Le Raccomandazioni di Aurora: generali e per il corrispondente

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Le Raccomandazioni di Aurora: generali e per il corrispondente Napoli, 2 aprile 2009 Gennaro Capasso Università Ca’ Foscari di Venezia Protocollo informatico

Problemi legati alla descrizione del corrispondente L’assenza di raccomandazioni, criteri, procedure o standard nella descrizione del corrispondente (mittente/destinatario) provoca una serie di effetti dannosi: proliferazione di record contradditori o incompleti; inefficienza nella ricerca; perdita di dati storici relativi alla persona (fisica o giuridica).

Obiettivi delle Raccomandazioni per la descrizione del corrispondente Promuovere presso i protocollisti delle amministrazioni pubbliche l’adozione di intestazioni anagrafiche dei corrispondenti formalmente omogenee e normalizzate, così da permettere l’indicazione univoca del corrispondente Conseguenze dirette Facilitazione della ricerca e fattivo reperimento dei dati

Raccomandazioni di carattere generale (1) Sono espressamente volte a conseguire la normalizzazione delle descrizioni di anagrafiche e della redazione di oggetti nell’ambito delle registrazioni di protocollo. Esse rivestono grande importanza proprio perchè finalizzate a indicare basilari linee guida per una corretta protocollazione, nell’intento di ovviare a errori tanto frequenti quanto evitabili. Le Raccomandazioni suggeriscono il ricorso ad un linguaggio di tipo neutro, ossia privo di riferimenti maschili o femminili, così da facilitare l’uniformazione delle registrazioni.

Raccomandazioni di carattere generale (2) Le sette raccomandazioni di carattere generale suggeriscono i seguenti criteri (in sintesi): RG1 – Effettuazione delle registrazioni procedendo dal generale al particolare – regola compresa nello standard ISAD (G) –. RG2 – Uso critico delle maiuscole: limitato allo stretto necessario. RG3 – Abbreviazioni: solo se approvate. Sigle: non puntate. Acronimi: non puntati e riportati di seguito alla denominazione per esteso. RG4 – Indicazioni degli aggettivi numerali ordinali: utilizzo delle cifre arabe. RG5 – Leggibilità delle date: indicate per esteso. RG6 – Normalizzazione della punteggiatura e degli accenti. RG7 – Denominazione del campo: non si ripete.

Raccomandazioni di carattere generale (3) Un esempio tratto dall’ultima bozza di Aurora RG2 - L’uso delle lettere maiuscole deve essere limitato allo stretto necessario Salvo i casi in cui si tratti di un nome proprio, le lettere maiuscole devono essere utilizzate in modo critico, riducendone per quanto possibile l’uso. L’uso delle lettere maiuscole è prescritto: all’inizio del testo, dopo ogni punto fermo e dopo il trattino; per i nomi propri di persona; per i nomi geografici; per i nomi di enti, organismi istituzionali e organi. Nei nomi di enti e organi composti da più parole solo l’iniziale del primo sostantivo si scrive in maiuscolo.  Associazione europea di libero scambio  Regno unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord  Banca popolare di Milano  Corte di giustizia - Prima sezione

Elenco raccomandazioni per la descrizione del corrispondente - 1 Le 24 raccomandazioni per la descrizione del corrispondente suggeriscono i seguenti criteri (in sintesi): RC1 - Identificazione del corrispondente di un documento in modo univoco RC2 - Normalizzazione delle descrizioni dei corrispondenti RC3 - Indicazioni delle denominazioni dei corrispondenti per esteso, senza preposizioni, abbreviazioni o segni di punteggiatura RC4 - Descrizione dei nomi stranieri in lingua originale senza traduzione RC5 - Descrizione dei nomi di persona fisica (cognome, nome e senza segni di separazione) RC6 - Descrizione dei nomi di persona fisica (senza titoli di deferenza o qualificazione del nome) RC7 - Descrizione dei nomi di struttura con relativo acronimo, virgolette e dei numeri eventualmente compresi RC8 - Descrizione multipla anagrafica delle articolazioni gerarchiche interne per la sola AOO di appartenenza, unica per la altre amministrazioni RC9 - Descrizione multipla anagrafica delle articolazioni gerarchiche interne solo per le amministrazioni centrali dello Stato, per le regioni e per le province autonome di Trento e Bolzano RC10 - Pluralità di denominazioni relative alla medesima struttura, si indica quella prevalente RC11 - Pluralità di intestazioni, sigilli, ragioni sociali relativi a strutture diverse, si indica quella prevalente RC12 - Pluralità di sedi o più sezioni di una struttura. Si indica il nome della struttura principale completo per esteso e con l’aggiunta della denominazione della sede o della sezione

Elenco raccomandazioni per la descrizione del corrispondente - 2 Le 24 raccomandazioni per la descrizione del corrispondente suggeriscono i seguenti criteri (in sintesi): RC13 - Registrazione di un’anagrafica di un documento con destinatari multipli RC14 - Registrazione di un’anagrafica di un documento a firma plurima RC15 - Registrazione di un’anagrafica di documenti pervenuti con “Firma illeggibile”, “Firma mancante” o “Non identificato” RC16 - Registrazione di un’anagrafica di un documento anonimo RC17 - Descrizione anagrafica dei nomi di persona fisica e giuridica RC18 - Descrizione anagrafica di aggregazioni di strutture nell’esercizio di una funzione comune RC19 - Descrizione anagrafica dei raggruppamenti temporanei di imprese (RTI) RC20 - Descrizione anagrafica di un raggruppamento di sigle sindacali riunite RC21 - Descrizione anagrafica della diversa forma giuridica di una struttur RC22 - Distinzione tra vettore e autore del documento nei documenti in materia di contenzioso RC23 - Descrizione dei corrispondenti utilizzando la posta elettronica, dati di contesto o precedentemente dichiarati dal corrispondente RC24 - Individuazione del vero mittente e verifica dell’uso improprio della carta intestata

