I nuovi scenari dell’abitare Prof. Paola Signori

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Transcript della presentazione:

I nuovi scenari dell’abitare Prof. Paola Signori Università degli Studi di Verona – sede Vicenza Facoltà di Economia Polo Scientifico Didattico Studi sull’Impresa - Vicenza

Scenario attuale Previsioni Nuove tendenze I nuovi scenari dell’abitare Prof. Paola Signori Mia presentazione, docente di Marketing – Management / gestione delle imprese – ricercatore in sostenibilità e logistica. Dalla mia posizione ho un’ottica completa negli scenari macroeconomici e delle nuove tendenze in generale. Qui riporterò brevemente alcuni rapporti di ricerca ANCE – CRESME –FEDERLEGNO per capire scenari per il settore in particolare e su quali nuove tendenze mirano. Porrò alla tavola rotonda alcuni spunti quindi, senza commento, utili per suscitare il successivo dibattito. In parallelo, cercherò di dare evidenza di alcuni segnali forti e deboli sui mega trends che si sono manifestati in generale anche per altri settori. I nuovi scenari dell’abitare – CONFINDUSTRIA VICENZA 19 Giugno 2012 P.Signori - Università degli Studi di Verona – sede Vicenza Facoltà di Economia - Polo Scientifico Didattico Studi sull’Impresa - Vicenza

Rapporto congiunturale sull’industria delle costruzioni in Veneto ANCE marzo 2012 Scenario attuale 1/4 La crisi che ha colpito il settore delle costruzioni, in Italia, a partire dal 2008 e che è tuttora in atto porterà, alla fine del 2012, ad un ridimensionamento degli investimenti in costruzioni del 24,1% in termini reali. Le perdite produttive coinvolgono tutti i comparti di attività (ad eccezione degli investimenti in riqualificazione del patrimonio abitativo, in lieve crescita), con un picco che raggiunge il -40,4% per la nuova edilizia abitativa. Anche per l’edilizia non residenziale privata la flessione nel quinquennio è rilevante e pari al 23,3%. Per i lavori pubblici, il calo nei cinque anni, 2008-2012, si attesta al -37,2%; per questo comparto il ridimensionamento dei volumi produttivi è in atto ormai da otto anni, con una flessione complessiva del -44,5%. Gli effetti sull’occupazione sono pesantissimi: dall’inizio della crisi si stima che la perdita occupazionale sia di 250.000 posti di lavoro nelle costruzioni che salgono a 380.000 unità considerando anche i settori collegati. In Veneto, il 2011, si è chiuso con un ulteriore calo degli investimenti in costruzioni del 5,7% in termini reali su base annua e la previsione per il 2012 è di un'ulteriore riduzione del 4,1%. Il 2012, pertanto, sarà il sesto anno consecutivo di flessione dei livelli produttivi: la contrazione degli investimenti in costruzioni è iniziata nel 2007, con un anno di anticipo rispetto alla media nazionale e complessivamente, nell’arco dei sei anni 2007-2012 il settore delle costruzioni avrà perso il 29,7% dei volumi produttivi, vale a dire circa 6 miliardi di euro. In Veneto lo scenario di previsione per il 2012 è di ulteriore ridimensionamento dei livelli produttivi (-4,1%) di intensità più forte rispetto alla media nazionale (-3,8%). Le previsioni negative continuano a coinvolgere tutti i comparti produttivi ad eccezione degli interventi di riqualificazione. Una riduzione del 5,8% in termini reali è prevista per le risorse impiegate in nuove abitazioni a fronte di una tenuta (+0,3%) degli impieghi nel recupero abitativo; gli investimenti in costruzioni non residenziali private diminuiscono del 4,5% e quelli in costruzioni non residenziali pubbliche del 9%. In Veneto il valore degli investimenti nel recupero abitativo è pari a 4.172 milioni di euro (10,0% del totale nazionale) e registra incrementi del 2,8% in termini monetari e dello 0,8% delle quantità prodotte. Il comparto della riqualificazione degli immobili residenziali non mostra segnali recessivi e vede negli anni più recenti progressi contenuti: il modesto volume delle transazioni immobiliari condiziona, infatti, lo sviluppo degli interventi connessi al miglioramento e alla riqualificazione degli immobili acquistati.

