Le stelle Nell’ottocento i geologi cominciarono a stimare l’età della Terra in centinaia di milioni di anni In precedenza si stimava l’età della Terra in base ai calcoli del vescovo protestante James Ussher che, analizzando il libro del Genesi, calcolò il momento in cui fu creato l’universo: 4004 aC Nel settecento Georges Louis Leclerc conte di Buffon calcolò l’età dell Terra in circa 75.000 anni ben oltre quanto previsto dalla Bibbia. Questo dato lo convinse a credere che parte del calore venisse dal centro della Terra e non dal Sole. Newton stimò, nei Principia, in 50.000 anni il tempo necessario affinché un globo incandescente delle dimensioni della Terra potesse raffreddarsi. Il conto venne rifatto da Buffon. Fourier fu colpito dai calcoli di Buffon e approfondì la questione ricavando le leggi generali della trasmissione del calore in tali condizioni 16/01/2019
Le stelle Nel 1820 propose una formula per l’età della Terra che forniva come risultato 100 milioni di anni. Il risultato non fu reso pubblico. Nei Principles of Geology il geologo Charles Lyell verso la fine degli anni 20 dell’ottocento ipotizzò che la Terra fosse vecchia di milioni di anni come risultato di sue ricerche geologiche. Presto ci si rese conto che neppure l’energia chimica era sufficiente a riscaldare il sole per più di qualche decina di migliaia di anni e che, quindi, occorreva rivolgersi a qualche altra fonte di energia. La fonte più probabile sembrava la gravità e un meccanismo che potesse convertire energia gravitazionale in energia termica Prima soluzione: una pioggia continua di meteoriti. William Thomson, nato nel 1824, nel 1851 enunciò il secondo principio della termodinamica e successivamente sviluppò la scala assoluta delle temperature, che in suo onore si chiama Kelvin 16/01/2019
Le stelle Thomson capì che, per il II principio della termodinamica, la Terra deve raffreddarsi in un tempo finito: “La Terra non esiste da sempre e vivrà ancora per un tempo finito; probabilmente in futuro non presenterà più le condizioni attuali che rendono possibile la vita dell’uomo, a meno che non s’abbiano ad attuare degli interventi correttivi che però allo stato delle cose sembrano impossibili”. L’ipotesi delle meteoriti era da scartare per il loro numero insufficiente. 1635 16/01/2019
Stelle Ipotizzò la caduta di pianeti sul sole: mercurio 7 anni, Venere 84, Nettuno 2000. Occorreva pensare ad un altro meccanismo di rifornimento Insieme, ma indipendentemente, ad Helmholtz ipotizzò una contrazione delle sue dimensioni per effetto gravitazionale. Il vantaggio era legato all’enorme massa del Sole, molto maggiore di quella dei pianeti. La condensazione del Sole a partire da materiale disperso potrebbe fornire energia tale da mantenere caldo il Sole per 20 milioni di anni, secondo i calcoli di Thomson. Il problema era che questa energia doveva essere rilasciata in un lungo intervallo di tempo. Ancora nel 1897 Thomson stabiliva che la miglior stima dell’età del Sole e della Terra era di 24 milioni di anni. Nel 1899 il geologo inglese Chamberlain afferma “la struttura interna dell’atomo è tutta da indagare….e che al suo internoospiti enormi energie. Chii può oggi escludere che le condizioni straordinarie che si registrano nel centro del Sole non siano in grado di liberare almeno una frazione di questa energia?” 16/01/2019