Il Conflitto comuni - impero
Guelfi e Ghibellini Nel XII secolo lo sviluppo comunale in Italia fu ulteriormente agevolato dalle lotte per la successione imperiale tra: Guelfi – (da Welf) Casa di Baviera e Sassonia dalla quale proveniva l'imperatore Lotario II di Supplimburgo (1125-1137). Ghibellini – (da Weblingen) Casa di Svevia e Franconia che espressero l'imperatore Corrado III di Hohenstaufen (1137-1152).
L’ascesa della casa di Svevia morto Corrado II in Germania si scatenano lotte tra guelfi (sostenitori dei Bavari) e ghibellini (sostenitori degli Svevi) Federico Barbarossa vuole riaffermare la propria autorità sui Comuni dell’Italia settentrionale con azioni di forza prevale infine Federico di Hohenstaufen, detto il Barbarossa, duca di Svevia
Federico Barbarossa Le lotte si interruppero con l'elezione di Federico I di Hohenstaufen (1152-1190) di padre ghibellino e madre guelfa che tentò di ripristinare il potere imperiale: accordandosi con Enrico di Sassonia; controllando le elezioni episcopali; ricorrendo a funzionari regi (ministeriales); riprendendo l'idea di autorità imperiale propria del diritto romano, allora riscoperto.
I Comuni, il Papato e l’Impero Federico Barbarossa vuole riaffermare la propria autorità sui Comuni dell’Italia settentrionale con azioni di forza Innocenzo III, tutore di Federico II, esercita per dieci anni un potere temporale incontrastato i Comuni italiani si coalizzano nella Lega lombarda contro l’imperatore (1167) Federico II imperatore le città sono protagoniste della rinascita culturale e religiosa
Tre erano gli obiettivi di Federico Barbarossa: Le mire del Barbarossa Tre erano gli obiettivi di Federico Barbarossa: riacquistare il controllo dell’Italia settentrionale arginando il trasferimento dei poteri alle autorità cittadine assoggettare il Meridione sostituendo il dominio normanno ristabilire la supremazia imperiale sul papato Federico Barbarossa con i figli
L'intervento in Italia Federico voleva riprendere il controllo anche sull'Italia. Nella sua prima calata (1154-1155) Prese le difese dei comuni minori contro l'espansione delle città più grandi (anzitutto Milano) Ristabilì l'autorità del papa Adriano IV contro il comune che era sorto a Roma (1143) e contro il monaco pauperista Arnaldo da Brescia.
La dieta di Roncaglia Tornato in Italia, nel 1154 Federico Barbarossa convocò una grande dieta a Roncaglia, invitando tutte le autorità dell’Italia settentrionale: i rappresentanti delle città autonome e i feudatari dell’Imperatore. Egli promulgò una costituzione (1158) che imponeva: la restituzione delle regalie all’imperatore e la presenza nei comuni di funzionari imperiali. lo scioglimento di tutte le leghe fra Comuni la proibizione delle guerre tra città. I comuni non si piegarono all'imperatore e trovarono l'appoggio di Alessandro III (1159-81), in lotta con l'antipapa Vittore IV. Federico sostenne l'antipapa, ottenendo la scomunica.