Rapporto congiunturale sull’industria delle costruzioni in Veneto ANCE marzo 2012 Scenario attuale 1/4 La crisi che ha colpito il settore delle costruzioni, in Italia, a partire dal 2008 e che è tuttora in atto porterà, alla fine del 2012, ad un ridimensionamento degli investimenti in costruzioni del 24,1% in termini reali. Le perdite produttive coinvolgono tutti i comparti di attività (ad eccezione degli investimenti in riqualificazione del patrimonio abitativo, in lieve crescita), con un picco che raggiunge il -40,4% per la nuova edilizia abitativa. Anche per l’edilizia non residenziale privata la flessione nel quinquennio è rilevante e pari al 23,3%. Per i lavori pubblici, il calo nei cinque anni, 2008-2012, si attesta al -37,2%; per questo comparto il ridimensionamento dei volumi produttivi è in atto ormai da otto anni, con una flessione complessiva del -44,5%. Gli effetti sull’occupazione sono pesantissimi: dall’inizio della crisi si stima che la perdita occupazionale sia di 250.000 posti di lavoro nelle costruzioni che salgono a 380.000 unità considerando anche i settori collegati. In Veneto, il 2011, si è chiuso con un ulteriore calo degli investimenti in costruzioni del 5,7% in termini reali su base annua e la previsione per il 2012 è di un'ulteriore riduzione del 4,1%. Il 2012, pertanto, sarà il sesto anno consecutivo di flessione dei livelli produttivi: la contrazione degli investimenti in costruzioni è iniziata nel 2007, con un anno di anticipo rispetto alla media nazionale e complessivamente, nell’arco dei sei anni 2007-2012 il settore delle costruzioni avrà perso il 29,7% dei volumi produttivi, vale a dire circa 6 miliardi di euro. In Veneto lo scenario di previsione per il 2012 è di ulteriore ridimensionamento dei livelli produttivi (-4,1%) di intensità più forte rispetto alla media nazionale (-3,8%). Le previsioni negative continuano a coinvolgere tutti i comparti produttivi ad eccezione degli interventi di riqualificazione. Una riduzione del 5,8% in termini reali è prevista per le risorse impiegate in nuove abitazioni a fronte di una tenuta (+0,3%) degli impieghi nel recupero abitativo; gli investimenti in costruzioni non residenziali private diminuiscono del 4,5% e quelli in costruzioni non residenziali pubbliche del 9%. In Veneto il valore degli investimenti nel recupero abitativo è pari a 4.172 milioni di euro (10,0% del totale nazionale) e registra incrementi del 2,8% in termini monetari e dello 0,8% delle quantità prodotte. Il comparto della riqualificazione degli immobili residenziali non mostra segnali recessivi e vede negli anni più recenti progressi contenuti: il modesto volume delle transazioni immobiliari condiziona, infatti, lo sviluppo degli interventi connessi al miglioramento e alla riqualificazione degli immobili acquistati.

