IL CAMMINO DI “SANTIAGO DE COMPOSTELA”. Realizzato da Gianluca Tanga CLASSE 2^G
Il cammino di Santiago e i viaggiatori a piedi Negli ultimi anni in Italia e in Europa migliaia di persone stanno riscoprendo il piacere di compiere lunghi viaggi a piedi, dimenticando vari tipi di mezzi e apprezzando la bellezza di muoversi ed esplorando nel mentre; fra natura e piacere di parlare con chi non si conosce. Non è un caso dunque che i viaggiatori ripercorrono la vie trascorse da pellegrini e viadanti. Tra queste la più famosa in Europa è certamente il “Cammino di Santiago De Compostela”: un lungo percorso fin dal Medioevo che attraversa tutta la Spagna settentrionale e permette di raggiungere il Grande santuario di San Giacomo. Il cammino è molto frequentato da fedeli provenienti da quasi tutti i paesi del mondo: circa 10.000 nel 2011, tra cui oltre 12.000 italiani! I Pellegrini e i turisti che intraprendono il cammino ne possono aprofittare anche per attraversare città spagnole, come Pamplona, Burgos e Leòn...
Mappa delle tappe che compongono il cammino
Le tappe 1) Roncisvalle 2) Puente la Reina 3) Santo Domingo de la Calzada 4) Sahagun 5) Villafranca del Bierzo 6) Santiago de Compostela
Roncisvalle Roncisvalle (Roncesvalles in castigliano e Orreaga in basco) è un comune spagnolo di 30 abitanti situato nella comunità autonoma della Navarra. Si trova non lontano dal valico di Roncisvalle. È situato all'inizio del percorso in terra spagnola verso Santiago de Compostela chiamato Camino Francés, che parte da Saint – Jean – Pie – de Port. Usualmente Roncisvalle corrisponde alla meta della prima tappa del Cammino. Nel piccolo paese infatti sono situati due ostelli per l'accoglienza dei pellegrini.
Puente la Reina Puente la Reina in castigliano e Gares in basco, è un comune spagnolo di 2.777 abitanti situato nella comunità autonoma Navarra. Puente la Reina è il luogo in cui si congiungono il Camino Francés, che arriva dal Passo di Roncisvalle, ed il Camino Aragonés .Al punto di congiunzione tra questi due percorsi che portano a Santiago de Compostela, sito all'ingresso del paese si trova un "Monumento al Peregrino", che reca l'iscrizione: «Y desde aquí todos los Caminos a Santiago se hacen uno solo» ("Da questo punto tutti i cammini per Santiago diventano uno solo").
Santo Domingo de la Calzada Santo Domingo de la Calzada è un comune spagnolo di 6.780 abitanti situato nella comunità autonoma di La Rioja. Diede i natali al missionario Jerónimo Hermosilla e al filosofo Gustavo Bueno, creatore della scuola di pensiero conosciuta come "Materialismo Filosofico". Questo paese è stato legato al Cammino di Santiago fin dalle sue origini nel secolo XI. Calzada significa carreggiata e, per estensione, sentiero o cammino. Domingo, un giovane pastore originario della Rioja, fu educato al monastero di Valvanera e volle entrare nel famoso monastero di San Milán de la Cogolla. Quando la sua richiesta fu accolta, divenne assistente di Gregorio di Ostia, il legato pontificio, che lo ordinò sacerdote.
Sahagun Sahagún è un comune spagnolo di 2.979 abitanti situato nella Provincia di León. Nell'ultimo periodo romano, nel posto dove si trova oggi la città venne costruita una cappella che, sotto i Visigoti, divenne un monastero e dovette subire diverse distruzioni ad opera dei Mori ed ogni volta fu ricostruito. Nell'872 il re Alfonso III donò il monastero ad un abate cordobese che vi ristabilì la vita monastica. Il monastero fu intitolato ai santi Facondo e Primitivo. Proprio da san Facondo si fa derivare il nome della città secondo la successione: Sanctus Facundus - Sant Facund - SantFagund - Sanfagún -Safagún (nome in Lingua leonese) e la sua castiglianizzazione Sahagún. La stessa comarca di Sahagun è chiamata Comarca facundina.
