Strumenti di pagamento Corso di Economia delle Istituzioni Finanziarie Docente: Luca Riccetti Strumenti di pagamento
Sistemi di compensazione e regolamento dei pagamenti in euro Economia delle Istituzioni Finanziarie
Economia delle Istituzioni Finanziarie Sistemi all’ingrosso I sistemi all’ingrosso trattano transazioni di importo significativo per le quali ricorrono esigenze di tempestività nell’esecuzione. Sono spesso transazioni di natura interbancaria o commerciale. Solitamente consentono il regolamento delle singole transazioni su base lorda e in tempo reale e su questi avvengono le transazioni provenienti dai sistemi «ancillari» (sistemi al dettaglio, sistemi di regolamento titoli, controparti centrali). Fonte: https://www.bancaditalia.it/compiti/sispaga-mercati/sistemi-pagamenti/index.html Economia delle Istituzioni Finanziarie
Economia delle Istituzioni Finanziarie Sistemi al dettaglio I sistemi di pagamento al dettaglio trattano operazioni di pagamento di importo contenuto (di solito inferiore a 500.000€). Generalmente vengono trasmesse in forma aggregata con regolamento in più cicli giornalieri. In ciascun pagamento possiamo individuare: (i) due tratte banca-cliente che caratterizzano le fasi iniziali (disposizione) e finali (ricezione) del pagamento e (ii) una tratta interbancaria per il trasferimento dei fondi dalla banca del debitore a quella del beneficiario. La tratta interbancaria consiste nella compensazione e nel regolamento. Le fasi della compensazione (o clearing) sono gestite da operatori privati in concorrenza tra loro, mentre la fase di regolamento è tipicamente svolta dalle banche centrali. Quest’ultima fase consiste nella determinazione dei saldi multilaterali per ciascun partecipante (posizione a debito/credito nei confronti di tutti gli altri partecipanti al sistema) e nel regolamento dei saldi sui conti detenuti presso la banca centrale. Economia delle Istituzioni Finanziarie
Sistemi di compensazione e regolamento per l’Italia I pagamenti in Euro in Italia, si regolano tramite il sistema TARGET2 e tramite una serie di sistemi ancillari domestici e internazionali. Il sistema TARGET2 (Trans-european Automated Real-Time Gross-settlement Express Transfer system) è un sistema di regolamento lordo in tempo reale, dove ogni pagamento è regolato singolarmente in moneta di banca centrale con definitività immediata. Il regolamento si svolge su un’unica piattaforma condivisa gestita dalle banche centrali di Italia, Germania e Francia, per conto dell’Eurosistema. Su TARGET2 si regolano i pagamenti che coinvolgono l’Eurosistema, i pagamenti all’ingrosso e i saldi dei sistemi ancillari. Economia delle Istituzioni Finanziarie
Sistemi di compensazione e regolamento per l’Italia I sistemi ancillari domestici sono: BI-Comp (Banca d’Italia Compensazione) per i pagamenti al dettaglio; Express II per le posizioni in titoli; e-MID per le operazioni del mercato interbancario. Vi sono poi sistemi ancillari internazionali, come CLS per le operazioni in cambi. Il sistema BI-Comp regola i pagamenti al dettaglio tramite la compensazione multilaterale. Un agente di regolamento (in questo caso la Banca d’Italia) a determinati orari addebita i conti dei soggetti che risultano con saldi debitori e accredita i conti dei soggetti che hanno saldi creditori. Economia delle Istituzioni Finanziarie
Strumenti di pagamento: normativa Economia delle Istituzioni Finanziarie
