Tradizionalismo romano -il compimento dell’unità mediterranea da parte di Roma stimola l’indagine e indirizza la rappresentazione -VISIONE ROMANOCENTRICA _un’interpretazione universale (qst. modello attenua la centralità di Roma nella storia universale )

Registrazione eventi Per verba: laudationes funebres; carmina convivalia (« [...] Nelle Origines, quell'autorevolissimo scrittore che è Catone ci dice che ai banchetti dei nostri antenati vigeva questa usanza: quelli che sedevano dovevano cantare a turno, accompagnati dal flauto, le nobili imprese e le virtù dei grandi uomini, Questa è una prova evidente che anche allora esistevano la musica e la poesia. » )

Varrone « Durante i banchetti, intervenivano anche fanciulli di onorevole condizione, che cantavano canti antichi in onore degli antenati, sia semplicemente a voce che con l'accompagnamento di un flauto. » storia dipinta o scolpita: tomba François di Vulci Storia per scripta: archivi familiari, elogia, Fasti consulares e Fasti triumphales

Annales maximi Annales pontificum serie di tavolette di legno sbiancate con la calce (e perciò indicate con il nome di tabulae dealbatae Timeo di Tauromenio: guerre di Pirro contro Roma, fino al 264, data d'inizio della prima guerra punica. A questa data, pur polemizzando con Timeo, si allaccerà Polibio all'inizio della sua opera.

Prima Annalistica Quinto Fabio Pittore Polibio 1,14,1: testimonia la saggezza, la correttezza e il valore propri della condotta dei cartaginesi realizzare storia nazionale in senso fortemente Autocelebrativo Fonti: “non esiste presso di loro (Romani) nessuno storico o logografo; pure ciascuno dei loro storici ha ricavato qualche notizia dagli antichi resoconti conservati nei libri sacri” Antiquitates romanae, 1,73, 1-2.

definizione di Annales in Aulo Gellio, Notti Attiche, 5,18,1,8-9 Cicerone, de Oratore 2,52 Su Pittore Cicerone, De Divinatione, 1,21,43

prima produzione storiografica in lingua latina Catone il Censore Tito Livio: libri da 1 a 5 coprono dalla fondazione di Roma al 390 a.C. I libri dal 6 al 10 vanno dal 390 al 293 a.C. dal 21 al 30 riguardano la seconda guerra punica: dal 21 al 25 trattano di Annibale; dal 26 al 30 trattano di Scipione l'Africano.

Le guerre contro Filippo V di Macedonia si trovano nei libri dal 31 al 35. Le guerre contro Antioco III sono nei libri dal 36 al 40. La terza guerra macedonica è trattata nei libri dal 41 al 45. I libri dal 45 al 121 sono andati perduti. Gli scarsi frammenti restanti, dei libri dal 122 al 142, trattano degli avvenimenti dal 42 a.C. fino al 9 a.C.

prefazione di Tito Livio: concezione mitica della gloria dei romani contrasto tra i tempi vecchi e i nuovi un’esplosione di umore nero Sed quaerellae, ne tum quidem gratae futurae cum forsitan necessariae erunt, ab initio certe tantae ordiendae rei absint haec tempora quibus nec vitia nostra nec remedia pati possumus

prima lex historia Veritas storia ha funzione moraleggiante (per livio) VIII, 40 atteggiamento critico nei confronti delle fonti

Gioco retorico su Alessandro Magno 9,17,1-9,19,7 superiorità del popolo romano su qualunque altro popolo copia militum e virtus Polibio 18,25, 29-32 e Livio 33,8

Fonte prosopografica Corvus Maximum Torquato lode della classe dirigente romana: Mirabile creazione collettiva (Paratore)