Eneide - Il poema epico più significativo della Civiltà Romana Autore: Virgilio Scritta attorno al 30 a.C.
a) Contesto Dopo anni di guerre civili che sconvolsero Roma per tutto il primo secolo a. C., nel 31 a. C. prende il potere Ottaviano Augusto che riesce a riportare la pace accentrando il potere nelle sue mani e trasformando Roma in un Principato. Virgilio è uno dei poeti che fa parte del circolo di Mecenate, un ricco romano amico di Augusto che finanziava artisti che facevano opere in cui parlavano bene di Augusto. (anche l’Eneide celebra Augusto)
b) Contenuto Enea eroe troiano figlio di Venere e Anchise. Sopravvive alla distruzione di Troia, parte alla ricerca di una nuova patria con il padre anziano, il figlio Ascanio e alcuni compagni (20 navi). Ha una missione svelata dall’oracolo di Apollo: trovare l’antica madre e stabilire lì la sua nuova patria. È perseguitato dall’ira di Giunone nemica dei troiani che lo fa naufragare a Cartagine. Qui Enea incontra la regina Didone che gli chiede di raccontare la sua storia. (viaggi e avventure simili a Odisseo)
Didone si innamora di lui per volere di Venere, ma Enea deve ripartire per svolgere la sua missione. Didone lo maledice e si suicida. Discesa negli inferi Enea arriva alle foci del Tevere, dove riconosce la sua «terra promessa» Accolto bene da re Latino, Giunone gli manda contro Turno re dei Rutuli: guerra (vari episodi) si conclude con duello tra Turno ed Enea, vinto da Enea. Enea= padre di Iulo- antenato di Romolo e capostipite della gens Iulia a cui appartiene Augusto
Poema epico dopo i romani: Nel medioevo: poema epico cavalleresco Ciclo carolingio (Carlo Magno, Orlando, Angelica…) Ciclo bretone (re Artù, Lancillotto, Ginevra …)
Nel Rinascimento: la figura di Orlando viene ripresa
Poema epico cristiano