LE STRUTTURE, GIUDIZIALI E PASTORALI, E LE LORO SFIDE

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Transcript della presentazione:

LE STRUTTURE, GIUDIZIALI E PASTORALI, E LE LORO SFIDE Haga clic con el Mouse o apriete Enter para activar cada movimiento... LE STRUTTURE, GIUDIZIALI E PASTORALI, E LE LORO SFIDE Roma, 17/04/2018, Mons. Alejandro W. Bunge Introduzione 1.- I tribunali di prima istanza 2.- Tribunale collegiale o giudice unico? 3.- I tribunali di seconda istanza 4.- Guida pratica ler la costituzione di nuovi tribunali Conclusione

1.- I tribunali di prima istanza In Italia, la maggior parte sono tribunali interdiocesani, in altre regioni sono tribunali diocesani...... Salvo autorizzazione diversa, i tribunali diocesani hanno l’Arcidiocesano come tribunale di appello... Questa è la struttura proposta da Mitis Iudex, con lo scopo di avvicinare i tribunali ai fedeli... Ci sono diverse situazioni nelle diverse regioni del mondo... Per scarsità di persone con la dovuta preparazione... Molte diocesi, con poche cause... Oggi si prevede un aumento di cause... Ci vogliono molte persone preparate... Finché non possa creare il proprio tribunale, il Vescovo ha la libertà di accedere ad un altro, rispettando il criterio della vicinanza... Ha anche la libertà di abbandonare il tribunale interdiocesano...

Amoris laetitia: “Lo stesso Vescovo nella sua Chiesa, di cui è costituito pastore e capo, è per ciò stesso giudice tra i fedeli a lui affidati” (n. 244) Il Vescovo che fa l’opzione per un tribunale vicino, diocesano o interdiocesano, deve preparare le persone per fare al più presto il proprio tribunale... Formazione affidata al Vescovo, alla Conferenza episcopale e alla Santa Sede, in comunione di intenti... 2.- Tribunale collegiale o giudice unico? Principio generale: il tribunale collegiale. La novità è che ci possono essere fino a due laici... Si ammette come eccezione, il giudice unico, chierico... La decisione spetta al Vescovo Moderatore del Tribunale, sia diocesano sia interdiocesano... Per quanto possibile, il giudice unico agisca con due assessori...

3.- Il tribunale di seconda istanza Questi tribunali avranno meno cause che fino ad oggi, giacché non esiste più l’appello automatico delle sentenze affermative... Arriveranno solo le cause appellate espressamente... Non esiste un cambio automatico dei tribunali di appello, saranno le decisioni dei Vescovi a produrre i cambi... Per il tribunale diocesano, quello di appello è l’arcidiocesano... Per l’arcidiocesano, quello scelto stabilmente dall’ Arcivescovo, con l’approvazione della Santa Sede (SA)... Per il tribunale interdiocesano, la decisione del tribunale di appello sempre richiede l’intervento della Santa Sede... Il tribunale di appello sempre deve attuare collegialmente...

4.- Guida pratica per la costituzione di nuovi tribunali Il Vescovo non ha bisogno di alcun permesso per abbandonare il tribunale interdiocesano... Se non può fare il proprio, può accedere a un tribunale vicino, diocesano o interdiocesano... Mens legislatoris (8 novembre 2015), e parole di Francesco al Corso nella Rota (12 de marzo de 2016): 1°. Il Vescovo ha il diritto di fare il proprio tribunale... 2°. Il Vescovo può associarsi ad altri della stessa provincia... 3°. Il Vescovo può associarsi ad altri di una provincia diversa, con licenza della Segnatura Apostolica... 4°. I tribunali interdiocesani o regionali non sono obbligatori; il Vescovo è libero di decidere se rimane o fa in un altro modo... Il minimo necessario per costituire un tribunale diocesano è contare su un Vicario giudiziale, un difensore del vincolo e un notaio... Se possibile: altri giudici, promotore di giustizia, assessori, auditori...

Vicario giudiziale: sacerdote, maggiore di 30 anni, buona fama, licenziato in diritto canonico... Difensore del vincolo: buona fama, provata prudenza e sollecitudine per la giustizia, licenziato in diritto canonico... Giudice: licenziato in diritto canonico (almeno uno deve essere chierico nel tribunale collegiale)... Assessore: approvato dal Vescovo, vita esemplare, esperienza nelle scienze umane o giuridiche... Notaio: integra reputazione, al di sopra di ogni sospetto... Auditore: approvato dal Vescovo, rifulga per buoni costumi, prudenza e dottrina...

Conversione delle persone... e attualizzazione delle strutture... Conclusione Conversione delle persone... e attualizzazione delle strutture... Per ottenere un servizio più consistente ed efficace nell’ambito dell’unica missione della Chiesa... “Sogno una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa, perché le consuetudini, gli stili, gli orari, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale diventino un canale adeguato per l’evangelizzazione del mondo attuale, più che per l’autopreservazione. La riforma delle strutture, che esige la conversione pastorale, si può intendere solo in questo senso: fare in modo che esse diventino tutte più missionarie, che la pastorale ordinaria in tutte le sue istanze sia più espansiva e aperta, che ponga gli agenti pastorali in costante atteggiamento di “uscita” e favorisca così la risposta positiva di tutti coloro ai quali Gesù offre la sua amicizia” (Evangelii gaudium, n. 27)... 7