La libertà di movimento delle persone in due documenti internazionali:

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Transcript della presentazione:

La libertà di movimento delle persone in due documenti internazionali: La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani Il Patto internazionale sui diritti civili e politici

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è stata firmata a Parigi il 10 dicembre 1948 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

  Tale Dichiarazione è composta da un preambolo e da 30 articoli che sanciscono i diritti individuali, civili, politici, economici, sociali e culturali di ogni persona.

Art. 1 - Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. 

Dall’articolo 12 all’articolo 17, la dichiarazione prende in considerazione i diritti dell'individuo nei confronti della comunità. L’art. 13 tratta proprio il diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato, garantendo, contestualmente e ad ogni individuo, la possibilità di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.

Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini dello Stato. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi Paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio Paese. Art. 13

La libertà di movimento riguarda tutti e, quindi, ad esempio, anche le persone portatrici di handicap motorio: si è giunti, solo di recente, all'idea che occorra programmare e strutturare interventi atti ad abbattere le barriere architettoniche.

Nel 1976 è entrato in vigore il Patto internazionale sui diritti civili e politici (ICCPR), che ha delineato come dover applicare i diritti di libera circolazione delle persone:

1) la questione di stabilire se uno ‘straniero’ si trovi legalmente nel territorio di uno Stato dipende dalle leggi interne a quel Paese, ma deve tenere conto anche degli obblighi internazionali di quest’ultimo

2) chi, entrato illegalmente in uno stato, vi è stato successivamente regolarizzato, deve essere considerato come chi si trova legalmente nel territorio

3) uno straniero espulso legalmente ha il diritto di scegliere il paese di destinazione col consenso di questo

La libertà di movimento delle persone nell’Unione Europea

L’Italia è membro dell’Unione Europea

27 Stati Membri 450 milioni di abitanti 23 lingue ufficiali 16 Stati “euro” Paesi con accordi di Associazione, Co-operazione

In Europa non esistono più le frontiere. L’eliminazione delle frontiere interne richiede una gestione rafforzata delle frontiere esterne dell’Unione nonché un ingresso e un soggiorno regolamentati dei cittadini extra UE, anche attraverso una politica comune di asilo e immigrazione.

La libera circolazione delle persone è un principio fondamentale garantito dall’Unione europea (UE), scritto nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea L’ Art. 45 sulla libertà di circolazione e di soggiorno dice:

1. Ogni cittadino dell'Unione ha il diritto di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri. 2. La libertà di circolazione e di soggiorno può essere accordata, conformemente al trattato che istituisce la Comunità europea, ai cittadini dei paesi terzi che risiedono legalmente nel territorio di uno Stato membro.

3. E’ cittadino dell’Unione chiunque abbia la cittadinanza di uno Stato membro (art. 17 CE). 4. Ogni residente nell’UE ha il diritto di spostarsi, vivere, studiare, lavorare, stabilirsi o fornire un servizio in un altro Stato membro, senza subire discriminazioni fondate sulla nazionalità.

La libertà di movimento delle persone in Italia

Convenzione di Schengen L’Italia firma la Convenzione di Schengen nel 1997

Come ogni Stato firmatario, Italia si è impegnata a sopprimere i controlli alle frontiere con i paesi dell’area Schengen in modo da permettere la libera circolazione delle persone. Questa circostanza ha creato uno spazio interno, nel quale la libera circolazione non solo degli uomini ma anche delle merci, dei capitali e dei servizi non ha più incontrato i vincoli e i limiti imposti dalle barriere nazionali.

Lifelong Learning Programme Esistono anche i programmi e le politiche comunitarie per favorire la libera circolazione delle persone come, per esempio : Lifelong Learning Programme Erasmus Grundtvig   La UE promuove la mobilità dei giovani per l'apprendimento

L’art 13 della Costituzione italiana dice che: Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche. Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge.

Secondo l’attuale normativa in materia di cittadinanza italiana (1992), una persona nata in Italia di origine straniera, non diventa automaticamente cittadina italiana

Al cittadino non comunitario l'ingresso nel territorio italiano è consentito soltanto se:

è in possesso di passaporto valido o documento equipollente e del visto d'ingresso sia in possesso di idonea documentazione atta a confermare lo scopo e le condizioni del soggiorno, nonché la disponibilità di mezzi di sussistenza sufficienti per la durata del soggiorno e, fatta eccezione per i permessi di soggiorno per motivi di lavoro, anche per il ritorno nel Paese di Provenienza.

non rappresenti una minaccia per l'ordine pubblico o la sicurezza dello Stato o di uno dei Paesi con i quali l'Italia abbia sottoscritto accordi per la soppressone dei controlli alle frontiere interne e la libera circolazione delle persone o che risulti condannato, anche con sentenza non definitiva non risulti segnalato nel Sistema Schengen fra i respinti e gli espulsi

Dal 2009 è introdotto il reato di immigrazione clandestina per chi entra o soggiorna in maniera irregolare in Italia, anche se è vivo il dibattito politico per lasciarlo come reato penale, e quindi punibile con la carcerazione, oppure punirlo solo con una multa, che va da 5.000 a 10.000 euro.

- Gli stranieri in ingresso sono sottoposti ai controlli di frontiera, doganali, valutari e sanitari. - Esistono anche delle eccezioni (es. componenti del sacro collegio e del corpo diplomatico e consolare, rifugiati ecc.) -Gli stranieri che vengono in Italia per visite, affari, turismo e studio per periodi non superiori ai tre mesi, non devono chiedere il permesso di soggiorno.