima Affinare la percezione visiva Sviluppare la coordinazione oculo-manuale Sviluppare un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso questa esperienza 22/11/2018 Marina Gallo

6. Eventuali collegamenti con altri argomenti di matematica: Gli argomenti di matematica collegati sono le isometrie, serviranno per studiare i movimenti delle figure il calcolo approssimato, per misurare e confrontare i perimetri l’equiestensione e le aree, per confrontare le aree 22/11/2018 Marina Gallo

7. Eventuali collegamenti con altre discipline Tecnologia, per l’uso di vari strumenti Arte, per l’osservazione di composizione di forme e colori Italiano, per l’argomentazione dei passi svolti Educazione fisica, per il coordinamento delle azioni 22/11/2018 Marina Gallo

8. Numero di sessioni e durata prevedibile di ogni sessione le sessioni dovrebbero essere almeno 6 per la durata di un’ora 9. Tipologia dei gruppi Gruppi eterogenei di 3 o 4 bambini. 22/11/2018 Marina Gallo

Fogli a quadretti grandi Righello Forbici Colori Colla Penna e matita 10. Materiale necessario Cartoncino Fogli a quadretti grandi Righello Forbici Colori Colla Penna e matita 22/11/2018 Marina Gallo

11. Elenco e descrizione delle attività da svolgere in ogni sessione Nella prima sessione i bambini, singolarmente, disegneranno un Tangram in un quadrato con 4 quadretti di lato. Poi ritaglieranno le figure ottenute nel quadrato dopo averle eventualmente colorate Nella seconda sessione studieranno le figure ottenute (sette) classificandole. 5 triangoli rettangoli e isosceli, un quadrato e un parallelogramma Nella terza sessione misureranno i perimetri e le aree delle figure in quadretti (oppure col righello in cm.) Nelle successive tre sessioni comporranno delle forme significative, le incolleranno sui cartoncini e misureranno i relativi perimetri, l’osservazione dovrebbe portarli a concludere che nonostante abbiano usato ogni volta le stesse figure i perimetri ottenuti sono diversi, mentre le aree sono sempre uguali. Essendo divisi in gruppi di tre avranno a disposizione tre gruppi di figure.   22/11/2018 Marina Gallo

12. Modalità di valutazione dell’efficacia del laboratorio Mi aspetto che gli alunni dopo questa esperienza imparino a vedere la matematica e in particolare la geometria dove meno se l’aspettano, anche in un antico gioco cinese e questo sviluppi la loro curiosità. La valutazione riguarderà la precisione e l’impegno con cui affronteranno il percorso e sarà la maestra della classe a stabilirne i criteri. 22/11/2018 Marina Gallo

Osservazioni Il punto fondamentale e nello stesso tempo più critico del laboratorio, è quello di usare come unità di misura di lunghezza il quadretto o più precisamente il lato dei quadretti che compongono il quadrato di base (della griglia o della pagina di quaderno). La difficoltà sta nel fatto che nei triangoli rettangoli isosceli alcuni lati sono adagiati sulle diagonali dei quadretti Ho pensato di superare questa difficoltà approssimando la lunghezza della diagonale del quadrato ad 1,5 volte la lunghezza del lato. In questo modo il bambino può sostituire alla lunghezza di 2 diagonali quella di 3 lati Per questo motivo ho scelto come lato del quadrato iniziale 4 quadretti in modo che sia abbastanza facile misurare i lati obliqui dei 7 poligoni. Per complicare un po’ il lavoro si potrà scegliere un quadrato con il lato di 40 quadretti. 22/11/2018 Marina Gallo

Penso che in questa maniera la difficoltà possa essere superata. Se poi la maestra vorrà usare il righello si potranno fare le misure con quest’ultimo, però io personalmente trovo più interessante usare i quadretti. Alla fine del laboratorio gli alunni dovrebbero essere in grado di riconoscere che tutte le figure composte hanno sempre la stessa area, ma quasi mai lo stesso perimetro. 22/11/2018 Marina Gallo

22/11/2018 Marina Gallo

22/11/2018 Marina Gallo

Grazie 22/11/2018 Marina Gallo

A C A E B D E 10 4 6 2 7 5 1 Triangoli A Quadrato B Parallelo gramma C Poligono Perimetro Area Triangoli A 10 4 Quadrato B 6 2 Parallelo gramma C 7 Triangolo D Triangoli E 5 1 A C A E B D E 22/11/2018 Marina Gallo

2 Diagonali = 3 Lati 22/11/2018 Marina Gallo

22/11/2018 Marina Gallo

22/11/2018 Marina Gallo

22/11/2018 Marina Gallo