Una ricerca storica sulla figura di

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Transcript della presentazione:

Una ricerca storica sulla figura di Gesù di Nazareth

Perché fare questa ricerca per avere un punto di vista “diverso”; “per amare una persona la devo conoscere”; per integrare un discorso su Gesù che a volte risulta troppo lontano; per provare a rispondere a tante domande sulla figura stessa di Gesù.

Alcuni chiarimenti la ricostruzione storica della figura di Gesù di Nazareth può porre una serie di problemi: la ricerca di un certo “gossip”; domande marginali; una ricerca fine a se stessa; vari ed eventuali…

La questione delle “fonti” Le “fonti” sono quei riferimenti storici da cui possiamo trarre informazioni attendibili sulla persona di Gesù. Possono essere suddivise come testimonianze: in ambito giudaico; in ambito pagano (storici e scrittori antichi); in ambito cristiano.

Classificazione delle fonti Fonti cristiane ( fonti dirette) Fonti non cristiane ( fonti indirette) Canoniche Non canoniche Giudaiche Pagane Vangeli Atti degli Apostoli Lettere Apostoliche (S.Paolo) Vangeli apocrifi Agrafa Loghia Flavio G. Talmud Tacito Svetonio Plinio Luciano S.

Le fonti giudaiche In ambito giudaico non troviamo documenti particolarmente significativi su Gesù di Nazareth, salvo lo storico ebreo Giuseppe Flavio (37-97 d.c.) nel testo: “Antichità Giudaiche”. Questi riferisce di un Gesù detto “Cristo”, che: avrebbe insegnato e operato miracoli; sarebbe stato condannato a morte da Pilato; avrebbe dato vita a un movimento che porta il suo nome.

Le fonti giudaiche Nella raccolta ebraica detta Talmud Babilonese (V-VI sec. d.c.) si ritrovano notizie riguardo a un certo “mago” di nome Gesù, personaggio reale vissuto in Palestina e fondatore del Cristianesimo. "Alla vigilia della Pasqua [ebraica], Yeshu fu appeso. Per quaranta giorni prima dell'esecuzione, un araldo gridava: "Egli sta per essere lapidato perché ha praticato la stregoneria e ha condotto Israele verso l'apostasia" (Talmud Babilonese, vol. III, 43a/281; ). Lo storico Mara Bar Serapion in una lettera del 73.d.c. ricordava al figlio la diaspora ebraica successiva alla distruzione del Tempio, interpretando tale evento come punizione inflitta ai giudei per aver ucciso il loro “re saggio” in croce. 7

Le fonti pagane Secondo Tacito (inizi del II sec.) nel testo gli Annales), Gesù sarebbe: il fondatore di una setta (i cristiani); morto sotto Pilato e l’imperatore Tiberio; Tacito scrisse: "Nerone si inventò dei colpevoli e sottomise a pene raffinatissime coloro che la plebaglia, detestandoli a causa delle loro nefandezze, denominava cristiani. Origine di questo nome era Christus, il quale sotto l'impero di Tiberio era stato condannato all'estrema condanna dal procuratore Ponzio Pilato" (Tacito, Annali XV, 44).

Le fonti pagane Lo storico romano Svetonio (120 d.C.) nella “Vita di Claudio” riferisce di un editto con il quale l’imperatore Claudio nel 49 d.c. espelle da Roma gli Ebrei e i cristiani a causa di Cristo (Chresto), per motivi di ordine pubblico “L’imperatore Claudio cacciò da Roma i giudei i quali, istigati da un certo Chresto, provocarono spesso tumulti”. (Svetonio, Vita di Claudio, XXV)

Storici e scrittori antichi Romani Plinio il giovane (110 d.C. ca.), governatore della Bitinia (Asia Minore), scrisse una lettera all’imperatore Traiano chiedendo come comportarsi con i seguaci di Cristo, che lo adorano come se fosse Dio. E così scrive: "Essi (i cristiani) avevano l'abitudine di incontrarsi in un certo giorno prestabilito prima che facesse giorno, e quindi cantavano in versi alternati a Cristo, come a un dio, e pronunciavano il voto solenne di non compiere alcun delitto, né frode, furto o adulterio, né di mancare alla parola data, né di rifiutare la restituzione di un deposito; dopo ciò, era loro uso sciogliere l'assemblea e riunirsi poi nuovamente per partecipare al pasto - un cibo di tipo ordinario e innocuo" (Plinio, Epistole, vol. II, X,96).