Rapporto congiunturale sull’industria delle costruzioni in Veneto ANCE marzo 2012 Scenario attuale 1/4 La crisi che ha colpito il settore delle costruzioni, in Italia, a partire dal 2008 e che è tuttora in atto porterà, alla fine del 2012, ad un ridimensionamento degli investimenti in costruzioni del 24,1% in termini reali. Le perdite produttive coinvolgono tutti i comparti di attività (ad eccezione degli investimenti in riqualificazione del patrimonio abitativo, in lieve crescita), con un picco che raggiunge il -40,4% per la nuova edilizia abitativa. Anche per l’edilizia non residenziale privata la flessione nel quinquennio è rilevante e pari al 23,3%. Per i lavori pubblici, il calo nei cinque anni, 2008-2012, si attesta al -37,2%; per questo comparto il ridimensionamento dei volumi produttivi è in atto ormai da otto anni, con una flessione complessiva del -44,5%. Gli effetti sull’occupazione sono pesantissimi: dall’inizio della crisi si stima che la perdita occupazionale sia di 250.000 posti di lavoro nelle costruzioni che salgono a 380.000 unità considerando anche i settori collegati. In Veneto, il 2011, si è chiuso con un ulteriore calo degli investimenti in costruzioni del 5,7% in termini reali su base annua e la previsione per il 2012 è di un'ulteriore riduzione del 4,1%. Il 2012, pertanto, sarà il sesto anno consecutivo di flessione dei livelli produttivi: la contrazione degli investimenti in costruzioni è iniziata nel 2007, con un anno di anticipo rispetto alla media nazionale e complessivamente, nell’arco dei sei anni 2007-2012 il settore delle costruzioni avrà perso il 29,7% dei volumi produttivi, vale a dire circa 6 miliardi di euro. In Veneto lo scenario di previsione per il 2012 è di ulteriore ridimensionamento dei livelli produttivi (-4,1%) di intensità più forte rispetto alla media nazionale (-3,8%). Le previsioni negative continuano a coinvolgere tutti i comparti produttivi ad eccezione degli interventi di riqualificazione. Una riduzione del 5,8% in termini reali è prevista per le risorse impiegate in nuove abitazioni a fronte di una tenuta (+0,3%) degli impieghi nel recupero abitativo; gli investimenti in costruzioni non residenziali private diminuiscono del 4,5% e quelli in costruzioni non residenziali pubbliche del 9%. In Veneto il valore degli investimenti nel recupero abitativo è pari a 4.172 milioni di euro (10,0% del totale nazionale) e registra incrementi del 2,8% in termini monetari e dello 0,8% delle quantità prodotte. Il comparto della riqualificazione degli immobili residenziali non mostra segnali recessivi e vede negli anni più recenti progressi contenuti: il modesto volume delle transazioni immobiliari condiziona, infatti, lo sviluppo degli interventi connessi al miglioramento e alla riqualificazione degli immobili acquistati.

Rapporto congiunturale sull’industria delle costruzioni in Veneto ANCE marzo 2012 Scenario attuale 1/4 La crisi che ha colpito il settore delle costruzioni, in Italia, a partire dal 2008 e che è tuttora in atto porterà, alla fine del 2012, ad un ridimensionamento degli investimenti in costruzioni del 24,1% in termini reali. Le perdite produttive coinvolgono tutti i comparti di attività (ad eccezione degli investimenti in riqualificazione del patrimonio abitativo, in lieve crescita), con un picco che raggiunge il -40,4% per la nuova edilizia abitativa. Anche per l’edilizia non residenziale privata la flessione nel quinquennio è rilevante e pari al 23,3%. Per i lavori pubblici, il calo nei cinque anni, 2008-2012, si attesta al -37,2%; per questo comparto il ridimensionamento dei volumi produttivi è in atto ormai da otto anni, con una flessione complessiva del -44,5%. Gli effetti sull’occupazione sono pesantissimi: dall’inizio della crisi si stima che la perdita occupazionale sia di 250.000 posti di lavoro nelle costruzioni che salgono a 380.000 unità considerando anche i settori collegati. In Veneto, il 2011, si è chiuso con un ulteriore calo degli investimenti in costruzioni del 5,7% in termini reali su base annua e la previsione per il 2012 è di un'ulteriore riduzione del 4,1%. Il 2012, pertanto, sarà il sesto anno consecutivo di flessione dei livelli produttivi: la contrazione degli investimenti in costruzioni è iniziata nel 2007, con un anno di anticipo rispetto alla media nazionale e complessivamente, nell’arco dei sei anni 2007-2012 il settore delle costruzioni avrà perso il 29,7% dei volumi produttivi, vale a dire circa 6 miliardi di euro. In Veneto lo scenario di previsione per il 2012 è di ulteriore ridimensionamento dei livelli produttivi (-4,1%) di intensità più forte rispetto alla media nazionale (-3,8%). Le previsioni negative continuano a coinvolgere tutti i comparti produttivi ad eccezione degli interventi di riqualificazione. Una riduzione del 5,8% in termini reali è prevista per le risorse impiegate in nuove abitazioni a fronte di una tenuta (+0,3%) degli impieghi nel recupero abitativo; gli investimenti in costruzioni non residenziali private diminuiscono del 4,5% e quelli in costruzioni non residenziali pubbliche del 9%. In Veneto il valore degli investimenti nel recupero abitativo è pari a 4.172 milioni di euro (10,0% del totale nazionale) e registra incrementi del 2,8% in termini monetari e dello 0,8% delle quantità prodotte. Il comparto della riqualificazione degli immobili residenziali non mostra segnali recessivi e vede negli anni più recenti progressi contenuti: il modesto volume delle transazioni immobiliari condiziona, infatti, lo sviluppo degli interventi connessi al miglioramento e alla riqualificazione degli immobili acquistati.

Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni in Veneto - Le tendenze del mercato immobiliare residenziale in Italia - ANCE Dicembre 2011 Scenario attuale 2/4 Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni in veneto aveva già tracciato le linee a fine 2011. Ipotizzando alcuni scenari che non si sono completamente verificati per eccesso di “ottimismo”.

Fatturato e redditività (ROI) aziende vicentine LAVORI DI COSTRUZIONE SPECIALIZZATI –AIDA Scenario attuale 3/4 Redditività sul capitale investito – media comparti ROI % Fatturato medio comparti (mln euro) 2010 Solo società di capitali, provincia di Vicenza_ codici ateco LAVORI DI COSTRUZIONE SPECIALIZZATI Media di Ricavi delle vendite EUR 2010 Media di Redditività di tutto il capitale investito (ROI) (%) 2010 Media di Dipendenti 2010 Totale complessivo 694 190 43.21.01 Installazione di impianti elettrici in edifici o in altre opere di costruzione (inclusa manutenzione e riparazione) 123 43.22.01 Installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento dell'aria (inclusa manutenzione e riparazione) in edifici o in altre opere di costruzione Per fatturato medio: Installazione di impianti elettrici in edifici o in altre opere di costruzione (inclusa manutenzione e riparazione) Installazione di impianti di irrigazione per giardini (inclusa manutenzione e riparazione) Installazione di impianti di spegnimento antincendio (inclusi quelli integrati e la manutenzione e riparazione) Per ROI: Altri lavori di costruzione e installazione nca Installazione di impianti elettrici ed elettronici (inclusa manutenzione e riparazione) Posa in opera di infissi, arredi, controsoffitti, pareti mobili e simili   LAVORI DI COSTRUZIONE SPECIALIZZATI 9,24 DEMOLIZIONE E PREPARAZIONE DEL CANTIERE EDILE 783.169 3,19 5 Demolizione 649.653 5,16 2 Preparazione del cantiere edile 804.848 -6,82 6 Trivellazioni e perforazioni 2.018.035 15,61 3 INSTALLAZIONE DI IMPIANTI ELETTRICI, IDRAULICI ED ALTRI LAVORI DI COSTRUZIONE E INSTALLAZIONE 611.621 3,39 4 5.559.906 6,08 21 2.954.759 7,85 7 Installazione di impianti elettronici (inclusa manutenzione e riparazione) -0,04 Installazione impianti di illuminazione stradale e dispositivi elettrici di segnalazione, illuminazione delle piste degli aeroporti (inclusa manutenzione e riparazione) 734.795 6,23 Installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento dell'aria (inclusa manutenzione e riparazione) 1.659.169 11,02 Installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento dell'aria (inclusa manutenzione e riparazione) in edifici o in altre opere di costruzione 1.486.203 12,21 Installazione di impianti per la distribuzione del gas (inclusa manutenzione e riparazione) 4.603.607 11,01 29 346.369 11,26 Installazione di impianti di depurazione per piscine (inclusa manutenzione e riparazione) 5.097.306 12,39 27 Altri lavori di costruzione e installazione 2.048.953 11,42 12 Installazione, riparazione e manutenzione di ascensori e scale mobili 1.551.737 10,96 Lavori di isolamento termico, acustico o antivibrazioni 225.347 19,38 296.816 6,91 COMPLETAMENTO E FINITURA DI EDIFICI 246.682 7,98 Intonacatura e stuccatura 1.003.016 2,29 1.249.226 13,11 587.127 8,05 Rivestimento di pavimenti e di muri 593.690 12,40 Tinteggiatura e posa in opera di vetri 216.843 2,84 1 Altri lavori di completamento e di finitura degli edifici 189.415 1,39 Attività non specializzate di lavori edili (muratori) 445.776 5,59 Altri lavori di completamento e di finitura degli edifici nca 982.234 11,80 Realizzazione di coperture 458.287 -3,11 Altri lavori specializzati di costruzione nca 1.171.351 -4,38 Noleggio di gru ed altre attrezzature con operatore per la costruzione o la demolizione 761.877 9,37 Altre attività di lavori specializzati di costruzione nca 2.402.948 7,09 9 I nuovi scenari dell’abitare – CONFINDUSTRIA VICENZA 19 Giugno 2012 P.Signori - Università degli Studi di Verona – sede Vicenza Facoltà di Economia - Polo Scientifico Didattico Studi sull’Impresa - Vicenza

