ANALISI MODALE (introduzione)

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
°ORDINE: risposta ad altri segnali semplici RAMPA
Advertisements

Esperienza n. 11 Filtri passa-basso e passa-alto
Modulo di Elementi di Trasmissione del Calore Conduzione Titolare del corso Prof. Giorgio Buonanno Anno Accademico Università degli studi di.
1 Variabili. 2 Tipi di variabili Una variabile è qualche proprietà di un evento che è stata misurata. Le variabili sono attributi dei fenomeni e pertanto.
PRIMI CONCETTI ESEMPI INTRODUTTIVI DEFINIZIONI INTRODUZIONE ALLE FUNZIONI.
1 Prof.ssa A.Comis. 2 Introduzione Definizione Classificazione Principi di equivalenza Regole per la risoluzione.
Fln apr 151 Corso di Fisica per CTF AA 2014/15 Oscillazioni.
Vibrazioni libere Si consideri il modello rappresentato in fig.1; esso presenta uno smorzatore oleodinamico. Quest’ultimo (v. fig.1,b) è costituito da.
RISPOSTA ALL'ECCITAZIONE ARMONICA - SISTEMA NON SMORZATO Forza impressa equaz. del moto: rapporto di frequenza per La risposta è la sovrapposizione di.
Germana Scepi Corso di Statistica Anno accademico 2016-’17 Lezione:Argomento: Gli indici di variabilità4.
Fabio Garufi - TAADF1 Tecniche automatiche di acquisizione dati Sensori Prima parte.
Modello di Rutherford (1911 – 1913) Attraverso l’analisi dei risultati sulla diffusione delle particelle  da parte di lamine sottili, Rutherford mostrò.
Prove di caratterizzazione dinamica
SISTEMI LINEARI A PIU' G D L ANALISI DINAMICA
La funzione seno è una corrispondenza biunivoca nell’intervallo
LA STATISTICA DESCRITTIVA
Cinematica Breve riepilogo che non può sostituire il programma svolto nel biennio. Verificate di essere in grado di leggerlo e comprenderlo. Prendete nota.
Un sistema di controllo è un apparato che consente di variare o mantenere costante la grandezza d'uscita, in relazione ad una evoluzione temporale, SU.
SISTEMI ELASTICI A TELAIO
Alcune note, dalla rete, sui Sistemi cellulari
Circuiti con PLL: dove ? Sintetizzatori.
Analisi modale Corso di Meccanica delle Vibrazioni – NVH
MODELLAZIONE DELLA RISPOSTA NON LINEARE
Regolatori PID.
Variabili casuali a più dimensioni
RISPOSTA ALL'ECCITAZIONE NON PERIODICA NEL DOMINIO DEL TEMPO
Il Movimento Cinematica.
RISPOSTA ALLA ECCITAZIONE PERIODICA: SERIE DI FOURIER
Errori a regime.
Le equazioni di II°Grado
Introduzione L’AO può essere definito funzionalmente come un amplificatore differenziale, cioè un dispositivo attivo a tre terminali che genera al terminale.
Interferenza onde meccaniche
Controlli Automatici - A.A. 2003/2004
Insegnamento di Oleodinamica B
ELEMENTI DI DINAMICA DELLE STRUTTURE
Equazioni differenziali
Il Movimento Cinematica
CIRCUITI OSCILLANTI Si consideri un circuito contenente un condensatore C ed un’induttanza L connessi in serie. La d.d.p. ai capi del condensatore vale.
I vincoli di integrità Alcuni aspetti della realtà NON possono essere modellati solamente con entità, attributi e relazioni, per esempio i vincoli di integrità.
VELOCITA’ E ACCELERAZIONE ANGOLARE
FUNZIONI MATEMATICHE DANIELA MAIOLINO.
Intervalli di Fiducia Introduzione Intervalli di fiducia per la media – Caso varianza nota Intervalli di fiducia per la media – Caso varianza non nota.
Controllo in retroazione e Specifiche
Banda di un segnale e filtri
Relazione sulla statistica
Massimi e Minimi vincolati
misure di eterogeneità
Università degli Studi di Teramo Facoltà di Agraria
Lezioni di fisica e laboratorio
ANALISI DELLE DISTRIBUZIONI STATISTICHE
Corso di Fisica per CTF AA 2013/14
A/D seconda parte.
Prove di caratterizzazione dinamica
Gli automi.
Dipartimento di Ingegneria Meccanica per L’Energetica (DIME)
Caratteristiche acustiche dei materiali
I sistemi di equazioni di I grado in due incognite
Una introduzione allo studio del pianeta
Filtri attivi Esercizi
Il moto e la quiete.
I sistemi di equazioni di I grado in due incognite
Vibrazioni di molecole poliatomiche
Strategie di progetto Si possono utilizzare le strategie tipiche dello sviluppo di un processo di ingegnerizzazione (es. ingegneria del software). Strategie.
Esercitazione 4 ELT 2 La funzione di trasferimento di una rete vale:
Emanuele Porazzi Emanuela Foglia COPS – Quindicesima Edizione
4. Il moto circolare uniforme
Precorso di Fisica 2011/2012 Facoltà di Agraria
Trasformata di Fourier
Un Sistema per il Monitoraggio della Pressione Arteriosa.
IC Bovio-Pontillo-Pascoli
Transcript della presentazione:

