Architettura degli Elaboratori

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Transcript della presentazione:

Architettura degli Elaboratori Circuiti combinatori slide a cura di Salvatore Orlando, Marta Simeoni, Andrea Torsello Architettura degli Elaboratori

Circuiti integrati I circuiti logici sono realizzati come IC (circuiti integrati) realizzati su chip di silicio (piastrina) Porte (gate) e fili depositati su chip di silicio, inseriti in un package e collegati all’esterno con un certo insieme di pin (piedini) gli IC si distinguono per grado di integrazione da singole porte indipendenti, a circuiti più complessi Architettura degli Elaboratori

Circuiti integrati Integrazione SSI (Small Scale Integrated): 1-10 porte MSI (Medium Scale Integrated): 10-100 porte LSI (Large Scale Integrated): 100-100.000 porte VLSI (Very Large Scale Integrated): > 100.000 porte Con tecnologia SSI, gli IC contenevano poche porte, direttamente collegate ai pin esterni Con tecnologia MSI, gli IC contenevano alcuni componenti base circuiti comunemente usati nel progetto di un computer Con tecnologia VLSI, un IC può oggi contenere una CPU completa (o più) microprocessore Architettura degli Elaboratori

Esempio di chip SSI DIP (Dual Inline Package) Texas Instruments 7400 DIP (Dual Inline Package) Tensione e terra condivisi da tutte le porte Tacca per individuare l’orientamento del chip SSI: Rapporto pin/gate (piedini/porte) grande Con l’aumento del grado di integrazione il rapporto pin/gate diminuisce (molti gate rispetto ai pin) chip più specializzati es. chip che implementano particolari circuiti combinatori Architettura degli Elaboratori

Circuiti combinatori Circuiti combinatori usati quindi come blocchi base per costruire circuiti più complessi spesso realizzati direttamente come componenti MSI Tratteremo: Multiplexer e Demultiplexer Decoder ALU Per implementare circuiti combinatori useremo PLA ROM Architettura degli Elaboratori

Multiplexer (1) n input ed 1 output log2n segnali di controllo (da considerare come ulteriori input del circuito) Il multiplexer, sulla base dei segnali di controllo, seleziona quale tra gli n input verrà presentato come output del circuito Caso semplice: Multiplexer 2:1, con un solo bit di controllo M U X AB se S=0: passa A se S=1: passa B A S 00 01 11 10 C 1 1 1 1 1 B 1 A B S C = A~S + BS S (controllo) C Architettura degli Elaboratori

Multiplexer (2) Multiplexer 8:1 8=23 input e 3 segnali di controllo 8=23 porte AND e 1 porta OR In ogni porta AND entra una combinazione diversa dei segnali di controllo A,B,C 8=23 combinazioni possibili in dipendenza dei valori assunti da A, B e C, tutte le porte AND (eccetto una) avranno sicuramente output uguale a 0 solo una delle porte produrrà eventualmente un valore 1 es. A~BC=1 => passa D5 Architettura degli Elaboratori

Multiplexer Multiplexer 2:1 a 32-bit (con fili larghi di 32 bit) costruito usando 32 1-bit Multiplexer 2:1 con un segnale di controllo distribuito ai vari Multiplexer Architettura degli Elaboratori

Multiplexer e funzioni logiche Esempio: F=~ABC+A~BC+AB~C+ABC Multiplexer n:1 possono essere usati per definire una qualsiasi funzione logica in log2n variabili funzione definita da una tabella di verità con n righe le log2n variabili in input della funzione logica diventano i segnali di controllo del multiplexer ogni riga della tabella di verità corrisponde ad uno degli n input del multiplexer, collegati ad un generatore di tensione (o alla terra) se l’output, associato alla riga della tabella di verità, è 1 (o 0) grande spreco di porte circuito fully encoded porte AND con arietà maggiore del necessario (+1) Componente MSI che realizza, attraverso un multiplexer 8:1, la funzione data Architettura degli Elaboratori

Demultiplexer Da 1 singola linea in input, a n linee in output log2n segnali di controllo (S) se la linea in input è uguale a 0 tutti gli output dovranno essere uguali a 0, indipendentemente da S se la linea in input è uguale a 1 un solo output dovrà essere uguale a 1, tutti gli altri saranno 0 l’output da affermare dipende da S B=A~S B D E M U X A C=AS A S C 1 B S (controllo) C Architettura degli Elaboratori

Decoder Componente con n input e 2n output gli n input sono interpretati come un numero unsigned se questo numero rappresenta il numero i, allora solo il bit in output di indice i (i=0,1,...,2n-1) verrà posto ad 1 tutti gli altri verranno posti a 0 A B C A B C 1 2 3 4 5 6 7 Out_0 Out_0 1 Decoder 1 1 . Out_1 A . 1 1 B . 1 1 1 . C 1 1 3 Out_2 1 1 1 1 1 1 Out_7 1 1 1 1 Out_3 . . . Architettura degli Elaboratori

PLA permette di costruire funzioni in forma SP n input e o output Programmable Logic Array (PLA) Componente per costruire funzioni logiche arbitrarie permette di costruire funzioni in forma SP porte AND al primo livello, e porte OR al secondo livello n input e o output m porte AND o porte OR m fissa un limite al numero di mintermini esprimibili o fissa un limite al numero di funzioni differenti in forma canonica SP AND n m OR o Architettura degli Elaboratori

PLA Esempio: n=12 o=6 m=50 In ogni porta AND entrano 2n=24 input normali e invertiti In ogni porta OR entrano m=50 input Fusibili da bruciare/lasciare inalterati per decidere quali sono gli input di ogni porta AND quali sono gli input delle varie porte OR Un fusibile è una connessione elettrica che può essere interrotta attraverso un’opportuna corrente elettrica. Per realizzare i minterm necessari a fornire una determinata funzione su una delle quattro uscite della PLD di figura 1.2 occorre interrompere le connessioni, bruciando i fusibili (interruzione delle connessione) relativi alle linee che non servono e lasciando inalterati gli altri. Queste operazioni, di solito vengono realizzate da un apposito programmatore di PLD, mediante un software dedicato, che analizza le equazioni booleane fornite dall'utente. In questo modo vengono individuati i fusibili che devono essere "bruciati" e quelli che devono rimanere intatti. Resteranno intatti i fusibili che generano le funzioni mentre gli altri saranno bruciati. Architettura degli Elaboratori

PLA Esempio di funzione: F = ~A ~BC + ABC m porte AND A n input B C o output Architettura degli Elaboratori

ROM ROM (Read Only Memory) Memorie usabili anche per implementare, in maniera non minima, funzioni logiche arbitrarie ROM (Read Only Memory) PROM (Programmable ROM) scrivibili solo una volta EPROM (Erasable PROM) cancellabile con luce ultravioletta In pratica data una Tabella di Verità, le ROM sono usate per memorizzare direttamente le diverse funzioni logiche (corrispondenti a colonne distinte nella Tabella) Indirizzo a n bit individua una specifica combinazione delle n variabili logiche in input individua una cella di Width bit della ROM Ogni funzione: Singola colonna della ROM Funzioni fully encoded PLA più efficiente Ogni colonna = Singola funzione logica Height 2n Width Architettura degli Elaboratori