La rivoluzione francese

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Transcript della presentazione:

La rivoluzione francese 1789-1799: i dieci anni che cambiarono il mondo

4) DALLA FUGA DI VARENNES ALLA CADUTA DELLA MONARCHIA 1791-1792

1791: la fuga di Varennes 21 giugno 1791: aiutato dal diplomatico svedese (e amante della regina) Axel de Fersen, Luigi XVI abbandona Parigi clandestinamente con l’intenzione di rifugiarsi nei Paesi Bassi austriaci. Riconosciuto e catturato a Varennes, viene riportato a Parigi sotto la tutela dell’Assemblea Nazionale che diffonde la falsa notizia del tentato rapimento del re. Con la fuga di Varennes la monarchia ha di fatto finito di esistere e la proclamazione della Repubblica viene messa all’ordine del giorno dal club dei Cordiglieri (Danton) e dei Giacobini (Robespierre). https://www.youtube.com/watch?v=EtpOvD2RwNM&index=9&list=PLLYBhG6-vu8ZvBr6uzF8ogwhD8HvoflT8&t=0s

La cattura della famiglia reale a Varennes (caricatura)

I canti della rivoluzione (3): Cadet Rousselle Cadet Rousselle, Gaspard de Chenu (estate 1791) Dopo la fuga di Varenne si diffonde in Francia un motivetto satirico che prende in giro il re https://www.youtube.com/watch?v=MNdMgGt0pls

1791: il massacro del Campo di Marte 17 luglio 1791: decine di migliaia di persone si riuniscono a Parigi al Campo di Marte per sostenere la petizione dei Cordiglieri (Danton) con cui si chiede la deposizione del re e la sua sostituzione con un Consiglio Esecutivo. Per ordine del sindaco di Parigi Bailly la Guardia nazionale al comando di Lafayette interviene violentemente per disperdere la folla lasciando sul terreno una trentina di morti. Dopo questo atto Lafayette e i Foglianti (monarchici costituzionali) diventano gli avversari dei Cordiglieri e dei Giacobini che puntano ormai alla caduta della monarchia.

1791: il massacro del Campo di Marte

1791-92 – dalla Costituzione del 1791 alla caduta della monarchia 13 settembre 1791: l’Assemblea Nazionale approva la prima Costituzione rivoluzionaria (censitaria) basata sulla divisione dei poteri (esecutivo, legislativo, giudiziario) e sulla monarchia costituzionale. Sono ammessi al voto i cittadini maschi maggiori di 25 anni tassati almeno per tre giornate lavorative (1/5 dei francesi). 1 ottobre 1791: viene eletta l’Assemblea Legislativa. 745 deputati tutti al primo mandato (per legge nessun membro della Costituente può essere rieletto deputato alla Legislativa), divisi fra Foglianti (264 deputati) e Giacobini (136 deputati). Governo dei Foglianti.

Ottobre 1791

Luglio-ottobre 1791: La «rivoluzione» dei Foglianti Tra il luglio e l’ottobre 1791, dopo la fuga di Varennes, il gruppi dei Foglianti (monarchici costituzionali) guidato da Lafayette, Barnave e Lameth e ancora maggioritario all’Assemblea Nazionale, tenta di porre fine alla rivoluzione prendendo le distanze dai repubblicani e affermando con forza le ragioni della monarchia costituzionale. Il massacro di Campo di Marte del 17 luglio si colloca in questo contesto, come repressione delle intemperanze repubblicane da parte del potere costituito (Guardia Nazionale e Comune di Parigi). Ritorno all’ordine. L’approvazione a maggioranza (con il voto contrario dei girondini e di molti repubblicani, ma favorevole di Robespierre) della Costituzione monarchica del 13 settembre 1791, rappresenta la sanzione di un assetto rivoluzionario che riconosce ancora il ruolo, seppur limitato, del monarca. L’esito delle elezioni dell’Assemblea legislativa (1 ottobre 1791) pone i Foglianti, sostenuti da un grande centro, in posizione maggioritaria rispetto ai giacobini moderati (Robespierre) e ai repubblicani (Brissot).

Inverno 1791-92: «Madame et Monsieur Veto» Dall’inverno 1791, in base alla nuova Costituzione, Luigi XVI (pare soprattutto su pressione della regina) oppone sistematicamente il veto a tutti i provvedimenti della Assemblea legislativa ritenuti lesivi della dignità regia, o in contrasto con la tradizione giuridica di antico regime (abolizione dei diritti signorili senza risarcimento, nazionalizzazione dei beni del clero, decreto sugli emigrati, decreto sui preti refrattari, abolizione della schiavitù, ecc.). Questo atteggiamento mette in crisi i Foglianti e allontana dalla corte molti dei monarchici costituzionali che si avvicinano così ai Giacobini moderati. L’avvio di una normale dinamica politica da monarchia parlamentare sembra essere impedita dalle resistenze del re.

Una «riconciliazione» impossibile Dal 14 luglio 1790 (Festa della federazione) al 20 giugno 1792 (anniversario della Pallacorda) l’orizzonte possibile è ancora quello della «riconciliazione» fra il re e la Nazione, sul modello della Festa della Federazione. Solo la giornata del 10 agosto 1792 (assalto alle Tuileries) segnerà la frattura irreversibile fra il re e la Nazione.

Giugno-dicembre 1792: L’entrata in campo dei «sanculotti» parigini e l’affermazione della sinistra repubblicana

10 agosto 1792: La caduta della monarchia 20 giugno 1792: nell’anniversario della Pallacorda il popolo parigino invade per la prima volta il palazzo delle Tuileries e costringe il re a indossare il berretto frigio e a brindare alla rivoluzione. Luglio 1792: i Giacobini chiedono la destituzione del re e l’elezione di una Convenzione Nazionale per la difesa della Patria in pericolo. 10 agosto 1792: una folla di 20.000 persone guidate dai «sanculotti» assalta nuovamente le Tuileries. L’assalto causa 400 morti e 300 feriti. Tutta la famiglia reale viene arrestata. Su proposta di Danton l’Assemblea Legislativa vota la fine della monarchia e convoca una Convenzione Nazionale da eleggere a suffragio universale per dare una nuova costituzione repubblicana alla Francia.

I canti della rivoluzione (4): La Carmagnole La Carmagnole, anon., 10 agosto 1792 Canzone popolare cantata in occasione dell’arresto del re e divenuta in breve un delle più popolari danze «sanculotte» https://www.youtube.com/watch?v=Jo08Ia_kh2w Milva: https://www.youtube.com/watch?v=ueA-q4zMEMg

1792: i massacri di settembre Dopo l’arresto della famiglia reale, ai primi di settembre giunge a Parigi la notizia della sconfitta dell’esercito francese a Verdun ad opera dei prussiani. Il generale Charles-François Dumouriez, vicino ai Girondini e amico di Lafayette, viene accusato di tradimento e collusione col nemico. Jean-Paul Marat invoca la repressione dei nemici interni. 2-6 settembre: Il popolo dei «sanculotti» assalta le carceri e massacra 1500 prigionieri (per lo più nobili ed ecclesiastici refrattari). Il ministro della Giustizia Danton non interviene.

Estate 1792: una seconda rivoluzione? Dal 10 agosto al 21 settembre 1792 si consuma la tragedia della monarchia e tramonta qualsiasi possibilità di realizzare in Francia una monarchia costituzionale all’inglese. Possiamo affermare che quella dell’estate 1792 sia una «seconda rivoluzione», di contenuto diverso da quella del 1789? Essa si pone in continuità (una seconda tappa) o in conflitto con la precedente? Gli storici restano divisi al riguardo.