NICCOLO’ MACHIAVELLI A cura della Prof.ssa Maria Isaura Piredda
LA VITA Niccolò Machiavelli nacque a Firenze nel 1469 da una famiglia borghese. Ebbe un’educazione umanistica. Nel 1498 divenne segretario della cancelleria del Comune con grandi responsabilità nella politica interna, estera e militare della Repubblica.
Svolgeva missioni diplomatiche presso gli Stati italiani e stranieri. Accumulò un’esperienza diretta della realtà politica e militare del tempo, da cui trasse spunto per le sue opere. Nel 1500 fu in Francia presso il re Luigi XII.
Nel 1502 compì una missione presso Cesare Borgia (il duca Valentino che con l’appoggio del padre papa Alessandro VI si era impadronito del Ducato di Urbino) e restò molto colpito dalla sua figura di politico audace e spregiudicato. Cesare Borgia Alessandro VI
Papa Giulio II Nell’ottobre del 1502 si recò a Roma per seguire il conclave da cui uscì papa Giulio II e assistette alla rovina di Cesare Borgia. Nel 1507 compì una missione in Tirolo presso l’imperatore Massimiliano d’Asburgo.
Nel frattempo Machiavelli si dedicò all’attività letteraria e scrisse: Il Decennale primo (cronaca in versi delle vicende italiane fra il 1494 e il 1506), Il Ritratto delle cose della Magna (resoconto del viaggio in Svizzera e Germania). Machiavelli
Machiavelli venne licenziato da tutti i suoi incarichi. Intanto nel 1512 la Repubblica di Firenze cadde e i Medici tornarono a Firenze. Machiavelli venne licenziato da tutti i suoi incarichi. Nel 1513 venne anche sospettato d’avere preso parte ad una congiura antimedicea, torturato e tenuto in prigione per 15 giorni. Machiavelli
Si ritirò poi in una sorta di esilio forzato nel suo podere dell’Albergaccio dove si dedicò agli studi e alla stesura del Principe, dei Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio e della Mandragola.
Cercò un riavvicinamento ai Medici al fine di ottenere qualche incarico, perciò dedico il Principe a Lorenzo de’ Medici. I Medici però continuavano a guardarlo con diffidenza. Si avvicinò agli intellettuali che si ritrovavano nei giardini degli Orti Oricellari (a due dei quali dedicò i Discorsi).
Il cardinale gli diede l’incarico di stendere una storia di Firenze. Nel 1519, morto Lorenzo (nipote del Magnifico), il governo della città fu assunto dal cardinale Giulio de’ Medici, più favorevole a Machiavelli. Il cardinale gli diede l’incarico di stendere una storia di Firenze. Machiavelli
Nel 1521 scrisse l’Arte della guerra (dedicata al cardinale Giulio). Durante una missione a Carpi conobbe e strinse amicizia con Francesco Guicciardini. Francesco Guicciardini
Nel 1523 il cardinale Giulio divenne papa con il nome di Clemente VII ed a lui Machiavelli consegnò le Istorie fiorentine. Machiavelli cominciò a riottenere vari incarichi diplomatici e militari. Machiavelli
Nel 1527 i Medici vennero di nuovo cacciati da Firenze e si ristabilì la Repubblica. Machiavelli venne guardato con ostilità e sospetto per il suo riavvicinamento alla corte medicea e non ottenne alcun incarico.
Ammalatosi all’improvviso, morì il 21 giugno 1527. Machiavelli Ammalatosi all’improvviso, morì il 21 giugno 1527.