Villafranca del Bierzo Villafranca del Bierzo è un comune spagnolo di 3.481 abitanti situato nella provincia di León, comunità autonoma di Castiglia e León posto all'altitudine di 540 metri s.l.m. alla confluenza dei fiumi Burbia e Valcarce. È detta la "perla del Bierzo" o la "piccola Compostela" in quanto, essendo una delle ultime tappe del Camino Francés, la sua chiesa di Santiago godeva di un particolare privilegio: i pellegrini che, giunti a Villafranca, non erano più in grado, per essersi ammalati, di raggiungere la meta fruivano ugualmente dell'indulgenza visitando la chiesa. La sua economia si basa sull'agricoltura, in particolare dei vigneti, che producono l'uva per il vino a denominazione di origine controllata, (DOC) detto Bierzo, sulla coltivazione di ortaggi, oltre che, sull'allevamento del bestiame e sul turismo, in crescita anche grazie al ritorno negli ultimi decenni dei pellgrinaggi a Santiago di Compostela.
Santiago di Compostela Santiago di Compostela (ab. 97.000 circa) è la città spagnola capoluogo della comunità autonoma della Galizia. Situata nella provincia de La Coruña, è stata nel 2000 capitale europea della cultura. La sua notorietà è dovuta al fatto che da oltre un millennio è, secondo la meta di pellegrinaggio cristiana, sede delle spoglie mortali di Giacomo il Maggiore, apostolo di Gesù. Santiago di Compostela, e il famoso cammino del pellegrinaggio omonimo, sono stati dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1985 perché luogo di peregrinazioni religiose di devoti provenienti da tutto il mondo e sede universitaria con più di 500 anni di storia. Le spoglie mortali dell'apostolo sono conservate nella maestosa cattedrale costruita nei secoli a tale scopo, e tappa finale del cammino. Il 23 ottobre 1987 il Consiglio d'Europa ha riconosciuto l'importanza dei percorsi religiosi e culturali che attraversano l'Europa per giungere a Santiago di Compostela dichiarando i percorsi "Itinerario di devozione Europeo”.
Il cammino di Santiago: le cose che nessuno racconta 1) La fatica. “Non che non venga menzionata insieme al numero dei km percorsi, ma, come i dolori del parto, sembra che assuma un ruolo secondario rispetto alla gioia della meta raggiunta. Beh… non è così! Il cammino di Santiago è fatica. Quando abbiamo varcato la porta del Cammino a Saint Jean Pied de Port, avevamo fatto i primi 100 metri in salita verso i Pirenei e il mio pensiero è stato“Chi me l’ha fatto fare?” E non è che poi migliora, anzi”. Partiamo da ciò che la gente racconta del Cammino di Santiago. Tutti dicono che si tratta di un’esperienza bellissima, commuovente. Ti raccontano del contatto con la natura, con te stesso ecc. Ma questo cammino è anche un’esperienza durissima: ecco alcune testimonianze che ci ricordano che non si tratta solo di un’esperienza mistica ma anche una prova fisica!
2) La seconda cosa di cui nessuno ti parla è la perdita di ogni dignità. “Per carità, non che tu non abbia modo, mentre cammini, di fare una grande analisi introspettiva e rimettere a posto svariate parti di te, ma il pensiero è comunque fisso sui tuoi piedi. Non ci puoi fare niente: in un contesto normale entreresti mai in un bar ad ordinare tortilla e birra alle 9 la mattina a piedi nudi? In un contesto normale, rivolgeresti mai la parola ad uno sconosciuto, mentre con una mano tieni la suddetta tortilla e con l’altra ti massaggi i piedi con veemenza inaudita?”
Qualcosa in più da sapere! “Cominciai a scrivere da adolescente ma mia madre mi disse che era impossibile vivere in Brasile facendo lo scrittore, e così provai a lungo a fare altro. Tuttavia null’altro mi dava gioia, se non scrivere e viaggiare. Viaggiai molto da giovane , poi tornai in Brasile, ma non scrissi nessun libro fino all’età di 38 anni. Il momento di svolta nella mia vita fu il mio pellegrinaggio a Santiago De Compostela, nel 1986. Dopo il pellegrinaggio scrissi un romanzo ispirato alla mia esperienza, un invito rivolto a tutti i lettori a cercare il proprio cammino nell’esperienza ea trovare gli aspetti straordinari della vita quotidiana.” Paulo Coelho