17 APRILE 2018 MARTEDÌ - III SETTIMANA DI PASQUA UFFICIO DELLE LETTURE

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Transcript della presentazione:

17 APRILE 2018 MARTEDÌ - III SETTIMANA DI PASQUA UFFICIO DELLE LETTURE INVITATORIO V. Signore, apri le mie labbra R. e la mia bocca proclami la tua lode.   Antifona Il Signore è veramente risorto, alleluia. SALMO 94  Invito a lodare Dio Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi » (Eb 3,13). Venite, applaudiamo al Signore, * acclamiamo alla roccia della nostra salvezza. Accostiamoci a lui per rendergli grazie, * a lui acclamiamo con canti di gioia. Poiché grande Dio è il Signore, * grande re sopra tutti gli dèi. Nella sua mano sono gli abissi della terra, * sono sue le vette dei monti. Suo è il mare, egli l'ha fatto, * le sue mani hanno plasmato la terra. Venite, prostràti adoriamo, * in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati. Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, * il gregge che egli conduce. Ascoltate oggi la sua voce: † « Non indurite il cuore, * come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri: * mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere. Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione † e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, * non conoscono le mie vie;   perciò ho giurato nel mio sdegno: * Non entreranno nel luogo del mio riposo ». Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.  Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. Antifona Il Signore è veramente risorto, alleluia.

Inno Ecco il gran giorno di Dio, splendente di santa luce: nasce nel sangue di Cristo l'aurora di un mondo nuovo. Torna alla casa il prodigo, splende la luce al cieco; il buon ladrone graziato dissolve l'antica paura. Gli angeli guardano attoniti il supplizio della croce, da cui l'innocente e il reo salgono uniti al trionfo. O mistero insondabile dell'umana redenzione: morendo sopra il patibolo Cristo sconfigge la morte. Giorno di grandi prodigi! La colpa cerca il perdono, l'amore vince il timore, la morte dona la vita. Irradia sulla tua Chiesa la gioia pasquale, o Signore, unisci alla tua vittoria i rinati nel battesimo. Sia lode e onore a Cristo, vincitore della morte, al Padre e al Santo Spirito ora e nei secoli eterni. Amen.

1^ Antifona Sorga Dio, e i suoi nemici fuggono lontano, alleluia 1^ Antifona Sorga Dio, e i suoi nemici fuggono lontano, alleluia. SALMO 67, 2-11 (I) L'ingresso trionfale del Signore Ascendendo in cielo ha portato con sé i prigionieri, ha distribuito doni agli uomini. Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per riempire tutte le cose (Ef 4, 8. 10). Sorga Dio, i suoi nemici si disperdano * e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano.  Come si disperde il fumo, tu li disperdi; † come fonde la cera di fronte al fuoco, * periscano gli empi davanti a Dio.  I giusti invece si rallegrino, † esultino davanti a Dio * e cantino di gioia.  Cantate a Dio, inneggiate al suo nome, * spianate la strada a chi cavalca le nubi:  «Signore» è il suo nome, * gioite davanti a lui.  Padre degli orfani e difensore delle vedove * è Dio nella sua santa dimora.  Ai derelitti Dio fa abitare una casa, † fa uscire con gioia i prigionieri; * solo i ribelli abbandona in arida terra.  Dio, quando uscivi davanti al tuo popolo, * quando camminavi per il deserto, tremò la terra, stillarono i cieli davanti al Dio del Sinai, * davanti a Dio, il Dio di Israele.  Pioggia abbondante riversavi, o Dio, * rinvigorivi la tua eredità esausta.  E il tuo popolo abitò il paese * che nel tuo amore, o Dio, preparasti al misero. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.  Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen.   1^ Antifona Sorga Dio, e i suoi nemici fuggono lontano, alleluia.

