AMIANTO CAMPANIA
COSA è L’ AMIANTO? L'amianto è un minerale naturale di aspetto fibroso appartenente alla classe chimica dei silicati. Si ottiene a seguito di un'attività estrattiva, e il suo nome deriva dalla parola Asbesto che tradotto significa "Che non si spegne mai". La sua composizione chimica è variabile ed è costituita appunto da fasci di fibre molto fini. Per la normativa italiana sotto il nome di amianto sono compresi 6 composti distinti in due grandi gruppi: anfiboli e serpentino, l'amianto serpentino è composto principalmente da amianto cosiddetto bianco chiamato anche crisotilo, dall'aspetto sfrangiato. L'altro chiamato anfibolo è composto da crocidolite (amianto blu), amosite, tremolite e pochi altri. http://www.sosamianto.it/index-6.html
DANNI AMIANTO La pericolosità dell'amianto consiste, infatti, nella capacità che il materiale ha di rilasciare fibre potenzialmente inalabili dall'uomo, fibre che hanno la caratteristica di dividersi. I materiali più pericolosi sono ovviamente quelli contenenti amianto friabile, il cemento-amianto (o Eternit) ha una pericolosità molto inferiore dato che le fibre al suo interno sono presenti in misura dal 10% al 15%, rispetto ai materiali friabili che possono arrivare anche al 100% di presenza di fibre. La sua pericolosità è comunque legata allo stato di conservazione. Non sempre l'amianto, però, è pericoloso; lo è sicuramente quando può disperdere le sue fibre nell'ambiente circostante per effetto di qualsiasi tipo di sollecitazione meccanica, eolica, da stress termico, dilatamento di acqua piovana. Per questa ragione il cosiddetto amianto friabile che cioè si può ridurre in polvere con la semplice azione manuale è considerato più pericoloso dell'amianto compatto che per sua natura ha una scarsa o scarsissima tendenza a liberare fibre. http://www.sosamianto.it/index-6.html
CAMPANIA Quattro milioni e trecentomila tonnellate : si parla di amianto, e della "morte bianca" che in Italia miete 5000 vittime ogni anno. Case, scuole, ospedali. E poi ci sono diverse centinaia di tonnellate di amianto "friabile". Difficile quantificare quanto di queste fibre finisca nei nostri polmoni, perché gli sversamenti abusivi sono continui e le bonifiche mai partite sono troppe. LE ETERNIT CAMPANE, AZIENDE PRODUTTRICI DI AMIANTO: Italsider di Bagnoli, Sacelit di Volla, Tecnotubi di Torre Annunziata, ex Sofer di Pozzuoli, l'Avis di Castellammare, la Firema di Caserta, l'ex Iscochimica di Avellino, la Fincantieri di Castellammare di Stabia. Sono solo alcune delle fabbriche interessate dal fenomeno amianto. Poi ci sono gli sversamenti abusivi, "spesso in mano alla criminalità, anche organizzata", in discarica ma anche nei centri abitati. IL PROCESSO ETERNIT: L'AMIANTO E' ANCORA DISASTRO – Il caso dell'Eternit di Bagnoli: nel 2012 una inchiesta di Fanpage.it con l'Osservatorio Nazionale Amianto ha squarciato il velo sul disastro ambientale, ancora presente. In queste immagini si vede amianto ovunque: nella fabbrica dismessa, nelle strade adiacenti, sull'asfalto, in sacconi mal conservati all'aperto. E poi le storie delle famiglie che in quei territori hanno perso i loro cari. Alcuni vi lavoravano, altri semplicemente abitavano lì. Queste immagini sono poi finite tra le mani di Raffaele Guariniello. Sulla base delle nuove prove, la Corte di Appello di Torino ha accolto il ricorso del procuratore e della difesa delle vittime e il 3 giugno dell'anno scorso ha condannato Stephan Schmidheiny anche per i casi dei decessi tra i lavoratori di Bagnoli: "La pena è stata portata da 16 a 18 anni proprio per questo". IL PICCO ARRIVERA' NEL 2020 – L'incidenza è destinata ad aumentare. Secondo le stime, presumibilmente intorno al 2020 e fino al 2030, sia per i mesoteliomi che per altri tumori polmonari e patologie come l'asbestosi legate all'amianto, ci sarà un picco di morti. Questo è dovuto al lungo periodo di latenza, anche 40-45 anni, tra l'esposizione all'amianto e il momento nel quale si manifesta la malattia. LE SCUOLE ALL'AMIANTO- Esiste, poi, ancora tanto amianto in edilizia. Un esempio? Gli istituti scolastici: in Italia ci sono 2400 scuole con amianto e non possono essere ristrutturate senza bonifica, perché le fibre di amianto si disperderebbero nell'aria. IL PIANO NAZIONALE? UN BLUFF – Esiste un "Piano nazionale amianto" approvato dal Governo Monti nel 2013, che però non è mai entrato in vigore perché la Conferenza Stato-Regioni non gli ha dato il via libera. Il problema, come spesso accade, sono le coperture finanziarie. "Il piano nazionale amianto del governo Monti non è condivisibile non dice la verità sulle dimensioni del problema dal punto di vista epidemiologico, si riferisce unicamente a circa mille decessi l'anno per il mesotelioma pleurico ma non parla di tutte le altre patologie legate all'amianto. Noi, invece, vorremmo partire dai territori con piani regionali: bisogna dare priorità alle bonifiche, che potrebbero essere attuate con una organizzazione meno verticistica, senza programmi calati dall'alto, utilizzando al meglio le risorse. Un esempio: utilizzare i fondi strutturali europei e la leva fiscale per consentire la detrazione delle spese nel rinnovamento degli impianti". http://www.fanpage.it/disastro-amianto- in-campania-quattro-milioni-di-tonnellate-da-rimuovere/
CONSEGUENZE ECONOMICHE: Soldi spesi per bonifici superficiali o mai fatti. POLITICHE: Continui dibattiti per aumentare i bonifichi. Piano Nazionale Amianto mai eseguito. SOCIALI: Malattie gravi e morti alle persone vicine, proteste contro l’amianto.