ORGANICO DI DIRITTO PERSONALE DOCENTE PROVINCIA DI TREVISO A.S 2007-08
I TEMI TRATTATI Quali le norme di riferimento Qual è il ruolo della RSU Quali le procedure
DOTAZIONE COMPLESSIVA esclusa scuola d’infanzia PROVINCE TOTALE ALUNNI INCREMENTO DECREMENTO DECURTAZIONE POSTI ASSEGNATI RAPPORTO AL/POSTI BL 22.186 -15 -26 2.117 10,48 PD 98.268 + 1.583 -7 8.571 11,47 RO 24.450 - 118 -52 2.286 10,70 TV 97.116 +711 -29 8.574 11,33 VE 83.623 +472 -42 7.385 11,32 VR 94.547 +1.507 8.197 11,53 VI 103.536 +631 -35 8.666 11,95 TOT. 523.726 +4.771 - 198 45.795 11,44 MG.Bigardi 18/01/2019
PROSPETTO DISTRIBUZIONE POSTI SOSTEGNO PROVINCE POSTI O.D AGGIUNTIVI TOT. BL 136 35 171 PD 442 200 642 RO 168 19 187 TV 474 165 639 VE 426 591 VR 476 153 629 VI 475 228 703 2.597 965 3.562 MG.Bigardi 18/01/2019
SOSTEGNO 2006-07 BL PD RO TV VE VR VI TOT PROV O.D AGG DEROGA TOT. POSTI ALUN DOC/ALUN ALUN. % AL. CERT BL 136 35 112 283 542 1,92 25.053 2,16 PD 442 200 296 938 1686 1,80 102.059 1,65 RO 168 19 146 333 587 1,76 26.729 2,19 TV 474 165 337 976 1928 1,98 102.428 1,88 VE 426 400 991 1952 1,97 92.884 2,10 VR 476 153 379 1008 2421 2,40 100.751 VI 475 228 391 1094 2470 2,26 111.563 2,21 TOT 2597 965 2061 5623 11586 2,06 561.467 MG.Bigardi 18/01/2019
SOSTEGNO situazione provinciale 2006-07 INFANZIA PRIMARIA SEC.1° GRADO SEC.2° GRADO O.D doc. 30 202 164 78 O.F doc. 26 222 145 102 TOTALE 56 424 309 180 MG.Bigardi 18/01/2019
Il ruolo della RSU La formazione delle classi, la determinazione dell’organico del personale docente, educativo e ATA, non è materia di contrattazione integrativa di scuola La RSU ha diritto di: informazione preventiva, attraverso appositi incontri consegna di tutta la relativa documentazione MG.Bigardi 18/01/2019
Mentre la RSU: verifica e controlla l’applicazione corretta delle norme e delle procedure rappresenta al DS “formalmente” tutte le esigenze di organico e tutte le richieste sia dell’utenza che del personale MG.Bigardi 18/01/2019
I RIFERIMENTI NORMATIVI PERSONALE DOCENTE: DM n. 331 del 24 luglio 1998 (parametri per costituzione classi ) DM n. 141 del 3 giugno 1999 –(formazione di classi con alunni in situazione di handicap-) L.n.448/2001 (dotazioni regionali ) D.M 13.6.2006, n.47 ( 20%) L.27 dic.2002, n.289 ( cattedre 18 ore) Finanziaria 2007, art.1, comma 605 (+ 0,4 rapporto alunni classi) D.I e C.M n. 19 del 13 febbraio 2007 MG.Bigardi 18/01/2019
SCUOLA SECONDARIA 2° GRADO Formazione delle classi SI APPLICANO GLI ARTT.18- 19 del D.M 331 del 1998 MG.Bigardi 18/01/2019
Formazione dell’Organico Due fasi consequenziali: 1°) autorizzazione delle classi (Mod 1) 2°) determinazione della dotazione organica (cattedre e spezzoni Mod.2) MG.Bigardi 18/01/2019
SCUOLA SECONDARIA 2° GRADO: formazione delle classi Le prime classi sono costituite di regola con non meno di 25 alunni Le eventuali iscrizioni in eccedenza, rispetto ai 25 per classe,vanno distribuite tra le classi parallele, senza superare il numero 28 Fino a 29 alunni si costituisce una sola classe Le prime classi di sezioni staccate funzionanti con un solo corso potranno essere costituite con un numero non inferiore a 20 Le classi con alunni in situazione di handicap possono essere costituite con meno di 25 alunni, riducendo tendenzialmente fino a 20. La riduzione deve tenere conto: della natura e gravità dell’handicap delle esigenze formative dell’alunno disabile della situazione generale della classe MG.Bigardi 18/01/2019
SCUOLA SECONDARIA 2° GRADO: formazione delle classi La presenza di più di un alunno in situazione di handicap nella stessa classe può essere prevista solo se si tratta di handicap lievi. Le classi con alunni disabili in situazione di disagio e difficoltà di apprendimento particolarmente gravi devono essere costituite con 20 alunni MG.Bigardi 18/01/2019
Classi iniziali (comprese quelle dei cicli conclusivi) Le classi iniziali dei cicli conclusivi dei corsi di studio (prima classe liceo classico, terza classe liceo artistico, scientifico e dell’istituto tecnico, prime classi dei corsi post qualifica), sono costituite secondo i parametri delle prime classi. MG.Bigardi 18/01/2019
