IL BULLISMO di Mariapia Mastruzzo Classe 2° G.

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Transcript della presentazione:

IL BULLISMO di Mariapia Mastruzzo Classe 2° G

«È malvagio…. Quando uno piange, egli ride… «È malvagio….Quando uno piange, egli ride…. Provoca tutti i più deboli di lui, e quando fa a pugni, si inferocisce e tira a far male….Non teme nulla, ride in faccia al maestro, ruba quando può, nega con una faccia invetriata, è sempre in lite……Egli odia la scuola, odia i compagni, odia il maestro»

bullo CHE COSA E’ IL Bullismo Per capirne di più partiamo dall’origine del termine bullo

L’origine della parola: La parola «bullo» è una parola antica che risale al Rinascimento. Anche se non si trova nei dizionari storici questa parola fu usata per la prima volta da Tommaso Garzoni, erudito nato a Bagnacavallo, in una sua opera dal titolo "La piazza universale di tutte le professioni del mondo" pubblicata a Venezia nel 1585. In quest'opera, il termine bullo era affiancato a «bravazzi, spadaccini e sgherri di piazza» Il primo a registrare questo termine in un dizionario fu Alfredo Panzini che lo definisce «voce romanesca che sta per smargiasso, bravaccio, teppista».

La parola bullo all’inizio del Novecento Mentre nei secoli precedenti il significato della parola era associato ad un'idea di violenza organizzata e ad un concetto di isolamento ed estraneità, di prevaricazione e di prepotenza. Nel Novecento il significato si attenua e indica un giovane arrogante Il termine viene usato anche da Pasolini che parla di «bulletto di provincia».

«BULLO» e «BULLISMO» Anche se bullo è una parola usata sin dall’antichità nella lingua italiana, il termine bullismo deriva dall’inglese bullying esso è utilizzato per designare un insieme di comportamenti di prevaricazione, compiuti in modo continuativo da un singolo o da un gruppo, che mira a danneggiare e ferire fisicamente, economicamente o psicologicamente un compagno più debole. Il termine originario bullying include sia i comportamenti del «persecutore» che quelli della «vittima» ponendo al centro dell’attenzione la relazione nel suo insieme  

FARE IL BULLO SIGNIFICA DOMINARE I PIU’ DEBOLI CON ATTEGGIAMENTI AGGRESSIVI E PREPOTENTI, SOTTOPORRE A CONTINUE ANGHERIE E SOPRUSI I COMPAGNI DI CLASSE O DI GIOCHI.

Che cosa è e come riconoscere il bullismo COSA NON E’ Non è la normale conflittualità tra coetanei

Che cosa è e come riconoscere il bullismo Un comportamento da <<bullo>> è un tipo di azione che mira volontariamente a danneggiare o far male, a volte dura per settimane, mesi e persino anni

Forme di bullismo BULLISMO «tradizionale» Abuso verbale Abuso gestuale Abuso fisico Abuso relazionale CIBERBULLISMO Messaggi di testo (sms-wapp) Foto e video Telefonate anonime E-mail Persecuzioni in chat Annunci sul web

Abuso verbale DIRETTO Offese verbali Criticismo scorretto Insulti, soprannomi offensivi INDIRETTO Persuadere qualcuno a criticare e insultare un’altra persona Telefonate anonime

ABUSO FISICO DIRETTO Percosse o violenza fisica lanciare oggetti contro qualcuno Utilizzare un’arma INDIRETTO Spingere o far si che un’altra persona aggredisca qualcuno Spostare o nascondere oggetti personali

ABUSO GESTUALE DIRETTO Gesti minacciosi o osceni Sguardi minacciosi INDIRETTO Allontanare o distogliere lo sguardo da qualcuno per ignorarlo

BULLISMO RELAZIONALE DIRETTO INDIRETTO Formare una coalizione contro qualcuno INDIRETTO Persuadere un’altra persone ad escludere qualcuno

CYBERBULLISMO Messaggi di testo (sms, wapp, e-mail): inviare insulti, parolacce, derisioni, minacce Foto o video clip: riprendere con il cellulare la vittima in situazioni imbarazzanti, porre video su internet Telefonate anonime: effettuare in modo continuato telefonate silenti o con contenuti minacciosi o insulti e derisioni, telefonate diurne e notturne Persecuzioni in chat: perseguitare le vittime attraverso chat Annunci sul web: inserire annunci imbarazzanti sul web riguardanti la vittima, con il suo numero di cellulare, rubandogli l’identità, diffamandola

I protagonisti del bullismo Bullo Vittima Gregario (complici o fiancheggiatori) Difensore della vittima Esterni Spettatori

Tanti tipi di bullo Il Bullo dominante/aggressivo: è un ragazzo più forte fisicamente o psicologicamente rispetto ai compagni. Presenta un’elevata autostima ed ha tendenze violente anche solo di tipo verbale Si caratterizza per comportamenti aggressivi sia verso i compagni che verso gli adulti. Il Bullo gregario/passivo: è un ragazzo insicuro, poco popolare. Tende a farsi trascinare nel ruolo di aiutante o sostenitore del bullo poiché questo comportamento può dargli un’identità all’interno del gruppo. Il Bullo-vittima: pur subendo le prepotenze dei compagni, è aggressivo con chi è più debole di lui. Ha atteggiamenti provocatori e iperattivi di fronte agli attacchi dei compagni.

TUTTI POSSONO DIVENTARE VITTIME Chi è la vittima Le persone sensibili, timide, ansiose, poco sicure, Ma anche Persone studiose, intelligenti, tranquille TUTTI POSSONO DIVENTARE VITTIME

perché SI DIVENTA VITTIMA? perché SI è ALTI perché SI è BASSI perche’ SI è BIONDI perché SI è BRAVI perché SI HANNO LE ORECCHIE A SVENTOLA perche’ SI HA L’APPARECCHIO AI DENTI PER NON VOLERE FARE CERTE COSE OGNI SCUSA è BUONA PER UN BULLO PER COLPIRE QUALCUNO

COSA FANNO I COMPAGNI AIUTANTI: i sostenitori attivo del bullo, prepotenti come lui SOSTENITORI: rinforzano il comportamento del bullo, incitandolo o guardando senza intervenire DIFENSORI: difendono la vittima, consolandola o cercando di porre fine alle prepotenze ESTERNI: non fanno nulla, cercando di non essere coinvolto