LA CHIESA ALL’EPOCA DI PAPA INNOCENZO III
Papa dal 1198 al 1216 Riprende la teocrazia di Gregorio VII: paragona l'autorità del papa al Sole e quella dei re alla Luna e sostiene che come la Luna riceve luce dal Sole, che è superiore, il potere del re prende luce da quello del papa. Si ritiene arbitro supremo anche della vita politica.
Chiesa in crisi morale per diversi problemi: corruzione, perdita di spiritualità, impreparazione teologica Problema del CONCUBINATO: condizione di vita di coppia non regolarizzata dal matrimonio Problema della SIMONIA. Molti nobili pagavano per ottenere cariche ecclesiastiche, reato tollerato e divenuto consuetudine. Significa commercio delle cose spirituali, sacramenti, indulgenze, cariche ecclesiastiche.
Il termine deriva da Simon Mago, personaggio del Nuovo Testamento, che chiese agli Apostoli di dare anche a lui il potere di conferire lo Spirito con le mani offrendo loro denaro. Dante nel XIX dell’Inferno colloca tre papi tra i simoniaci (Niccolò III, Bonifacio VIII e Clemente V), conficcati a terra con la testa rivolta verso il basso, mentre le fiamme lambiscono i loro piedi, poiché hanno messo sottosopra la legge divina guardando solo alle cose terrene
Problema dei FIGLI CADETTI delle famiglie nobili, cioè i non primogeniti che non ereditano patrimonio e eventuali titoli nobiliari; erano gli unici a fare carriera ecclesiastica, ma erano spesso senza preparazione religiosa e vocazione. Volevano divenire vescovi per prestigiosi incarichi nell'amministrazione delle terre della Chiesa e per avere beni ecclesiastici e accrescere proprio potere
Altre critiche agli ecclesiastici: - bevevano e mangiavano troppo - avevano figli illegittimi - usavano le armi - erano gli unici a poter leggere i testi sacri ai fedeli, che, invece, volevano leggerli da soli (ne esistevano diverse copie in volgare)
Reazione dei laici, soprattutto nelle città governate dai vescovi - conti che si macchiavano di abusi e oppressioni. A Milano i patarini (straccioni), chiamati così dai nobili, fecero cacciare l'arcivescovo simoniaco e i suoi collaboratori. A Firenze i vallombrosiani ottengono stesso successo
Reazione del clero regolare, che faceva parte di un monastero e seguiva una regola. Nascono nuovi ordini: Cluniacensi (da Cluny, Francia), Camaldolesi (Arezzo) e Vallombrosiani (Firenze), fondati dopo il Mille. Predicavano l'indipendenza della Chiesa dalle autorità terrene, incitando i fedeli alla ribellione contro vescovi e sacerdoti corrotti Reazione anche dei fedeli e dei monaci, che chiedevano riforma spirituale e morale della Chiesa.
Innocenzo III lotta contro le ERESIE (dal greco airesis, scelta; diventa “scelta condannata dalla Chiesa dal 325 – concilio di Nicea, Costantino, arianesimo) Indisse la crociata contro gli albigesi (1209 – 1229) che vivevano in Provenza. Strage di cristiani fatta da cristiani Attaccò anche patarini e valdesi
Aspetti positivi: Riforma la dottrina Riporta all’ordine vescovi europei Corregge l’ignoranza del clero Approva la costituzione degli ordini mendicanti: FRANCESCANI E DOMENICANI che ebbero come massimo merito quello di uscire dai monasteri e andare a predicare nelle città. Non possedevano nulla (mendicanti), ma accettavano elemosine (lettura a p. 62-63; fare esercizio 3 p. 63)
I domenicani inventarono il culto mariano (devozione a Maria) Si diffuse la confessione auricolare Nel XII secolo fu inventato anche il Purgatorio