Scenario attuale 3/4 Redditività sul capitale investito medio ROI % Fatturato e redditività (ROI) aziende vicentine “COSTRUZIONE DI EDIFICI”–AIDA Scenario attuale 3/4 Redditività sul capitale investito medio ROI % Fatturato medio (mln euro) 2010   Dati ATECO 2007 Codice Media di Ricavi delle vendite EUR 2010 Media di Redditività di tutto il capitale investito (ROI) (%) 2010 Media di Dipendenti 2010 410000 27.604.917 -1,14 11 COSTRUZIONE DI EDIFICI 411000 288.127 0,47 Sviluppo di progetti immobiliari senza costruzione 412000 875.985 2,34 4 Costruzione di edifici residenziali e non residenziali Media complessiva 975.947 1,99 3 Ne emerge un sostanziale IMMOBILISMO degli attori della filiera Imprese tradizionali e storiche sono “ferme” e pagano l’assenza di una strategia imprenditoriale e di un orientamento di lungo termine. 410000 14 411000 260 412000 1296 Totale complessivo 1570 I nuovi scenari dell’abitare – CONFINDUSTRIA VICENZA 19 Giugno 2012 P.Signori - Università degli Studi di Verona – sede Vicenza Facoltà di Economia - Polo Scientifico Didattico Studi sull’Impresa - Vicenza

Scenario attuale 4/4 Nuovo 30,2 FER 13,2 Dei 26,2 miliardi di euro di FER Fonti Energie Rinnovabili in Italia, 23,3 miliardi sono dovuti al boom fotovoltaico, 1,3 eolico, 1.5 bioenergie. Nel solo fotovoltaico il 15% degli investimenti ha interessato l’edilizia residenziale, 85% nel settore industriale agricolo e terziario. La crisi ha minato il settore delle costruzioni tradizionale, i dati relativi alle strutture e alle opere murarie sono chiari: la crisi p delle nuove costruzioni residenziali e non residenziali; la crisi è dei laterizi che perdono un altro 16.9% del 2010; crisi del cemento e del calcestruzzo -15.3; flessione anche per prefabbricati -13.2; distributori materiali edili -1.5 (selezione naturale imprese). CHI FRENA: EDILIZIA E SUA IMMAGINE TRADIZIONALE “MATTONE E CEMENTO”. Produttori di acciaio in crescita (tondo per cemento armato scesa -16%). Finiture e impianti in grande ripresa (in negativo sanitari e arredobagno -1.8), in crescita pitture e vernici, serramenti, climatizzazione, illuminotecnica, isolamento, produttori di ceramica. Riqualificazione – boom energy technology (fotovoltaico).

