Parte 3 La ricerca del lessico esatto
Nella sostanza di che cosa è composto un testo narrativo, di qualunque genere sia?
?
Di parole e proprio per questo noi dobbiamo prestare particolare cura alle parole che scegliamo, ognuno con un suo metodo personale...
Alcune regole da seguire
1. Evitiamo gli aggettivi generici o abusati vedi fotocopia
2. Evitiamo gli aggettivi sbiaditi vedi fotocopia
Aggettivo E’ la parte variabile del discorso ed è vicina al nome per indicarne una caratteristica. Si trova prima o dopo il nome, sempre dopo l’articolo In classe abbiamo letto una favola noiosa La mia mamma è un’ottima cuoca ESEMPI
L’aggettivo Ha lo stesso genere (maschile o femminile) e lo stesso numero (singolare o plurale) del nome. E’ di due tipi: qualificativo e determinativo.
GLI AGGETTIVI QUALIFICATIVI L’aggettivo qualificativo indica una qualità del nome. Ha i gradi, cioè la qualità del nome può essere variata di intensità. I gradi sono: Positivo (mantiene normale l’intensità della qualità.) Comparativo (c’è un confronto sull’intensità della qualità).
Si ha il comparativo di: UGUAGLIANZA Esempio: il vestito è bello come il tuo MINORANZA Esempio: il vestito è meno bello del cappotto MAGGIORANZA Esempio: il vestito è più bello del cappotto
SUPERLATIVO Superlativo : assoluto( l’aggettivo non ha termini di paragone.) Relativo ( l’aggettivo ha come termine di paragone un gruppo) Es. Il vestito è bellissimo Il vestito è il più bello di tutti
L’aggettivo bello, ampiamente utilizzato, è un aggettivo scontato,sbiadito o incisivo?
Esercizio: troviamo dei sinonimi a queste parole usate molto spesso: - felice - triste - brutto - bello
3. Evitiamo avverbi inutili vedi fotocopia
Avverbio E’ la parte invariabile del discorso che accompagna verbi, aggettivi e altri avverbi per modificarne e precisarne il significato Esempi Ci siamo spinti troppo lontano Gli avversari hanno giocato abbastanza bene L’idraulico verrà probabilmente domani
Per quanto riguarda il significato distinguiamo i seguenti tipi di avverbi: Di modo ( indicano un modo in cui si svolge l’azione).Avverbi: bene, male, volentieri, gratis. Di luogo( indicano il luogo in cui si svolge l’azione).Avverbi:qui, là, sopra, sotto, a destra, a sinistra. Di tempo( indicano il momento in cui si svolge l’azione).Avverbi: adesso, domani,presto,mai, subito, tra poco, di notte.
Avverbio Di quantità( indicano in maniera non precisata la quantità e la misura di quanto espresso). Avverbi: molto, abbastanza,piuttosto, altrettanto, appena. Di giudizio o di valutazione( affermano, negano o mettono in dubbio il verificarsi di un’ azione).Avverbi:sì,no,certamente,senza dubbio,di certo, di sicuro. Interrogativi e esclamativi ( introducono una domanda o un’ eslcamazione).Avverbi: come mai? Da quando?Come! Da quanto!
4. Evitiamo i connettivi lunghi vedi fotocopia www.mdseditore.it
5. Evitiamo le espressioni e i nomi lunghi e contorti vedi fotocopia
6. Evitiamo le frasi fatte se non necessarie vedi fotocopia
7. Usiamo meno parole generiche e più specifiche se vogliamo convincere vedi fotocopia
IL DONO DELLA SINTESI A parte le descrizioni, sulle quali comunque non tutti gli scrittori amano dilungarsi (vedi Raymond Carver), riuscire a esprimere un concetto con poche parole è un dono o comunque qualcosa sul quale vale la pena allenarsi.
DESCRIZIONE Quando serve inserire una descrizione nel testo?
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La risposta è che non serve La risposta è che non serve. E’ solamente lo scrittore che decide quanti indizi offrire al lettore: nessuno, pochi, molti. Spesso è anche una questione di moda del tempo...
Esempio 1 Incipit “Il ritratto di Dorian Gray” Oscar Wilde 1890
Esempio 2 Incipit “La signora Dalloway” Virginia Woolf 1925
Esercizio con poche parole descrivere un film in modo che da quelle poche parole si possa riconoscere
Se scelgo bene le parole e riesco a incastrarle tra loro in modo convincente sarò in grado di seguire la regola al di sopra delle altre, già detta: EVOCARE NON MOSTRARE, NON SPIEGARE MA FAR INTUIRE