Economia delle Istituzioni Finanziarie Normativa In Italia il sistema dei pagamenti è normato dal decreto legislativo 15 dicembre 2017, n. 218. Questo decreto recepisce la direttiva (UE) 2015/2366 relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno europeo, che abroga la direttiva 2007/64/CE (PSD, Payment Services Directive) dalla quale era scaturito il precedente decreto legislativo 27 gennaio 2010 n.11 (al quale il decreto del 2017 rimanda per alcune definizioni). Queste direttive fanno parte del progetto SEPA (Single Euro Payments Area) che si propone di armonizzare la normativa tra pagamenti al dettaglio nazionali e transfrontalieri eliminando tale distinzione. Il progetto SEPA prevede attualmente tre tipologie di strumenti (bonifici, addebiti diretti e carte di pagamento) che rappresentano servizi di base standardizzati. La SEPA comprende i 28 Paesi dell’Unione Europea, i 4 Paesi appartenenti all’EFTA (European Free Trade Association: Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera), San Marino e il Principato di Monaco. Economia delle Istituzioni Finanziarie
Soggetti coinvolti nell’utilizzo di strumenti di pagamento Domanda di servizi di pagamento. Il decreto legislativo 27 gennaio 2010 n.11, definisce: «utilizzatore di servizi di pagamento» il pagatore e il beneficiario pagatore il «soggetto che impartisce un ordine di pagamento» beneficiario il soggetto destinatario del pagamento. Offerta di servizi di pagamento: “banche centrali, autorità pubbliche e pubbliche amministrazioni territoriali” (partecipanti al sistema) banche, Poste Italiane Spa, Istituti di moneta elettronica (IMEL) e istituti di pagamento (veri e propri prestatori di servizi nei confronti del pubblico). Economia delle Istituzioni Finanziarie
Strumenti di pagamento: tipologie Economia delle Istituzioni Finanziarie
Classificazione dei servizi di pagamento I servizi di pagamento possono essere suddivisi in: Servizi di pagamento documentali Assegno: bancario circolare Servizi di pagamento automatizzati Bonifico. Servizi di incasso commerciale RiBa, SDD e MAV. Carte di pagamento: di debito di credito prepagate. E-payments. M-payments. Economia delle Istituzioni Finanziarie
1) Servizi di pagamento documentali Si definiscono documentali i servizi di pagamento il cui processo produttivo necessita di documenti cartacei. Appartengono a questa categoria: l’assegno bancario l’assegno circolare. Economia delle Istituzioni Finanziarie
Assegno bancario (A/B) L’assegno bancario è un titolo di credito contenente l’ordine impartito dal pagatore (traente) alla propria banca (trattario), di pagare una somma di denaro a favore di un beneficiario (un terzo, ma anche a favore proprio). Tale strumento è solitamente utilizzato da soggetti, privati e imprese, che hanno un rapporto di conto corrente con la banca alla quale viene inoltrato l’ordine di pagamento. L’assegno deve essere datato e deve essere presentato per l’incasso nel termine di 8 o 15 giorni dall’emissione a seconda che sia pagabile nello stesso comune di emissione ovvero in altro comune dello Stato. Economia delle Istituzioni Finanziarie
Assegno bancario (A/B): girata L’assegno bancario può circolare, passando da un beneficiario a un altro, tramite l’istituto della girata. L’assegno si può girare anche più volte, a meno che non vi sia apposta la clausola «non trasferibile», nel qual caso il titolo può essere pagato solo al beneficiario che può solamente procedere al suo incasso. Gli assegni di importo superiore a 1.000 euro devono obbligatoriamente contenere la clausola “non trasferibile”, in base al D.L. n.201 del 6 dicembre 2011. Inoltre, il decreto dispone che i blocchetti degli assegni vengano emessi con la clausola prestampata «non trasferibile» salvo esplicita richiesta contraria. In questo modo, in caso di smarrimento o furto, si evita che l’assegno possa circolare senza controllo ed essere incassato da persone diverse da quelle a cui lo abbiamo destinato. Inoltre contribuisce a contrastare utilizzi illeciti (antiriciclaggio). Economia delle Istituzioni Finanziarie