Lessico con il termine dieta si indicava l’assemblea dei rappresentanti dell’alto clero, della nobiltà e delle città imperiali convocate dal sovrano per prendere atto delle sue decisioni la lega era un patto di carattere militare tra più Comuni, di durata variabile, stretto allo scopo di combattere un comune nemico le regalie erano le prerogative del sovrano in materia fiscale e amministrativa nei confronti dei suoi sudditi
Le paci di Venezia e di Costanza Una serie di ribaltamenti di fronte portò alla risoluzione del conflitto tra Comuni e Impero: viene eletto papa Alessandro III, che in veste di cardinale si era già scontrato con l’imperatore sulla questione del primato il Barbarossa cerca di imporre un antipapa. Alessandro III reagisce con la scomunica dell’imperatore nasce la Lega lombarda il Barbarossa scende in Italia per cinque volte il 29 maggio 1176 a Legnano l’esercito imperiale è duramente sconfitto a Venezia il Barbarossa tratta la pace con il papa e si impegna a rispettare le clausole del trattato di Worms a Costanza l’imperatore riconosce ai Comuni il diritto alle regalie
I Comuni, il Papato e l’Impero Federico Barbarossa vuole riaffermare la propria autorità sui Comuni dell’Italia settentrionale con azioni di forza Innocenzo III, tutore di Federico II, esercita per dieci anni un potere temporale incontrastato i Comuni italiani si coalizzano nella Lega lombarda contro l’imperatore (1167) Federico II imperatore le città sono protagoniste della rinascita culturale e religiosa
La lega Lombarda I comuni non si piegarono all'imperatore e trovarono l'appoggio di Alessandro III (1159-81), in lotta con l'antipapa Vittore IV. Federico sostenne l'antipapa, ottenendo la scomunica. Dopo la distruzione di Milano (1162) la solidarietà tra i comuni diviene più forte: la lega Veronese e la lega Cremonese si fusero nel 1167 a Pontida nella Lega Lombarda, con l'appoggio di Alessandro III. Federico tentò inutilmente di assediare Alessandria, città fondata contro di lui, e fu sconfitto dalla Lega a Legnano (1176), episodio che lo convinse a cambiare politica.
Accordi di pace Federico si accordò con Alessandro III, ponendo fine allo scisma (1177), e nel 1183 stipulò la pace di Costanza con i comuni: Questi ottennero le regalie e il riconoscimento dell'autonomia ormai conquistata. Federico impose l'investitura imperiale per i magistrati comunali e il diritto di imporre alcuni tributi.
Nel nome della santa ed individua Trinità Nel nome della santa ed individua Trinità. Federico, per concessione della divina clemenza, imperatore augusto dei Romani […] La mansueta serenità della clemenza imperiale è sempre stata solita concedere ai sudditi l’elargizione del favore e della grazia [...]. Perciò tutti i fedeli dell’Impero, sia quelli del nostro tempo, sia quelli che verranno nel tempo futuro, sappiano che Noi, dopo aver aperto il nostro cuore, ricco di innata pietà, col solito favore della nostra bontà, abbiamo accettato la fedeltà e la devozione dei Lombardi che un tempo offesero Noi ed il nostro impero, e li abbiamo di nuovo ricondotti, insieme alla Lega e ai suoi fautori, nella pienezza della nostra grazia. Inoltre con clemenza Noi abbiamo perdonato tutte le offese e le colpe con le quali avevano provocato la nostra indignazione e abbiamo stabilito che i Lombardi debbono essere inseriti nel numero dei nostri diletti fedeli, dai quali Noi ci aspettiamo di ricevere un fedele servizio di devozione. Pertanto abbiamo ordinato di scrivere nel presente privilegio la nostra indulgente pace, che con clemenza abbiamo a loro concesso, e abbiamo ordinato di corroborare la pergamena col sigillo della nostra autorità.
Gli ultimi anni Federico combinò il matrimonio tra suo figlio Enrico VI (1190-1197) e Costanza d'Altavilla, erede del Regno di Sicilia Alla morte di Guglielmo II (1189), Enrico potè unificare Germania e Italia sotto il suo controllo. Nel 1188 Federico aveva “preso la croce” per la seconda volta: morirà nel 1190 in Siria.
La prima fase del conflitto tra Comuni e Impero Il papa Adriano IV vede nel Barbarossa un buon alleato contro il Comune instaurato nell’Urbe in seguito alle sobillazioni di Arnaldo da Brescia in seguito alla dieta di Roncaglia Federico Barbarossa muove verso Milano e ne devasta i castelli difensivi posti sul Ticino in seguito all’interdetto lanciato da Adriano IV sull’Urbe, Arnaldo da Brescia è cacciato dalla città e infine catturato e ucciso con l’aiuto di Federico il Barbarossa si spinge fino a Roma per cingere la corona imperiale nel 1158 l’imperatore scende nuovamente in Italia e distrugge Brescia, Cremona e Milano, che si erano rifiutate di rendere esecutivi i suoi comandi il Barbarossa è costretto a rientrare in Germania senza aver raggiunto nessuno degli obiettivi che si era posto dalla costituzione di due precedenti alleanze, la lega Veronese (1164) e la lega di Pontida (1167), nasce la Lega Lombarda l’imperatore riafferma il legittimo possesso delle regalie