Raccomandazioni per la descrizione del corrispondente – RC1 (1) Un esempio tratto dall’ultima bozza di Aurora: RC1 - Le intestazioni anagrafiche devono essere formate da elementi che identifichino il corrispondente di un documento in modo univoco L’intestazione anagrafica si compone di alcuni elementi che identificano il corrispondente di un documento. Tali elementi sono desunti, in genere, dal documento stesso, dagli allegati o, in subordine, dalla busta o contenitore. La forma del nome può essere sintetica o articolata. Nel primo caso essa comprende i soli elementi necessari all’identificazione univoca del corrispondente. Bianchi Luca La forma articolata, invece, è integrata da elementi aggiuntivi di comprensione (ad es. la localizzazione geografica).  Bianchi Luca - Roma

Raccomandazioni per la descrizione del corrispondente – RC1 (2) Gli elementi essenziali per l’identificazione univoca del corrispondente e la descrizione dell’anagrafica sono: il cognome e il nome per la persona fisica e la denominazione per la persona giuridica. Tuttavia, per ottenere un’informazione strutturata e per evitare le omonimie o le denominazioni simili, deve essere indicato anche un ulteriore elemento, quale l’indirizzo (se sufficiente a evitare omonimie o dubbi causati dalla pluralità di indirizzi del corrispondente), il codice fiscale, il numero di matricola o altro qualificatore, pur nel rispetto del principio di necessità nel trattamento dei dati personali.  Rossi Matteo - Via 24 maggio, 14 - 00195 Roma  Verdi Giovanni - Matricola 00001122  Bianchi Luca - cf BNCLCA66B12B354C

Raccomandazioni per la descrizione del corrispondente – RC1 (3) Se il nome del corrispondente appare evidentemente incompleto e l’operatore del sistema di protocollo conosce con certezza gli elementi mancanti, è possibile completare l’anagrafica aggiungendo gli elementi utili alla corretta e univoca identificazione del corrispondente. Allo stesso modo è possibile sanare un evidente errore materiale che pregiudichi la corretta identificazione del corrispondente. Tali interventi devono essere indicati in un campo per le annotazioni, preferibilmente in forma non modificabile. Le parti delle informazioni presenti nello stesso campo di descrizione sono sempre separate da un trattino preceduto e seguito da uno spazio.

Raccomandazioni per la descrizione del corrispondente – RC3 – RC7 e RC9 Stralcio di una Raccomandazione estrapolato dall’ultima bozza di Aurora RC3 - Le denominazioni dei corrispondenti si indicano per esteso, senza preposizioni, abbreviazioni o segni di punteggiatura e riducendo per quanto possibile l’uso delle lettere maiuscole L’intestazione anagrafica di persone e di struttura si compone dei soli nomi che identificano il corrispondente, con l’esclusione delle preposizioni semplici o articolate iniziali, che risultano pleonastiche e soprattutto erronee nel caso di redazione di un elenco alfabetico dei corrispondenti.  Comune di Parma - Consiglio comunale  non Ai componenti del Consiglio comunale di Parma I nomi di persona e di struttura si scrivono completi e per esteso, senza storpiature, segni di punteggiatura o abbreviazioni.  Prefettura di Torino - Ufficio territoriale del Governo  non Pref. di To.  Ministero dell’istruzione, della università e della ricerca - MIUR  non Min. istr., univ. e ricerca  non M.I.U.R.  non Mi.U.R.

Descrizione documento per RC3, RC7 e RC9

Raccomandazioni per la descrizione del corrispondente - RC4 Stralcio di una Raccomandazione estrapolato dall’ultima bozza di Aurora RC4 - I nomi stranieri si scrivono nella lingua originale e, di norma, non si traducono I nomi stranieri di persona e di struttura si scrivono nella lingua originale, con l’eccezione dello stato, che viene riportato in lingua italiana. I nomi stranieri si scrivono senza segni diacritici, riportando semplicemente le lettere dell’alfabeto italiano. A tal proposito si veda il DM 2 febbraio 2009 del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione “Regole tecniche per l’utilizzo di caratteri diacritici” (G.U. n. 56 del 09/03/09).

Descrizione documento per RC4

Raccomandazioni per la descrizione del corrispondente - RC24 Stralcio di una Raccomandazione estrapolato dall’ultima bozza di Aurora RC24 - Si deve individuare il vero mittente e verificare l’uso improprio della carta intestata La persona fisica che presenta istanza all’amministrazione di appartenenza non è legittimata a utilizzare la carta intestata della struttura. Si tratta, invero, di una richiesta personale che concerne il rapporto giuridico esistente tra il dipendente e il proprio datore di lavoro. Si ponga, inoltre, la massima attenzione alla modulistica cosiddetta “in bianco”. Molto spesso le amministrazioni pubbliche fanno scaricare dai siti web o rendono disponibili negli uffici il modulo contenente il sigillo e/o la propria intestazione. In questo modo, l’autore del documento firmerà un modulo non in bianco, ma un vero e proprio documento pre-intestato. Si tratta di una disattenzione diplomatisticamente destinata a esiti erronei e pure stravaganti.

Descrizione documento n. 1 per RC24

Descrizione documento n. 2 per RC24

Grazie per l’attenzione! Gennaro Capasso Università Ca’ Foscari di Venezia Protocollo informatico www.unipd.it/archivio/progetti/aurora