Assegno bancario (A/B) «scoperto» L’emissione dell’assegno presuppone la presenza sul conto del traente di disponibilità (a credito, ma anche a debito) in grado di far fronte all’impegno preso. Se così non fosse si dice che l’assegno è “scoperto”, ossia il saldo del conto non riesce a coprire l’importo dovuto al beneficiario. L’accettazione dell’assegno bancario espone il beneficiario al rischio di mancata copertura. Si basa quindi sulla fiducia del creditore nei confronti del debitore. L’emissione di un assegno scoperto comporta la segnalazione alla CAI (Centrale di Allarme Interbancaria). La CAI è un archivio informatizzato che raccoglie tutte le segnalazioni relative a irregolarità commesse nell’ambito di operazioni di pagamento effettuate con assegni bancari e postali e con carte di pagamento. La CAI è istituita presso la Banca d’Italia ai sensi del D.Lgs. 30 dicembre 1999, n.507. Economia delle Istituzioni Finanziarie
Assegno circolare (A/C) L’assegno circolare è un titolo di credito pagabile a vista presso tutti gli sportelli della banca emittente. A differenza dell’assegno bancario, l’emissione può essere richiesta sia utilizzando fondi disponibili sul conto corrente, sia a qualsiasi banca senza che sia necessaria l’esistenza di un rapporto di conto corrente da parte dell’ordinante. Infatti l’assegno circolare viene emesso solo a seguito del versamento, presso la banca emittente, della somma di denaro della quale si richiede il pagamento. Questo rende l’assegno circolare uno strumento più sicuro. Può essere emesso solo da banche autorizzate dalla Banca d’Italia. Anche per tale strumento valgono le disposizioni relative alla clausola di non trasferibilità obbligatoria in caso di suo utilizzo per pagamenti di importo superiore a euro 1000. Economia delle Istituzioni Finanziarie
2) Servizi di pagamento automatizzati Tali servizi non necessitano di documenti cartacei e il loro perfezionamento può avvenire anche semplicemente tramite trasferimento di informazioni per vie telematiche. Questi servizi si basano sul circuito interbancario. Appartiene a questa categoria il bonifico (e il giroconto). Economia delle Istituzioni Finanziarie
Economia delle Istituzioni Finanziarie Bonifico Il bonifico consiste in un ordine, dato dal cliente alla propria banca, di accreditare una determinata somma di denaro sul conto di un altro soggetto (aperto presso la stessa banca o presso un’altra banca), addebitando l’ammontare sul proprio conto. Il bonifico può essere richiesto anche da un soggetto non correntista, a patto che all’ordine di accreditamento si accompagni il versamento presso l’istituto della somma di denaro oggetto del bonifico. Solitamente l’ordinante e il beneficiario del bonifico sono soggetti diversi. Nel caso le due figure coincidano si parla di giroconto: il cliente richiede l’addebito di una somma di denaro su un suo conto e il contestuale accredito della stessa su di un conto, diverso dal precedente, che egli ha aperto (o di cui almeno è co-intestatario) presso la stessa banca. Economia delle Istituzioni Finanziarie
Economia delle Istituzioni Finanziarie Bonifico Il bonifico è uno strumento più sicuro rispetto agli assegni perché: il prenditore è esposto a minori rischi in termini di buon esito del pagamento; l’operazione non richiede il trasferimento materiale del mezzo di pagamento né di altri documenti. Inoltre, non essendoci la necessità di trasferimenti materiali, i bonifici si sono automatizzati tramite vie telematiche. L’automatizzazione ha permesso di rendere relativamente economico questo strumento (si paga una commissione). La buona combinazione tra costo, sicurezza e velocità di esecuzione dell’operazione ha reso i bonifici tra gli strumenti di pagamento più utilizzati oggi. Economia delle Istituzioni Finanziarie