Classi iniziali (comprese quelle dei cicli conclusivi) PROCEDURA Si sommano tutti gli alunni delle classi iniziali, tenendo distinti solo i corsi normali e/o sperimentali dagli indirizzi Si formano le classi con l’inserimento degli alunni disabili, rispettando i criteri di cui sopra Il restante numero degli alunni si divide per 25 Gli eventuali residui (eccedenze) gli alunni tra le scuole viciniori, sono ripartiti tra le diverse classi della stessa scuola senza superare le 28 unità ed escludendo dalla distribuzione le classi che accolgono alunni in situazioni di handicap. MG.Bigardi 18/01/2019
Formazione delle classi iniziali Classe unica Si costituisce un’unica classe quando le iscrizioni previste sono meno di trenta e con un numero minimo di 20. Calcolo Nella previsione degli alunni è necessario tener conto di: numero alunni iscritti alla prima classe; serie storica dei tassi di ripetenza; altri elementi particolari quali: nuovi insediamenti urbani, tendenze demografiche le dimensioni delle aule rispetto al numero degli alunni MG.Bigardi 18/01/2019
Istituti con diverse tipologie ed indirizzi Negli istituti nei quali siano annesse sezioni di diverso tipo ( licei e commerciali, tecnici e ISA, ecc..) il numero delle classi è determinato separatamente per ogni tipologia. Negli istituti in cui siano presenti corsi a più indirizzi il numero delle classi è determinato separatamente per ogni indirizzo. N.B. L’esistenza di elementi obiettivi che rendono necessaria la costituzione di classi iniziali con meno di 25 alunni (limitate dimensioni di aule e laboratori ecc..) deve risultare da specifica documentazione. In tale caso le classi non potranno, di regola, essere costitute con meno di 20 alunni. MG.Bigardi 18/01/2019
Classi articolate Negli istituti di istruzione tecnica, nei licei artistici e negli istituti d'arte, qualora non sia possibile la formazione di classi omogenee, può essere consentita la costituzione di classi articolate al proprio interno in gruppi di diverso indirizzo di studio, purché gli insegnamenti comuni siano prevalenti rispetto agli insegnamenti di indirizzo. In tal caso la costituzione della classe non può avere un numero complessivo di alunni inferiore a 27. Il gruppo di indirizzo di minore consistenza deve essere costituiti da almeno 12 studenti. MG.Bigardi 18/01/2019
Classi articolate Negli Istituti Professionali non sono ammesse classi articolate nel primo biennio dei corsi di qualifica. Sono, invece, consentite nelle terze classi appartenenti a più qualifiche dello stesso indirizzo (agrario, elettronico, meccanico, ecc..), nonché nei corsi post-qualifica. MG.Bigardi 18/01/2019
Classi intermedie e terminali Le classi intermedie sono costituite in numero pari a quello delle corrispondenti classi iniziali, purché siano formate con un numero medio di alunni non inferiore a 20 (esempio: una seconda con 16 alunni e un’altra con 24). Le classi terminali sono costituite in numero pari a quello delle corrispondenti penultime classi funzionanti nell’anno scolastico corrente. MG.Bigardi 18/01/2019
Le diverse tipologie di cattedre Si possono costituire : cattedre ordinarie (e quindi dei posti), si fa riferimento ai singoli ordinamenti. cattedre orario (interne e/o esterne) cattedre interne miste ( abbinamento di ore di un corso normale con ore di un corso sperimentale ) NB: questa operazione è possibile negli istituti in cui funzionano maxisperimentazioni e precede la fase della costituzione delle cattedre orario esterne In entrambi i casi, con la finanziaria 2003, le cattedre devono essere ricondotte a 18 ore. MG.Bigardi 18/01/2019
…..attenzione alla finanziaria C.M 19 del 13 febbraio 2007 …… In fase residuale e principalmente nelle classi prime, qualora non risultasse possibile raggiungere l’obiettivo fissato dalla legge finanziaria, le SS.LL valuteranno la possibilità di non procedere allo sdoppiamento delle classi in presenza di un limitato numero di alunni ( una o due unità) eccedente i parametri MG.Bigardi 18/01/2019
…..attenzione alla finanziaria C.M 19 del 13 febbraio 2007 …… In caso di necessità tale possibilità può essere estesa anche alle classi costituite ai sensi del D.M. 141/99 MG.Bigardi 18/01/2019
I PUNTI DI ATTENZIONE …. del D.I Art.2 comma 3: “ … i Dirigenti scolastici rappresentano, adeguatamente motivandole, le esigenze definite nel piano dell’offerta formativa (…), improntando le proposte a criteri di efficienza e razionale contenimento della spesa e procurando che….la previsione sia rispondente alle reali esigenze.” MG.Bigardi 18/01/2019