2^ Antifona Il nostro Dio è un Dio che salva, è lui che ci libera dalla morte, alleluia. SALMO 67, 12-24 (II) Il Signore annunzia una notizia, * le messaggere di vittoria sono grande schiera:  «Fuggono i re, fuggono gli eserciti, * anche le donne si dividono il bottino.  Mentre voi dormite tra gli ovili, † splendono d'argento le ali della colomba, * le sue piume di riflessi d'oro».  Quando disperdeva i re l'Onnipotente, * nevicava sullo Zalmon.  Monte di Dio, il monte di Basan, * monte dalle alte cime, il monte di Basan.  Perché invidiate, o monti dalle alte cime, † il monte che Dio ha scelto a sua dimora? * Il Signore lo abiterà per sempre.  I carri di Dio sono migliaia e migliaia: * il Signore viene dal Sinai nel santuario.  Sei salito in alto conducendo prigionieri, † hai ricevuto uomini in tributo: * anche i ribelli abiteranno presso il Signore Dio.  Benedetto il Signore sempre; * ha cura di noi il Dio della salvezza.  Il nostro Dio è un Dio che salva; * il Signore Dio libera dalla morte.  Sì, Dio schiaccerà il capo dei suoi nemici, * la testa altera di chi percorre la via del delitto.  Ha detto il Signore: «Da Basan li farò tornare, * li farò tornare dagli abissi del mare,  perché il tuo piede si bagni nel sangue, * e la lingua dei tuoi cani  riceva la sua parte tra i nemici». Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.  Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen.   2^ Antifona Il nostro Dio è un Dio che salva, è lui che ci libera dalla morte, alleluia.

3^ Antifona Cantate a Dio, popoli del mondo, cantate inni al Signore, alleluia. SALMO 67, 25-36 (III) Appare il tuo corteo, Dio, * il corteo del mio Dio, del mio re, nel santuario.  Precedono i cantori, † seguono ultimi i citaredi, * in mezzo le fanciulle che battono cembali.  «Benedite Dio nelle vostre assemblee, * benedite il Signore, voi della stirpe di Israele».  Ecco, Beniamino, il più giovane, † guida i capi di Giuda nelle loro schiere, * i capi di Zàbulon, i capi di Nèftali.  Dispiega, Dio, la tua potenza, * conferma, Dio, quanto hai fatto per noi.  Per il tuo tempio, in Gerusalemme, * a te i re porteranno doni.  Minaccia la belva dei canneti, † il branco dei tori con i vitelli dei popoli: * si prostrino portando verghe d'argento;  disperdi i popoli che amano la guerra. † Verranno i grandi dall'Egitto, * l'Etiopia tenderà le mani a Dio.  Regni della terra, cantate a Dio, * cantate inni al Signore;  egli nei cieli cavalca, nei cieli eterni, * ecco, tuona con voce potente.  Riconoscete a Dio la sua potenza, † la sua maestà su Israele, * la sua potenza sopra le nubi.  Terribile sei, Dio, dal tuo santuario; † il Dio d'Israele dà forza e vigore al suo popolo, * sia benedetto Dio. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.  Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen.   3^ Antifona Cantate a Dio, popoli del mondo, cantate inni al Signore, alleluia.

V. Cristo risorto dai morti non muore più, alleluia, R V. Cristo risorto dai morti non muore più, alleluia, R. su di lui la morte non ha più potere, alleluia. Prima Lettura: Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni, apostolo 8, 1-13 I sette angeli che puniscono il mondo Quando l'Agnello aprì il settimo sigillo, si fece silenzio in cielo per circa mezz'ora. Vidi che ai sette angeli ritti davanti a Dio furono date sette trombe. Poi venne un altro angelo e si fermò all'altare, reggendo un incensiere d'oro. Gli furono dati molti profumi perché li offrisse insieme con le preghiere di tutti i santi bruciandoli sull'altare d'oro, posto davanti al trono. E dalla mano dell'angelo il fumo degli aromi salì davanti a Dio, insieme con le preghiere dei santi. Poi l'angelo prese l'incensiere, lo riempì del fuoco preso dall'altare e lo gettò sulla terra: ne seguirono scoppi di tuono, clamori, fulmini e scosse di terremoto. I sette angeli che avevano le sette trombe si accinsero a suonarle. Appena il primo suonò la tromba, grandine e fuoco mescolati a sangue scrosciarono sulla terra. Un terzo della terra fu arso, un terzo degli alberi andò bruciato e ogni erba verde si seccò. Il secondo angelo suonò la tromba: come una gran montagna di fuoco fu scagliata nel mare. Un terzo del mare divenne sangue, un terzo delle creature che vivono nel mare morì e un terzo delle navi andò distrutto. Il terzo angelo suonò la tromba e cadde dal cielo una grande stella, ardente come una torcia, e colpì un terzo dei fiumi e le sorgenti delle acque. La stella si chiama Assenzio; un terzo delle acque si mutò in assenzio e molti uomini morirono per quelle acque, perché erano divenute amare. Il quarto angelo suonò la tromba e un terzo del sole, un terzo della luna e un terzo degli astri fu colpito e si oscurò: il giorno perse un terzo della sua luce e la notte ugualmente. Vidi poi e udii un'aquila che volava nell'alto del cielo e gridava a gran voce: «Guai, guai, guai agli abitanti della terra al suono degli ultimi squilli di tromba che i tre angeli stanno per suonare!». Responsorio R. Un angelo si fermò presso l'altare, reggendo un incensiere d'oro. Gli furono dati molti aromi, * e il fumo degli aromi salì davanti a Dio, alleluia! V. Ciascun angelo aveva coppe d'oro colme di profumi, che sono le preghiere dei santi; R. e il fumo degli aromi salì davanti a Dio, alleluia.