3) Servizi di incasso commerciale Sono ampiamente (anche se non esclusivamente) utilizzati dalle imprese, alle quali consentono una più efficiente gestione della tesoreria nella quale confluiscono i flussi monetari derivanti dall’operatività caratteristica corrente. Tali strumenti sono stati interessati da un processo di innovazione tecnologica che ha modificato le modalità di circolazione delle informazioni. Infatti, il funzionamento di questi servizi è basato principalmente sullo sfruttamento dei circuiti interbancari che rendono più veloci le comunicazioni e più sicuri i pagamenti. Appartengono a questa categoria: RIBA, SDD e MAV. Economia delle Istituzioni Finanziarie
Ricevuta Bancaria (RiBa) elettronica La Ricevuta Bancaria elettronica (RiBa) soppianta la cambiale perché integra l’avviso di scadenza del pagamento con la quietanza di pagamento. Il creditore trasmette la disposizione per l’incasso alla propria banca (banca assuntrice), la quale, telematicamente tramite la Rete nazionale interbancaria, la trasmette alla banca del debitore (banca domiciliataria) che avvisa il debitore affinché proceda al pagamento entro un determinato numero di giorni. Nel momento del pagamento la banca domiciliataria consegna al debitore la RiBa. Quindi il processo che permette la circolazione di dati è esclusivamente telematico e la ricevuta assume consistenza cartacea soltanto al momento della consegna al debitore. In caso di «impagato», la banca domiciliataria comunica alla banca assuntrice il mancato pagamento in tempi brevi. Economia delle Istituzioni Finanziarie
Economia delle Istituzioni Finanziarie Addebito diretto SEPA (SEPA Direct Debit - SDD) (ex Rapporto Interbancario Diretto - RID) Il RID (Rapporto Interbancario Diretto) era una procedura automatizzata che consentiva l’incasso di crediti in virtù di una preventiva autorizzazione di addebito in conto corrente conferita dal debitore alla propria banca (banca domiciliataria), successiva ad un accordo preliminare tra creditore e debitore. Tale procedura, a partire dal 2009, è stata sostituita dall’ Addebito Diretto SEPA. Si evita in questo modo di richiedere l’autorizzazione per ogni singola operazione di pagamento. E’ molto utilizzata per pagamenti ricorrenti sia per le imprese che per le famiglie (ad es. per le utenze). L’esecuzione dell’ordine prevede la trasmissione delle informazioni relative agli incassi da eseguire dalla banca del creditore (banca assuntrice) a quella del debitore (banca domiciliataria). Economia delle Istituzioni Finanziarie
Incasso mediante avviso di versamento (MAV) Il MAV è una procedura di incasso crediti automatizzata, che prevede l’invio da parte della banca del creditore di un avviso di pagamento al debitore. Il debitore potrà pagare presso un qualsiasi sportello bancario o postale, presentando il MAV. Economia delle Istituzioni Finanziarie
Economia delle Istituzioni Finanziarie 4) Carte di pagamento Sono strumenti di pagamento rappresentati da carte plastificate che consentono di effettuare operazioni dispositive del conto monetario ad esse collegato e di acquisire informazioni relative allo stesso. L’utilizzo di tali carte avviene tramite apposite apparecchiature quali i POS (Point Of Sale) e gli ATM (Automated Teller Machine) presso le quali si inoltrano ordini di pagamento e si possono effettuare altre operazioni. Uno dei criteri di classificazione delle carte guarda al diverso momento in cui avviene l’addebito per il pagamento effettuato. In base a questa logica si distinguono carte di debito, carte di credito e carte prepagate. Economia delle Istituzioni Finanziarie
Economia delle Istituzioni Finanziarie Carte di debito Per le carte di debito (ad es. carte PagoBancomat), l’addebito sul conto corrente è contestuale all’utilizzo in operazioni di prelievo o pagamento (carte dette “pay now”). Il suo utilizzo presso gli ATM permette di prelevare denaro contante e di usufruire di molteplici servizi informativi e dispositivi mentre tramite i POS la carta viene utilizzata per effettuare pagamenti presso esercizi commerciali. Il funzionamento della carta presso POS e ATM richiede la digitazione di un codice PIN (Personal Identification Number) necessario come chiave di identificazione per ottenere l’autorizzazione a procedere con il pagamento. Le somme di denaro di cui si può disporre tramite la carta sono condizionate da un plafond giornaliero o mensile. Se predisposte, le carte di debito possono essere utilizzate anche per pagamenti online. Economia delle Istituzioni Finanziarie