Scenario attuale Previsioni I nuovi scenari dell’abitare Prof. Paola Signori I nuovi scenari dell’abitare – CONFINDUSTRIA VICENZA 19 Giugno 2012 P.Signori - Università degli Studi di Verona – sede Vicenza Facoltà di Economia - Polo Scientifico Didattico Studi sull’Impresa - Vicenza

Quadro macroeconomico 2. Previsioni Scenario-base (FMI) : rallentamento crescita globale Paesi industrializzati in periodo di semi-stagnazione crescita paesi emergenti anche se con rallentamento Downside scenario (FMI): possibile nuova recessione nell’Eurozona e USA rischi e incertezze (Euro, Austerity, crollo mercati finanziari) Ricadute per il settore costruzioni (Cresme nov. 2011): 2012 ancora flessione per edilizia tradizionale crescente numero imprese a rischio domanda calante domanda insoddisfatta prezzi attuali Mia presentazione, docente di Marketing – Management / gestione delle imprese – ricercatore in sostenibilità e logistica. Dalla mia posizione ho un’ottica completa negli scenari macroeconomici e delle nuove tendenze in generale. Qui riporterò brevemente alcuni rapporti di ricerca ANCE – CRESME –FEDERLEGNO per capire scenari per il settore in particolare e su quali nuove tendenze mirano. Porrò alla tavola rotonda alcuni spunti quindi, senza commento, utili per suscitare il successivo dibattito. In parallelo, cercherò di dare evidenza di alcuni segnali forti e deboli sui mega trends che si sono manifestati in generale anche per altri settori. I nuovi scenari dell’abitare – CONFINDUSTRIA VICENZA 19 Giugno 2012 P.Signori - Università degli Studi di Verona – sede Vicenza Facoltà di Economia - Polo Scientifico Didattico Studi sull’Impresa - Vicenza

Quadro macroeconomico 2. Previsioni Segnali positivi dal Rapporto Cresme per: crescita della riqualificazione residenziale (età patrimonio edilizio ed esigenze di manutenzione) comparto residenziale crescerà dal 2014 PPP partenariato pubblico-privato facility management Energy technology I nuovi scenari dell’abitare – CONFINDUSTRIA VICENZA 19 Giugno 2012 P.Signori - Università degli Studi di Verona – sede Vicenza Facoltà di Economia - Polo Scientifico Didattico Studi sull’Impresa - Vicenza

Scenario attuale Previsioni Nuove tendenze I nuovi scenari dell’abitare Prof. Paola Signori Mia presentazione, docente di Marketing – Management / gestione delle imprese – ricercatore in sostenibilità e logistica. Dalla mia posizione ho un’ottica completa negli scenari macroeconomici e delle nuove tendenze in generale. Qui riporterò brevemente alcuni rapporti di ricerca ANCE – CRESME –FEDERLEGNO per capire scenari per il settore in particolare e su quali nuove tendenze mirano. Porrò alla tavola rotonda alcuni spunti quindi, senza commento, utili per suscitare il successivo dibattito. In parallelo, cercherò di dare evidenza di alcuni segnali forti e deboli sui mega trends che si sono manifestati in generale anche per altri settori. I nuovi scenari dell’abitare – CONFINDUSTRIA VICENZA 19 Giugno 2012 P.Signori - Università degli Studi di Verona – sede Vicenza Facoltà di Economia - Polo Scientifico Didattico Studi sull’Impresa - Vicenza

