MASTER DIRITTO SANITARIO PARTE II

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Transcript della presentazione:

MASTER DIRITTO SANITARIO PARTE II Università Carlo Cattaneo - LIUC Prof.Avv. Umberto Fantigrossi

prof. avv. u.fantigrossi - 2010 LE CIFRE DEL SSN FSN: 104 mld € per il 2009, (spesa in costante evoluzione: erano 56 mld € alla fine degli anni 90) il 70% dei bilanci regionali spesa media pro-capite 1.730 - ulteriori fondi (non autosufficienza), per le quali le Regioni che hanno istituito appositi interventi, spendono complessivamente 2,77 miliardi  spesa (pubblica e privata) pari all’8,5% del pil spesa privata (pagata di tasca propria dai cittadini) pari a 25 mld €, di cui solo il 4% coperto da assicurazioni private prof. avv. u.fantigrossi - 2010

prof. avv. u.fantigrossi - 2010 LE CIFRE DEL SSN operatori: 700.000 complessivamente, di cui 105.000 medici, 270 mila infermieri,  utenti: tutta la popolazione potenzialmente cliente 1 italiano su 5 ha + di 65 anni, 2,5 mln non autosufficienti grandi fenomeni di mobilità: 1 mln e 200.000 persone che si recano ogni anno fuori ambito + di 12 milioni di accessi agli ospedali italiani pubblici e privati ogni anno + 9 mln di persone che accompagnano od assistono i pazienti: totale 21 mln di persone che transitano per le strutture ospedaliere ogni anno  1 milione di viste mediche (generiche e specialistiche) e 4 milioni accertamenti specialistici o di laboratorio effettuate ogni giorno (a carico del Ssn o private) prof. avv. u.fantigrossi - 2010

prof. avv. u.fantigrossi - 2010 LE CIFRE DEL SSN strutture: circa 280 aziende sanitarie pubbliche (asl, ao, irccs pubblici, aou), di cui 200 asl, 660 ospedali pubblici in tutta Italia, 563 istituti di cura privati accreditati 263.000 circa posti letto ospedalieri, di cui 35.000 di day hospital prof. avv. u.fantigrossi - 2010

prof. avv. u.fantigrossi - 2010 COMPITI DELLO STATO Determina con legge i principi fondamentali Determina i livelli essenziali delle prestazioni (LEA) Eroga le risorse con la legge finanziaria annuale e approva il Piano sanitario nazionale (PSN) Supporto tecnico e vigilanza (es. su IRCCS) prof. avv. u.fantigrossi - 2010

L’Organizzazione sanitaria statale Il Ministero della Salute (DPR 129/2003 e 189/2006) Consiglio Superiore di Sanità Istituto Superiore di Sanità Istituto Superiore di prevenzione e sicurezza del lavoro Agenzia per i servizi sanitari regionali Agenzia italiana del farmaco prof. avv. u.fantigrossi - 2010

prof. avv. u.fantigrossi - 2010 COMPITI DELLE REGIONI Disciplina con legge la materia della tutela della salute Adotta il Piano sanitario regionale (PSR), con il quale si compiono le scelte strategiche di medio termine e di sviluppo del servizio Reperisce le risorse finanziarie aggiuntive Nomina i direttori generali delle ASL e delle Aziende ospedaliere e controlla le gestioni prof. avv. u.fantigrossi - 2010

prof. avv. u.fantigrossi - 2010 COMPITI DEI COMUNI Adozione, da parte del Sindaco, delle Ordinanze in materia di sanità pubblica e dei TSO Partecipazione alla programmazione sanitaria e socio-sanitaria regionale Partecipazione alle Conferenze sanitarie territoriali ed ai Comitati di distretto prof. avv. u.fantigrossi - 2010

Le diverse tipologie di prestazioni sanitarie ASSISTENZA GENERICA (MEDICO DI FAMIGLIA CONVENZIONATO) ASSISTENZA SPECIALISTICA (PRESIDI AZIENDALI O CONVENZIONATI) ASSISTENZA OSPEDALIERA ASSISTENZA RIABILITATIVA ASSISTENZA PSICHIATRICA ASSISTENZA TOSSICOLOGICA (SERT) ASSISTENZA DISABILI ASSISTENZA FAMIGLIA E MATERINITA’ prof. avv. u.fantigrossi - 2010