Economia delle Istituzioni Finanziarie Carte di credito Per le carte di credito (dette carte “pay later”), l’addebito dell’importo del pagamento è differito rispetto al momento dell’utilizzo della carta, in cui il compratore firma una fattura all’esercente. Da ciò deriva la possibilità che il titolare della carta possa spendere una somma (a volte nei limiti di un livello massimo) di cui momentaneamente non dispone ma che gli viene anticipata a credito dall’istituto bancario in base ad un accordo precedentemente stipulato. Periodicamente, in genere con cadenza mensile, il titolare della carta riceve l’estratto conto, ossia un documento riepilogativo di tutte le transazioni. Il pagamento può avvenire in un’unica soluzione alla scadenza della mensilità (è come un prestito gratuito) o in forma rateale (per il quale si pagherà un interesse). Anche le carte di credito vengono messe in funzione tramite i POS che aderiscono al circuito al quale appartiene la banca emittente. Si sono sviluppati circuiti internazionali (ad es. Visa, Mastercard) per regolare gli scambi e che permettono anche prelevamenti di contante. Economia delle Istituzioni Finanziarie
Economia delle Istituzioni Finanziarie Carte di credito Sia il cliente che gli esercenti pagano delle commissioni. I clienti per il possesso dello strumento, per la ricezione dell’estratto conto e di altri documenti informativi. L’esercente che riceve un pagamento può sostenere un costo commissionale proporzionale all’importo ricevuto, a fronte dell’eliminazione del rischio di insolvenza nei confronti dell’acquirente. È la banca infatti che risponde momentaneamente del pagamento, in virtù di una linea di credito concessa al titolare della carta al momento dell’emissione della carta stessa. A fronte di questo rapporto fiduciario banca-cliente, la concessione della carta di credito è preceduta da una verifica della solvibilità del richiedente. Negli ultimi anni, è aumentato l’impiego della carta di credito per pagamenti online. Economia delle Istituzioni Finanziarie
Economia delle Istituzioni Finanziarie Carte prepagate Le carte prepagate sono anche dette carte “pay before”. La loro emissione è condizionata al versamento di un determinato importo che viene caricato sulla carta e di cui il cliente può disporre. Con riferimento a questi strumenti si parla solitamente di “moneta elettronica” per indicare il valore monetario incorporato da queste carte e che rappresenta un credito nei confronti dell’emittente. Sono solitamente lo strumento preferito per effettuare pagamenti online dato che non sono connesse ad alcun conto ed hanno una spendibilità limitata. L’eventuale smarrimento della carta o una sua manomissione o frode informatica comporterebbe come perdita massima esclusivamente l’importo caricato. Economia delle Istituzioni Finanziarie
Economia delle Istituzioni Finanziarie Carte prepagate Le carte prepagate si possono dividere in: carte a spendibilità generalizzata: solitamente emesse da banche, Poste Italiane o IMEL, e che possono essere utilizzate per pagamenti presso una molteplicità di esercenti, a patto che questi aderiscano al circuito di cui fa parte anche l’istituto emittente; carte fidelity o monouso: utilizzabili esclusivamente presso l’emittente. Le carte prepagate si possono dividere anche in: carte ricaricabili: possono essere ricaricate presso ATM e sportelli dell’emittente o tramite disposizioni via internet in modo che il credito non si esaurisca; carte usa e getta: non possono essere ricaricate. Economia delle Istituzioni Finanziarie