ANALISI MODALE (introduzione) David Vetturi DIMI – Università degli Studi di Brescia

ANALISI MODALE Con il termine ANALISI MODALE si fa riferimento allo studio di sistemi dinamici e alla determinazione delle caratteristiche proprie dei parametri dinamici del sistema (auto-soluzioni). In particolare attraverso l’analisi modale si ricercano, per un sistema dinamico: Le frequenze naturali (proprie) Il fattore di smorzamento ad esse associate I modi di vibrare (moti liberi) associate a ciascuna frequenza propria

ANALISI MODALE – 1 gdl Per meglio comprendere quali siano le finalità dell’ANALISI MODALE è opportuno considerare il comportamento dinamico di un sistema ad un solo grado di libertà in regime dinamico (armonico) Se lo spostamento del vincolo avviene con legge sinusoidale allora il moto della massa è determinabile per ogni frequenza del segnale in ingresso.

Sistema ad 1 gdl Indicando con x(t) l’ingresso (spostamento del vincolo-accelerazione) e y(t) l’uscita (deflessione della molla), ipotizzando che la pulsazione dell’ingresso sia w, si ha: ingresso uscita sistema  

Sistema ad 1 gdl Il comportamento di questi sistemi può essere suddiviso in 3 diversi modalità. Per sollecitazioni con frequenze/pulsazioni inferiori alla frequenza naturale il sistema si comporta lasciando passare l’intero segnale Per frequenze attorno alla frequenza naturale il sistema amplifica l’ingresso Per segnali di ingresso con frequenze superiori a quella naturale il sistema si comporta come un filtro, isolando l’uscita dall’ingresso

Sistema ad 1 gdl I parametri che caratterizzano un sistema da un gradi di libertà sono sostanzialmente tre. Frequenza (pulsazione) naturale o propria, solitamente indicata con il simbolo wn Fattore di smorzamento adimensionale, indicato con z, che indica con che rapidità avviene la transizione fra le tre zone di comportamento Modo di vibrare (deformata dinamica) che descrive il moto del sistema Per un sistema ad un grado di libertà il modo di vibrare è caratterizzato esclusivamente dall’ampiezza del moto dell’unico punto considerato.

Sistema a più gdl I sistemi reali raramente possono essere ricondotti ad un solo sistema ad un gradi di liberà (anche se molte realtà possono ragionevolmente essere studiate come questo caso semplice) ma presentano numerose frequenze di risonanza a ciascuna delle quali è associato un modo di vibrare. ingresso uscita sistema

Sistema a più gdl Tuttavia il comportamento di un sistema complesso con più gradi di libertà può essere visto come la somma/sovrapposizione di n distinti sistemi ad un solo grado di libertà.

Sistema a più gdl Ciascuna di queste modalità di moto semplici è caratterizzata dai valori di: Frequenza propria Fattore di smorzamento Modo di vibrare (fattore di influenza su ogni singola uscita)

Parametri modali Queste quantità rappresentano i parametri modali del sistema ed in particolare si che, per ogni frequenza propria/modo di vibrare: Il valore della frequenza propria è unico per tutte le uscite Il valore del fattore di smorzamento è unico per tutte le uscite I valori dei fattori di influenza sono diversi per ogni singola uscita e rappresentano nel loro complesso il modo di vibrare del sistema a quella determinata frequenza

Dal punto di vista matematico  

Dal punto di vista matematico  

Dal punto di vista matematico  

Parametri modali Il problema dell’Analisi Modale è dunque quello di determinare, per ogni grado di libertà che si ipotizza per il sistema i seguenti valori Il valore della frequenza propria -> 1 valore Il valore del fattore di smorzamento -> 1 valore I fattori di influenza (modi di vibrare) -> 2 valori per ciascuna uscita del sistema