Seconda Lettura: Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo (Disc Seconda Lettura: Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo   (Disc. 34, 1-3. 5-6; CCL 41, 424-426) Cantiamo al Signore il canto dell'amore «Cantate al Signore un canto nuovo; la sua lode nell'assemblea dei fedeli» (Sal 149, 1). Siamo stati esortati a cantare al Signore un canto nuovo. L'uomo nuovo conosce il canto nuovo. Il cantare è segno di letizia e, se consideriamo la cosa più attentamente, anche espressione di amore. Colui dunque che sa amare la vita nuova, sa cantare anche il canto nuovo. Che cosa sia questa vita nuova, dobbiamo saperlo in vista del canto nuovo. Infatti tutto appartiene a un solo regno: l'uomo nuovo, il canto nuovo, il Testamento nuovo. Perciò l'uomo nuovo canterà il canto nuovo e apparterrà al Testamento nuovo. Non c'è nessuno che non ami, ma bisogna vedere che cosa ama. Non siamo esortati a non amare, ma a scegliere l'oggetto del nostro amore. Ma che cosa sceglieremo, se prima non veniamo scelti? Poiché non amiamo, se prima non siamo amati. Ascoltate l'apostolo Giovanni: Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo (cfr. 1 Gv 4, 10). Cerca per l'uomo il motivo per cui debba amare Dio e non troverai che questo: perché Dio per primo lo ha amato. Colui che noi abbiamo amato, ha dato già se stesso per noi, ha dato ciò per cui potessimo amarlo. Che cosa abbia dato perché lo amassimo, ascoltatelo più chiaramente dall'apostolo Paolo: «L'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori» (Rm 5, 5). Da dove? Forse da noi? No. Da chi dunque? «Per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Rm 5, 5). Avendo dunque una sì grande fiducia, amiamo Dio per mezzo di Dio. Ascoltate più chiaramente lo stesso Giovanni: «Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui» (1 Gv 4, 16). Non basta dire: «L'amore è da Dio» (1 Gv 4, 7). Chi di noi oserebbe dire ciò che è stato detto: «Dio è amore»? Lo disse colui che sapeva ciò che aveva. Dio ci si offre in un modo completo. Ci dice: Amatemi e mi avrete, perché non potete amarmi, se già non mi possedete. O fratelli, o figli, o popolo cristiano, o santa e celeste stirpe, o rigenerati in Cristo, o creature di un mondo divino, ascoltate me, anzi per mezzo mio: «Cantate al Signore un canto nuovo». Ecco, tu dici, io canto. Tu canti, certo, lo sento che canti. Ma bada che la tua vita non abbia a testimoniare contro la tua voce. Cantate con la voce, cantate con il cuore, cantate con la bocca, cantate con la vostra condotta santa. «Cantate al Signore un canto nuovo». Mi domandate che cosa dovete cantare di colui che amate? Parlate senza dubbio di colui che amate, di lui volete cantare. Cercate le lodi da cantare? L'avete sentito: «Cantate al Signore un canto nuovo». Cercate le lodi? «La sua lode risuoni nell'assemblea dei fedeli». Il cantore diventa egli stesso la lode del suo canto.  Volete dire le lodi a Dio? Siate voi stessi quella lode che si deve dire, e sarete la sua lode, se vivrete bene. Responsorio R. Come Cristo fu risuscitato da morte dalla potenza gloriosa del Padre, così anche noi camminiamo in una vita nuova. * Amiamoci gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato, alleluia. V. Cantate al Signore un canto nuovo; la sua lode nell'assemblea dei santi. R. Amiamoci gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato, alleluia.

Orazione O Dio, che agli uomini nati a nuova vita dall'acqua e dallo Spirito Santo apri la porta del tuo regno, accresci in noi la grazia del battesimo perché liberi da ogni colpa possiamo ereditare i beni da te promessi. Per Cristo nostro Signore. Amen. Benediciamo il Signore. R. Rendiamo grazie a Dio.