Economia delle Istituzioni Finanziarie Vantaggi delle carte Vantaggi per il possessore della carta: Evitare l’uso del contante con i connessi rischi. In caso di carta di credito, possibilità di pagamento anche in una situazione di temporanea illiquidità. Vantaggi per gli esercenti: Evitare l’uso degli assegni bancari col rischio di scoperto. Vantaggi per la banca emittente o offerente: Riduzione dell’uso degli assegni e contenimento dei costi di «handling» del contante. Aumento della stabilità e della giacenza media della raccolta. Ottenimento di commissioni da esercenti e possessori (e, per le carte di credito anche di interessi in caso di rimborso rateale). Ampliamento dell’offerta bancaria. Economia delle Istituzioni Finanziarie
Economia delle Istituzioni Finanziarie Costi delle carte I possessori e gli esercenti pagano canoni e commissioni. I possessori di carte di credito con rimborso rateale pagano anche interessi passivi. Per gli emittenti vi sono costi per l’emissione fisica, per processare i dati, per attivare e manutenere i terminali, per rendere sicure le transazioni contro le frodi informatiche, per promuovere l’utilizzo delle carte. Inoltre, per le carte di credito occorre valutare l’affidabilità della controparte. Economia delle Istituzioni Finanziarie
5) E-payments: servizi di pagamento in Internet La sviluppo delle nuove tecnologie informatiche e del commercio elettronico (e-commerce) ha favorito la nascita dei servizi di pagamento in Internet (e-payments). Tali servizi in rete si avvalgono sia di strumenti tradizionali, quali le carte di pagamento, sia di servizi di pagamento con caratteristiche innovative, quali le piattaforme specializzate per il commercio elettronico presso le quali sia il cliente che il venditore detengono un conto virtuale (comunque, anche in questo caso, la piattaforma può prevedere che il cliente associ al proprio conto virtuale strumenti di pagamento tradizionali). Per rafforzare la sicurezza, gli intermediari adottano metodi di autenticazione degli utenti più robusti basati su credenziali a doppio fattore (password + token o elementi biometrici). Economia delle Istituzioni Finanziarie
6) M-payments: pagamenti su dispositivi portatili I «mobile payments» sono operazioni di pagamento tramite smartphone o altro dispositivo mobile (ad es. tablet). Le soluzioni più frequenti prevedono l'utilizzo di una carta di pagamento virtualmente inserita nel dispositivo (tramite una «app») o associata alla sim card, oppure l'addebito sul credito telefonico. Le soluzioni possono consentire sia pagamenti in presenza che da canale remoto (es. App-store). Per i pagamenti in presenza, se il dispositivo mobile lo consente e la carta di pagamento associata è abilitata alla tecnologia NFC («Near Field Communication»: trasmissione di dati tra dispositivi a distanze ravvicinate), è possibile pagare anche in modalità contactless, cioè tramite l’accostamento del dispositivo all'apparecchiatura di accettazione presente nel negozio (POS). Economia delle Istituzioni Finanziarie
Strumenti di pagamento: evoluzione Economia delle Istituzioni Finanziarie
Evoluzione dei mezzi di pagamento Negli ultimi anni vi è stata una continua innovazione nei mezzi di pagamento grazie all’avanzamento tecnologico (ICT). Oltre a nuovi mezzi, anche mezzi preesistenti hanno usufruito di nuove modalità e oggi si accede al servizio passando per una varietà di canali differenti. Ad es. le carte di pagamento: accanto al classico utilizzo tramite ATM e POS, ora si utilizzano anche per pagamenti su internet (soprattutto carte di credito e prepagate, più sicure) o con tecnologia contactless. Economia delle Istituzioni Finanziarie