(Amministrazione attiva) ORGANI DELL’AZIENDA SANITARIA IL DIRETTORE GENERALE (Amministrazione attiva) Organo di vertice cui competono la responsabilità complessiva della gestione e la rappresentanza della struttura prof. avv. u.fantigrossi - 2010

prof. avv. u.fantigrossi - 2010 IL DIRETTORE GENERALE Nomina: dalla Giunta regionale, in forza di un provvedimento amministrativo basato su una valutazione discrezionale (requisiti professionali e qualità tecniche), secondo parametri e criteri predeterminati dalla Regione N.B.: non è più obbligatoria la previsione di un Albo ad hoc, seppur molte Regioni lo prevedono facoltativamente Requisiti: - diploma di laurea; - esperienza almeno quinquennale di direzione tecnica o amministrativa in enti, aziende, strutture pubbliche o private, in posizione dirigenziale con autonomia gestionale e diretta responsabilità delle risorse umane, tecniche o finanziarie, svolta nei dieci anni precedenti la pubblicazione dell’avviso. prof. avv. u.fantigrossi - 2010

prof. avv. u.fantigrossi - 2010 IL DIRETTORE GENERALE Limiti: Ineleggibilità: Consigliere comunale, provinciale e regionale, membro del Parlamento Incompatibilità: Sindaco, Assessore,Presidente di Comunità montane, membro del Parlamento, qualsiasi altro rapporto di lavoro dipendente o autonomo Incapacità: nessun precedente giudiziario prof. avv. u.fantigrossi - 2010

prof. avv. u.fantigrossi - 2010 IL DIRETTORE GENERALE Funzioni: - adotta l’Atto aziendale; - è responsabile della gestione complessiva; - nomina il Direttore Amministrativo e il Direttore Sanitario, i Direttori di Dipartimento, di Distretto e delle strutture complesse; - verifica la corretta ed economica gestione delle risorse assegnate. prof. avv. u.fantigrossi - 2010

prof. avv. u.fantigrossi - 2010 IL DIRETTORE GENERALE Il rapporto di lavoro: - esclusivo; - min. 3 anni – max 5 anni, rinnovabile; - contratto di diritto privato, in forma atipica assimilabile al contratto per adesione Casi di cessazione anticipata (decadenza del D.G., previo parere della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria e socio-sanitaria regionale o della Conferenza dei Sindaci): ► gravi motivi di gestione; ► grave disavanzo o violazione di legge o del principio del buon andamento/imparzialità della P.A. prof. avv. u.fantigrossi - 2010

Direttore sanitario e Direttore amministrativo ● coadiuvano l’organo di direzione aziendale ed hanno poteri dirigenziali propri e autonomi nei rispettivi settori; ● assumono direttamente la responsabilità delle funzioni attribuite alla loro competenza; ● concorrono con la formulazione di proposte e pareri alle decisioni della direzione generale prof. avv. u.fantigrossi - 2010

Il Direttore Sanitario ● dirige il servizio sanitario ● presiede l’organo di consulenza sanitario (Collegio di Direzione) ● esprime parere obbligatorio nelle materie di competenza ● nomina un dirigente medico per l’esercizio delle attività tecnico-sanitarie all’interno dei presidi delle ASL prof. avv. u.fantigrossi - 2010

Il Direttore Amministrativo ● laurea giuridica o economica ● qualifica direzione amministrativa o tecnica nei pregressi 5 anni ● dirige il servizio amministrativo (personale ed acquisti) ● esprime pareri obbligatori al D.G. nelle materie di competenza ● delega i dirigenti amministrativi ad esercitare la funzione organizzativa all’interno dei presidi ASL prof. avv. u.fantigrossi - 2010

(Amministrazione di controllo) ORGANI DELL’AZIENDA SANITARIA IL COLLEGIO SINDACALE (Amministrazione di controllo) prof. avv. u.fantigrossi - 2010

IL COLLEGIO SINDACALE (ex Collegio dei revisori) Poteri: ispezione e controllo verifica regolarità atti vigilanza sull’andamento economico della gestione Composizione: cinque membri, di cui due designati dalla Regione, uno designato dal Ministro del Tesoro, uno dal Ministro della Salute e uno dalla Conferenza dei sindaci prof. avv. u.fantigrossi - 2010