Le fonti pagane Il retore scettico Luciano, nato a Samosata intorno al 120 e morto dopo il 180 d.c., ci ha lasciato un'opera intitolata "La morte di Peregrino". In essa, egli descrive i primi Cristiani nel seguente modo: "I Cristiani . . . tutt'oggi adorano un uomo - l'insigne personaggio che introdusse i loro nuovi riti, e che per questo fu crocifisso. . . . Ad essi fu insegnato dal loro originale maestro che essi sono tutti fratelli, dal momento della loro conversione, e [perciò] negano gli dèi della Grecia, e adorano il saggio crocifisso, vivendo secondo le sue leggi" (Luciano, De morte Per., 11-13).

Fonti canoniche (Bibliche) Possiamo individuare sostanzialmente tre serie di fonti: S. Paolo; I vangeli; Atti degli Apostoli.

Fonti non canoniche Dopo il I secolo furono redatti alcuni testi che raccontano episodi della vita di Cristo o ne davano particolari non presenti negli scritti neotestamentari. Questi scritti sono noti come apocrifi del N.T., sono molto diversi fra loro e appartengono a epoche differenti. Alcuni hanno tratti leggendari e si soffermano su aspetti prodigiosi o elementi di curiosità. Altri, invece, sono molto difficili nei contenuti e oscuri nel linguaggio. Anche se non si tratta di testi attendibili dal punto di vista storico, confermano indirettamente l’esistenza di Gesù e forniscono elementi per conoscere ciò che la devozione popolare cristiana ha rielaborato riguardo alla figura storica di Gesù.

Fonti bibliche: S. Paolo Secondo quanto scrive S. Paolo, Gesù: è vissuto in Palestina, ha raccolto un gruppo di discepoli, tra cui Pietro; è stato messo a morte per iniziativa dei capi dei giudei con l’ausilio dell’autorità romana; sarebbe risuscitato e apparso a diversi testimoni (1 Cor 15, 3 – 7).

Fonti bibliche: i vangeli Possono essere considerati “fonti storiche” ad alcune condizioni: essi non sono una biografia di Gesù; tuttavia, attraverso ciò che raccontano, è possibile arrivare a dei dati sulla sua figura.

Il contesto storico-geografico Gesù sarebbe nato e vissuto nella Palestina del I sec., suddivisa in diverse regioni sotto il controllo più o meno diretto di Roma, che riscuote anche i tributi: la Galilea costituisce una periferia povera della Palestina; la Samaria è una regione intermedia “pagana”. la Giudea e Gerusalemme costituiscono il centro di una vita religiosa e sociale; ”.

Il contesto religioso È caratterizzato: dall’esistenza di diversi gruppi religiosi (farisei, sadducei, battisti, zeloti, samaritani, esseni,…); il centro della vita religiosa era il Tempio di Gerusalemme; Sacerdoti, scribi e farisei erano i riferimenti tradizionali della vita religiosa del popolo.

La nascita di Gesù Dalle fonti antiche si può affermare che Gesù: sarebbe nato da Maria e Giuseppe (6-4 a.C.?); a Betlemme (in Giudea) o a Nazareth (in Galilea); alla fine del regno di Erode il Grande; successivamente avrebbe abitato in Cafarnao.

La vita di Gesù Dalle fonti evangeliche si può affermare che Gesù: In una prima fase della sua vita avrebbe svolto normalmente il mestiere di falegname; avrebbe svolto il suo ministero tra la Galilea e Gerusalemme tra il 28 d.C. e il 30 d.C. ca.; Il contenuto del suo messaggio mostrava l’amore di Dio per i peccatori, l’invito alla conversione,… Si sarebbe proclamato “Figlio di Dio”.

La morte e risurrezione Le fonti – anche quelle pagane – ricordano la morte di Gesù sotto Ponzio Pilato, concordando in questo con le affermazioni dei vangeli e dello stesso Paolo. Circa la Risurrezione, si può affermare che uno studio storico-critico dei vangeli mostra un fondamento storico dei racconti della risurrezione e la preoccupazione di citare eventuali testimoni.