3. Nuove tendenze Social housing - che si faccia carico delle rinnovate esigenze della società e del radicale cambiamento delle condizioni di contesto. Occorre realizzare nuove forme dell’abitare che rispondano alle emergenti esigenze della popolazione, dedicando attenzione anche a edifici del vivere e del lavoro flessibili e con spazi comunitari (co-housing, condominio solidale, uffici condivisi). Sostenibilità - La sostenibilità è un concetto ampio che racchiude il risparmio energetico, l’utilizzo di materiali eco-compatibili, l’innovazione, il confort e la sicurezza nella fruibilità degli spazi, la demolizione e ricostruzione per limitare il consumo di suolo. A questi aspetti devono aggiungersi quelli della sicurezza del lavoro, della tutela dei diritti delle persone impegnate nel processo produttivo, del rispetto dei tempi, della legalità ed eticità delle azioni del processo. Sostenibilità è qualcosa, dunque, che ridisegna il modo di fare impresa, l’organizzazione, i processi produttivi, le relazioni con l’esterno. Nuove tendenze – secondo ANCE: SOCIAL HOUSING SOSTENIBILITA’ La sostenibilità è un concetto ampio che racchiude il risparmio energetico, l’utilizzo di materiali eco-compatibili, l’innovazione, il confort e la sicurezza nella fruibilità degli spazi, la demolizione e ricostruzione per limitare il consumo di suolo. A questi aspetti devono aggiungersi quelli della sicurezza del lavoro, della tutela dei diritti delle persone impegnate nel processo produttivo, del rispetto dei tempi, della legalità ed eticità delle azioni del processo. Sostenibilità è qualcosa, dunque, che ridisegna il modo di fare impresa, l’organizzazione, i processi produttivi, le relazioni con l’esterno. Occorre intraprendere un percorso nuovo che metta il risparmio energetico al centro della progettazione, ampliando lo sguardo dal singolo edificio a intere porzioni di territorio, così come è già avvenuto all’estero dove ci sono state diverse realizzazioni di “quartieri a zero emissioni”. Si tratta di esperienze che nascono con l’obiettivo di minimizzare, se non di escludere completamente, il consumo di energia prodotta con combustibili fossili, operazioni complesse che si propongono di riqualificare intere aree metropolitane, con il coinvolgimento attivo della comunità (urbanistica partecipata), modalità che in Italia stenta ancora a prendere piede. risparmio energetico - nuovi programmi di riqualificazione urbana per autonomia energetica di intere porzioni di città e nell’utilizzazione efficace dell’energia nelle zone urbane. Occorre, dunque, un approccio pluridisciplinare che guardi alla sostenibilità dello sviluppo, a promuovere integrazione sociale e a migliorare la qualità della vita delle persone. Questi sono gli elementi chiave su cui “costruire un nuovo modo di costruire”, dalla progettazione alla gestione, perché accanto alla qualità del costruito andrà prestata sempre maggiore attenzione alla qualità del servizio offerto che sappia rispondere alle nuove esigenze dell’abitare. I nuovi scenari dell’abitare – CONFINDUSTRIA VICENZA 19 Giugno 2012 P.Signori - Università degli Studi di Verona – sede Vicenza Facoltà di Economia - Polo Scientifico Didattico Studi sull’Impresa - Vicenza

Unione Europea: edilizia sostenibile e’ tra I 6 mercati di punta. 3. Nuove tendenze Tra le iniziative più importanti il "Lead Market Initiative" (Iniziativa Mercati di Punta) identifica i sei più promettenti mercati emergenti in termini di elevato valore economico e sociale. L’edilizia sostenibile è uno dei sei mercati e, secondo la Commissione Europea, rappresenta una straordinaria occasione per riqualificare la filiera produttiva del settore delle costruzioni, per rimettere l’impresa al centro della ricerca e dell’innovazione del processo e del prodotto edilizio. Anche la Strategia "Europa 2020" dell'Unione europea ha evidenziato l’importanza di sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione (crescita intelligente), di sostenere un'economia con un alto tasso di occupazione, che favorisca la coesione economica, sociale e territoriale (crescita inclusiva) e di promuovere un'economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva (crescita sostenibile). E uno dei cardini della sostenibilità, in edilizia, è la riduzione del consumo di energia. L'Unione europea che, nel Piano d'azione "20-20-20" per il 2020, si è prefissata l'obiettivo di ridurre del 20% il consumo di energia primaria, riconosce significative potenzialità di risparmio energetico nel settore dell'edilizia. I nuovi scenari dell’abitare – CONFINDUSTRIA VICENZA 19 Giugno 2012 P.Signori - Università degli Studi di Verona – sede Vicenza Facoltà di Economia - Polo Scientifico Didattico Studi sull’Impresa - Vicenza

3. Nuove tendenze

SCENARI D’INNOVAZIONE PER IL MERCATO DELLE COSTRUZIONI L. Bellicini – CRESME – Aprile 2012 3. Nuove tendenze L’ERA DELLA GESTIONE (ingegneria dell’ottimizzazione e del risparmio) GREEN ENERGY TECHNOLOGY . La crisi ha minato il settore delle costruzioni tradizionale, i dati relativi alle strutture e alle opere murarie sono chiari: la crisi p delle nuove costruzioni residenziali e non residenziali; la crisi è dei laterizi che perdono un altro 16.9% del 2010; crisi del cemento e del calcestruzzo -15.3; flessione anche per prefabbricati -13.2; distributori materiali edili -1.5 (selezione naturale imprese). CHI FRENA: EDILIZIA E SUA IMMAGINE TRADIZIONALE “MATTONE E CEMENTO”. Produttori di acciaio in crescita (tondo per cemento armato scesa -16%). Finiture e impianti in grande ripresa (in negativo sanitari e arredobagno -1.8), in crescita pitture e vernici, serramenti, climatizzazione, illuminotecnica, isolamento, produttori di ceramica. Riqualificazione – boom energy technology (fotovoltaico).