Evoluzione dei mezzi di pagamento Oggi, quindi, oltre alla moneta legale a bancaria, vi è anche la moneta elettronica, definita come uno strumento di pagamento che incorpora nel proprio supporto fisico il valore monetario. La transazione è un flusso informativo: la moneta scompare e diventa informazione inerente il suo trasferimento. Economia delle Istituzioni Finanziarie
Economia delle Istituzioni Finanziarie Moneta elettronica Definizione Banca d’Italia: «Valore monetario memorizzato elettronicamente, ivi inclusa la memorizzazione magnetica, rappresentato da un credito nei confronti dell’emittente che sia emesso, dietro ricevimento di fondi, per effettuare operazioni di pagamento e che sia accettato da persone fisiche o giuridiche diverse dall’emittente. Può essere emessa da banche, Istituti di moneta elettronica (Imel), Poste Italiane e, nel rispetto delle disposizioni ad esse applicabili, dalle pubbliche amministrazioni centrali, regionali e locali. Per le sue caratteristiche può essere considerato uno strumento di pagamento alternativo al contante. Le somme ricevute dall’Imel a fronte della moneta elettronica emessa non costituiscono depositi della clientela; su di esse, pertanto, non sono corrisposti interessi e le stesse non sono coperte dai sistemi di garanzia dei depositi. (…) riconoscimento al detentore del diritto al rimborso della parte di essa non utilizzata (…) effettuato al valore nominale in moneta legale ovvero mediante versamento su un conto bancario, senza applicazione di ulteriori oneri e spese, fatta eccezione per quelli strettamente necessari per l’effettuazione dell’operazione. Economia delle Istituzioni Finanziarie
Istituto di moneta elettronica (IMEL) Sono le persone giuridiche (imprese), diverse dalle banche, autorizzate in Italia a emettere moneta elettronica, conformemente a quanto previsto dall’art. 114-quinquies del Testo Unico Bancario (TUB). TUB art.114-quater: «Gli istituti di moneta elettronica trasformano immediatamente in moneta elettronica i fondi ricevuti dal richiedente». Gli IMEL in pratica offrono conti o carte prepagate (ricaricabili o non). Economia delle Istituzioni Finanziarie
Economia delle Istituzioni Finanziarie Istituti di Pagamento Sono le imprese, diverse dalle banche e dagli IMEL, autorizzate a prestare i servizi di pagamento. Sono istituti che offrono conti detenuti a nome dei clienti e utilizzabili per l’incasso e l’esecuzione delle operazioni di pagamento. Il conto di pagamento è simile al conto corrente, ma le somme accreditate possono essere utilizzate solo per effettuare pagamenti e non per la gestione del risparmio, non si ricevono interessi e non si paga l’imposta di bollo. Possono emettere carte di debito, ma anche di credito, concedendo quindi crediti a breve termine. Però non possono fare raccolta, né emettere moneta elettronica (strumenti prepagati accettati come mezzi di pagamento anche da soggetti diversi dall’emittente). Sono spesso anche società di credito al consumo, factoring, leasing, operatori commerciali (compagnie telefoniche, supermercati…). Economia delle Istituzioni Finanziarie
Economia delle Istituzioni Finanziarie Futuro del contante La riduzione dell’importanza del contante è necessaria per la riduzione dei costi sostenuti a livello privato e sociale derivanti dal suo utilizzo. Tra i costi privati si fa riferimento in particolare ai costi relativi alla distribuzione e alla movimentazione del contante sostenuti dalle banche. Tra i costi sociali ci si riferisce ai costi sostenuti per garantire la sicurezza dei pagamenti in contanti e ai costi derivanti dall’evasione fiscale e dal favorire attività illecite, data la difficoltà di tracciare i pagamenti in contanti. Economia delle Istituzioni Finanziarie