IL COLLEGIO DI DIREZIONE (Art. 17, D.Lgs. 502/92) “In ogni azienda è costituito il Collegio di direzione, di cui il direttore generale si avvale per il governo delle attività cliniche, la programmazione e valutazione delle attività tecnico-sanitarie e di quelle ad alta integrazione sanitaria” Funzioni: Organismo tecnico - concorre alla formulazione dei programmi di formazione - partecipa all’individuazione delle soluzioni organizzative per l'attuazione della attività libero-professionale intramuraria - partecipa alla valutazione dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi clinici - concorre all’organizzazione e sviluppo dei servizi prof. avv. u.fantigrossi - 2010

prof. avv. u.fantigrossi - 2010 Poteri: disciplinati dalla Regione Composizione: DS Direttori di Distretto, Presidio e Dipartimento Responsabile del servizio infermieristico e tecnico Componente elettiva dei mmg e pls prof. avv. u.fantigrossi - 2010

Organizzazione dipartimentale Art. 17-bis, D.Lgs. 502/92 “L'organizzazione dipartimentale è il modello ordinario di gestione operativa di tutte le attività delle Aziende sanitarie” Dipartimento = struttura organizzativa interna all’amministrazione, priva di personalità giuridica, di carattere complesso (pluralità di uffici, organi e attività collegati da un alto grado di omogeneità) Organo apicale: Il Direttore di dipartimento è nominato dal direttore generale fra i dirigenti con incarico di direzione delle strutture complesse aggregate nel dipartimento (rimane titolare della struttura complessa cui è preposto) prof. avv. u.fantigrossi - 2010

IL DISTRETTO “La legge regionale disciplina l’articolazione in (Att. 3 quater, quinquiens e sexies D.Lgs. 502/92) “La legge regionale disciplina l’articolazione in distretti dell’unità sanitaria locale. Il distretto è individuato (…) dall’atto aziendale (…) garantendo una popolazione minima di almeno sessantamila abitanti, salvo che la regione, in considerazione delle caratteristiche geomorfologiche del territorio o della bassa densità della popolazione residente, disponga diversamente” prof. avv. u.fantigrossi - 2010

prof. avv. u.fantigrossi - 2010 IL DISTRETTO (Att. 3 quater, quinquiens e sexies D.Lgs. 502/92) Funzioni: assicura alla popolazione di riferimento l’accesso ai servizi e alle prestazioni sanitarie e sociali ad elevata integrazione sanitaria, sia attraverso la valutazione dei bisogni e la definizione dei servizi necessari che mediante l’erogazione di prestazioni e servizi di primo livello o di base Risorse: “al distretto sono attribuite risorse definite in rapporto agli obiettivi di salute della popolazione di riferimento. Nell'ambito delle risorse assegnate, il distretto è dotato di autonomia tecnico-gestionale ed economico- finanziaria, con contabilità separata all'interno del bilancio della unità sanitaria locale” prof. avv. u.fantigrossi - 2010

L’ORDINAMENTO DEL PERSONALE In attuazione della Riforma del 1978 il rapporto era di pubblico impiego (TU impiegati civili dello Stato + norme specifiche) Alla generale privatizzazione del pubblico impiego (D.L.vo n. 29/93 e TU n. 165/2001) è seguita la piena “contrattualizzazione” Contratto nazionale di comparto + contrattazione integrativa Con la riforma “Brunetta” (D. L.vo n. 150/2009) dell’organizzazione degli uffici e delle misure inerenti la gestione dei rapporti di lavoro si occupano in via esclusiva gli organi aziendali “salva la sola informazione ai sindacati”. prof. avv. u.fantigrossi - 2010

L’ORDINAMENTO DEL PERSONALE 2 - IL NUOVO IMPIANTO HA TRASFORMATO LA QUALIFICA DI INQUADRAMENTO PROFESSIONALE E LIVELLO RETRIBUTIVO IN CATEGORIA DI APPARTENENZA CORRISPONDENTE AL PROFILO PROFESSIONALE DI CUI ALLE DECLARATORIE ALLEGATE AL CCNL - IL CCNL 2006-2009 PREVEDE 4 CATEGORIE E 31 QUALIFICHE - L’AREA SANITARIA DEL COMPARTO RICOMPRENDE LE PROFESSIONI OGGETTO DI SPECIFICA ED AUTONOMA DISCIPLINA LEGISLATIVA prof. avv. u.fantigrossi - 2010

La DOPPIA APPARTENENZA DELL’INFERMIERE DIPENDENTE - ISCRIZIONE OBBLIGATORIA ALL’ALBO E AL COLLEGIO (in seguito al percorso formativo, autonomia e responsabilità, codice etico) - RAPPORTO DI LAVORO con diritto allo svolgimento di mansioni corrispondenti al profilo professionale ed autonomia/responsabilità nell’esercizio dell’atto professionale prof. avv. u.fantigrossi - 2010