SCENARI D’INNOVAZIONE PER IL MERCATO DELLE COSTRUZIONI L. Bellicini – CRESME – Aprile 2012 3. Nuove tendenze L’ERA DELLA GESTIONE (ingegneria dell’ottimizzazione e del risparmio) GREEN ENERGY TECHNOLOGY

SCENARI D’INNOVAZIONE PER IL MERCATO DELLE COSTRUZIONI L. Bellicini – CRESME – Aprile 2012 3. Nuove tendenze

Cambiamenti dei valori nell’abitare 3. Nuove tendenze students Evoluzione: E’ TRAMONTATO IL MITO DELLA CASA PER SEMPRE, la casa è un continuo divenire – la tendenza è a privilegiare il cambio alla durata – l’abitazione deve adeguarsi alle necessità di chi la abita (in termini di spazio, gusti estetici e possibilità economiche) PERSONALIZZAZIONE: la casa chiavi in mano è sempre meno ambita – si preferisce agire in prima persona, partecipando magari anche alle fasi di progettazione (anche in caso di architetto, tocco del proprietario visibile) La TECNOLOGIA è il MUST-TO-Have di oggi: come SICUREZZA e funzionalità, come intrattenimento e tecnologia audio, video – come smart house, come casa-benessere NUOVI MATERIALI: plastiche evolute, materiali naturali, resina, legno trattato (per esterni)- crescente interesse alla riciclabilità e accessibilità economica ECOSOSTENIBILITA’ (scarsa cultura, difficile orientamento nella valutazione dell’offerta).

Mega Trends internazionali 2020 3. Nuove tendenze Cambiamento rispetto al passato I valori sono cambiati Non ce n’è più per tutti …necessario un cambio di prospettiva…. Fonte: Capgemini 2011

Green Sostenibilità - LCA Scarsità di risorse naturali 3. Nuove tendenze Green Scarsità di risorse naturali Progetti internazionali Crescente preoccupazione per temi di rispetto ambientale CASA PASSIVA Anche se ancora scarsa cultura, e recente ridotto interesse dei media Sostenibilità - LCA

Impatto delle nuove tecnologie e dei nuovi materiali 4. Nuove tendenze Impatto delle nuove tecnologie e dei nuovi materiali

Incremento impatto pressione normativa 3. Nuove tendenze Incremento impatto pressione normativa Certificazioni obbligatorie e volontarie…

Volatilità della domanda, Incertezza del mercato 3. Nuove tendenze Volatilità della domanda, Incertezza del mercato Aumento delle richieste di servizio al cliente Rapidità e flessibilità

Necessità di riduzione costi e recupero efficienza Capire i principali elementi di vulnerabilità e i valorizzare i punti di forza 3. Nuove tendenze Innovazioni guidate da partnership attiva Necessità di ritrovare competitività Innovazioni tecnologiche Collaborazioni di filiera Aggregazioni per progetti Necessità di riduzione costi e recupero efficienza Cercare di uscire dall’immobilismo Mirare a innovazioni strutturali e organizzative interne Superare la conflittualità contrattuale, mirare alla cooperazione win-win Questi sono gli elementi chiave su cui “costruire un nuovo modo di costruire”, dalla progettazione alla gestione, perché accanto alla qualità del costruito andrà prestata sempre maggiore attenzione alla qualità del servizio offerto che sappia rispondere alle nuove esigenze dell’abitare. (ANCE)

Necessità di competere anche in nuovi contesti 3. Nuove tendenze Necessità di competere anche in nuovi contesti nuovi strumenti emergenti potenzialità dei nuovi nuovi media