In lode di San Giovanni Evangelista (dai Sermoni di Santa Umiltà)

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Transcript della presentazione:

In lode di San Giovanni Evangelista (dai Sermoni di Santa Umiltà) Elaborazione: Monastero Santa Umiltà - Faenza

Correggio, 1520 Fratelli, io vi prego per il vostro bene di amare con tutto il cuore e l’ardore il beato Giovanni evangelista, senza cessare mai di lodarlo, sempre cantando e declamando l’uno all’altro le sue lodi, perché vi accendiate a vicenda nel soavissimo amore per lui, voi che tante prove avete che lui è il più grande nel regno dei Cieli.

Il beatissimo Giovanni evangelista, discepolo diletto di Gesù, mi toccò e subito, da quel momento, mi raggiunse lo Spirito del mio Signore Gesù Cristo; ed Egli m’insegnerà ogni cosa.

Forse qualcuno dirà fra sé: “Di sua volontà ella dice queste grandi cose”. Ma io vi dichiaro fermamente che mi rendo conto di avere una piccolissima parte in tutto questo, perché la lingua non è in grado di dire ciò che la mente intuisce. Sano di Pietro (1406-1481) "Cristo in Croce tra la Vergine e San Giovanni Evangelista"

Anche se tutti i capelli del mio capo parlassero insieme con me, riconosco che ciò non mi basterebbe ancora per lodare il fedelissimo Giovanni evangelista, perché so che la sua amicizia giova molto, ed io faccio esperienza di grande guadagno.

Voi sapete bene che chi più è amato dal Signore, costui è il più grande nel regno dei Cieli. E se volete ascoltare ancora, io ve lo dimostrerò scrupolosamente. Fate attenzione al Vangelo che dice: “Questi è il discepolo che Gesù amava, che nella Cena riposò sul suo petto”. Davvero lo amò di più: mostrò verso di lui un’amicizia così profonda, e come ad un suo proprio figlio gli affidò la madre bella, la regina di tutti i secoli.

Salve, salve, fiore di giglio, che colmo di ogni profumo stai dinanzi al mio Signore Gesù Cristo, e il tuo sapore è più dolce di un favo di miele. Tu, vergine purissimo nel luminoso coro dei vergini, giglio candidissimo e soavissimo per il tuo profumo; sei la gemma che splende sopra tutti, tu sei il loro aiuto e il conforto in tutte le cose, e sei sopra tutti gli altri tra quelli che si gloriano in te.

Salve, salve a te, che sei il dilettissimo discepolo del Signore, amato più di tutti gli altri; tu, sposo nel letto nuziale del re; tu, figlio sul petto del re; tu, fanciullo nel suo grembo; tu, suo secondo nel palazzo regale, erede di tutto nel suo Regno.

Tu sei il figlio del Re e hai per padre l’eterno Signore Dio, che ti concede tutto quello che gli chiedi. Come un padre ama il figlio e lo accoglie nel suo seno, e come una madre lo nutre alle sue mammelle, così ha fatto con te il Creatore. Ti ha amato di un amore così grande da porti nel suo seno e con amore ti ha dissetato dal suo petto, dove tu, vinto dal sopore per il gusto dolce della bevanda penetrasti l’amore divino. Tilman Riemenschneider (1460-1531) "L'apostolo Giovanni col capo appoggiato sul braccio di Cristo", dettaglio

Tu, quasi Dio, sei posto al centro, subito dopo il Figlio di Dio; e nella tua mano c’è tutta l’abbondanza da distribuire. E perché a me non doni, ti prego, le acque di questa fonte?

Un lago ti cinge e fiumi ti circondano, e sul tuo capo si riversa tutta l’acqua del fiume regale, non per sommergerti, ma per elevarti di più al di sopra di tutti i monti, dove c’è tutto il tesoro nascosto, che è il pane degli Angeli e la vita degli uomini.

E avrei da dirvi cose più grandi, ma ignoro la volontà di Dio e perciò ho un po’ di timore..

A riguardo dell’aquila, vi dico che non solo rimane accanto alla Trinità, ma anche nel seno del re eterno, il Figlio di Dio, nel centro della Trinità...

ed Egli le permette di rimanere non solo nel seno, ma anche sulla sua sacra spalla.

Chi è infatti quest’aquila, quest’uccello santissimo?

Joan Mates (1431) San Giovanni a Patmos Comprendete, fratelli: esso è il vergine bello, l’evangelista Giovanni, che nell’isola di Pathmos di domenica fu elevato al Cielo, e lì penetrò tutti i misteri divini. Davvero le sue ali coprono tutto l’universo, cioè egli insegnò la sua illuminata dottrina, e tutti in Cielo si gloriano perché egli è presente nella sua bellezza.

“O Dio, mirabile nei suoi Santi. ” “O Dio, mirabile nei suoi Santi!”. E davvero Dio è mirabile in te, Giovanni, nell’averti dato una grazia immensa, poiché ti sei riposato sul suo petto nella Cena. Questa è la tua grandezza e la tua grazia speciale, la prima e la migliore. Ad essa segue la beatitudine che il Signore ti ha donato quando ti ha affidato la sua Madre bella...