Economia delle Istituzioni Finanziarie Monete virtuali Definizione: «E’ un tipo di moneta digitale non regolamentata, emessa e controllata in base ad algoritmi informatici, che può essere accettata su base volontaria dalle parti di una transazione come mezzo di pagamento» (Banca d’Italia). Queste monete presentano molti rischi per quanto riguarda la tutela del consumatore. Infatti, manca una regolamentazione legale e una vigilanza pubblica atte a ridurre i rischi di credito, liquidità e operativi di queste valute (si veda la prossima slide). Per questo oggi si discute sull’opportunità di regolamentare e supervisionare queste valute. Economia delle Istituzioni Finanziarie
Monete virtuali: rischi Perdita di denaro sulla piattaforma di scambio, che può cessare la sua attività, fallire, essere vittima di attacchi di hacker, o essere chiusa dalle autorità per l’uso illecito/criminale della valuta (che consente l’anonimato). Non vi è tutela legale per questo tipo di problema. Perdita del denaro depositato sul portafoglio elettronico (ad es. perdita di password o furto da parte di hacker). Assenza di diritto di rimborso in caso di eventuali addebiti errati o non autorizzati. Valore puramente fiduciario, non controllato e non garantito da istituti di emissione centrali. L’accettazione non è quindi assicurata, ma legata ad accordi suscettibili di cessare. Elevata volatilità del valore, che fa perdere la garanzia di stabilità di valore nel tempo. Economia delle Istituzioni Finanziarie
Economia delle Istituzioni Finanziarie Bitcoin L’esempio più importante è il «bitcoin», che può essere acquistato in cambio di valuta legale su mercati telematici generalmente non regolamentati. Si basa sulla tecnologia chiamata «Blockchain». Gli acquirenti di bitcoin sono attratti dal fatto che è anonimo, a basso costo e può essere utilizzato come un’attività sulla quale speculare in attesa di un suo aumento di valore data la sua scarsità. Coloro che sono favorevoli all’utilizzo di questa moneta la vedono come un modo per ridurre il potere delle banche nel sistema dei pagamenti. Economia delle Istituzioni Finanziarie
Economia delle Istituzioni Finanziarie Bitcoin: svantaggi La scarsa fiducia fa sì che pochi lo accettino come mezzo di pagamento. L’offerta fissa fa sì che se fosse usato come moneta ufficiale porterebbe a deflazione. Inoltre, lo rende un bene su cui speculare come riserva di valore, riducendone ulteriormente l’utilizzo come mezzo di pagamento. La speculazione però ne aumenta la volatilità non funge da riserva di valore. Non viene emesso da un’autorità pubblica (no potere liberatorio) e nessuna autorità tutela i suoi utilizzatori o interviene per stabilizzarne il valore. L’anonimato lo rende utile per attività illecite. Se da un lato la valuta elettronica porta a risparmiare i costi di conio, dall’altra implica altri costi: ai «miners» occorre una potenza di calcolo estremamente elevata, i macchinari tendono a surriscaldarsi e a consumare molta energia. Quindi, finora è stato usato più come asset per la speculazione che come mezzo di pagamento e, in quest’ultimo caso, è stato inoltre usato a volte per attività illecite (evasione e riciclaggio, acquisti di armi e droga…). Economia delle Istituzioni Finanziarie
Economia delle Istituzioni Finanziarie Monete complementari Le monete complementari utilizzate in circuiti locali (ad es. il «Marchex») sono strumenti con cui è possibile scambiare beni e servizi affiancando il denaro ufficiale (rispetto al quale sono complementari). La base legale è l’Art. 1552 del Codice Civile: «La permuta è il contratto che ha per oggetto il reciproco trasferimento della proprietà di cose, o di altri diritti, da un contraente all’altro». Non hanno corso legale e sono accettate su base volontaria (ma chi è dentro il circuito, si impegna ad accettarla). Servono come forma di credito commerciale e per rilanciare dei circuiti economici locali costruendo un sistema di relazioni comunitarie. Potrebbero essere però una modalità per aggirare la regolamentazione e la vigilanza sul sistema finanziario/creditizio. Economia delle Istituzioni Finanziarie