Paolucci, Signorini La storia in tasca

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Transcript della presentazione:

Paolucci, Signorini La storia in tasca Dall’inizio del Novecento a oggi Volume 5 1. Il logoramento degli antichi imperi 2. La grande guerra 3. Dopoguerra senza pace Paolucci, Signorini La storia in tasca. Dalla metà del Seicento all’inizio del Novecento © Zanichelli editore 2013

Capitolo 1 Il logoramento degli antichi imperi Paolucci, Signorini La storia in tasca. Dalla metà del Seicento all’inizio del Novecento © Zanichelli editore 2013

L’Impero austro-ungarico: due Stati, molte nazionalità L’Austria e l’Ungheria sono due Stati sovrani che hanno un solo imperatore, Francesco Giuseppe, salito al trono nel 1848. Si tratta di uno Stato multinazionale indebolito da divisioni etniche e sociali. Di fronte alle tensioni etniche il governo di Vienna è confuso e incerto. Inoltre fortissime sono le differenze sociali: l’Impero è diviso tra ricche zone industrializzate (Austria e Boemia) e povere zone rurali (Transilvania e Ungheria). Punto di forza dell’Impero restava, però, oltre alla tradizione imperiale, il fortissimo esercito permanente. - Dal 1867, infatti, l’Impero era costituito come una doppia monarchia: 1) la monarchia austriaca, di cui facevano parte, oltre all’Austria, anche la Boemia, la Galizia polacca, la Slovenia, il Trentino e la Venezia Giulia; 2) la monarchia ungherese, di cui facevano parte – con l’Ungheria – la Slovacchia, la Croazia e la Transilvania. Tra l’Austria e l’Ungheria vi erano forti tensioni, specialmente a causa della grande aggressività del partito che lottava per l’indipendenza nazionale ungherese. - In Austria prevaleva l’etnia tedesca. Le altre nazionalità dell’Impero, dopo le lotte dell’Ottocento, avevano ottenuto il diritto al bilinguismo (l’uso della propria lingua accanto a quella tedesca) e varie altre forme di autonomia. - In Ungheria, dove prevaleva l’etnia magiara, la situazione era diversa: i diritti delle minoranze rumena, tedesca, slovacca, croata e serba erano ignorati dalla maggioranza magiara. - Le tensioni più aspre erano in Croazia,nella penisola balcanica, dove le popolazioni slave (soprattutto i Croati e i Serbi) aspiravano a costituire uno Stato indipendente, che unificasse tutti gli Slavi del sud. La questione si aggravò dopo l’annessione, nel 1908, da parte dell’Impero asburgico, della Bosnia-Erzegovina, un’estesa regione popolata in gran parte da Slavi, già appartenente all’Impero ottomano. Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013

L’agonia dell’Impero ottomano Anche l’Impero ottomano, che era sorto agli inizi del XIV secolo ed era giunto al culmine del suo splendore e della sua espansione nel secolo XVI, era da tempo, come l’Impero asburgico, in grave crisi. All’origine di questa crisi c’erano, prima di tutto, difficoltà interne. L’autorità religiosa dell’imperatore (il sultano) su tutti i musulmani, era messa in discussione da cospicue minoranze religiose, come gli sciiti dell’Iran, e da movimenti cosiddetti «di rinascita islamica», che predicavano il ritorno all’Islam delle origini. - Dalle difficoltà del sultano di Costantinopoli cercavano di trarre vantaggio le potenze europee: Nella prima metà dell’Ottocento esse appoggiarono le rivolte delle popolazioni balcaniche di fede cristiana che si ribellavano all’Impero. Con il loro aiuto si costituì nel 1818 uno Stato serbo autonomo e, nel 1829, il regno indipendente di Grecia. 3. Contemporaneamente, le regioni caucasiche fra il mar Nero e il mar Caspio, la Georgia, l’Armenia e l’Azerbaigian, furono occupate dalla Russia. - Nel mentre, nella penisola balcanica, il Montenegro, la Bulgaria e la Romania formarono nel 1878 una fascia di Stati indipendenti e fra loro rivali. Nel 1908 la Bosnia e l’Erzegovina furono annesse all’Impero degli Asburgo. - In Africa la Francia proseguiva la colonizzazione del Maghreb (Algeria, Tunisia, Marocco), dell’Egitto, del Sudan e della Libia. - La Germania estende i propri mercati in Turchia. Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013

Riformatori e nazionalisti turchi Cominciano a diffondersi nell’Impero ottomano i modelli di vita europei e per poter governare le nuove richieste sociali verso una maggiore laicità e democrazia il sultano concede alcune riforme. Ma le fratture sfociarono in un colpo di Stato da parte di alcuni funzionari e ufficiali appartenenti al movimento riformatore e nazionalista Giovani Turchi (1908). - Vengono istituiti tribunali laici. - Viene istituita la proprietà privata. - Viene proclamata l’uguaglianza di tutti i sudditi ottomani a prescindere dalla fede religiosa. - Nel 1876, il Sultano Abd al-Hamid II promulga una costituzione che prevede l’esistenza di un parlamento elettivo. - Lo Stato nazionale creato dai Giovani Turchi opprime le minoranze religiose, un’oppressione che tra le altre atrocità, sfociò nell’orribile genocidio armeno. Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013

L’Impero russo: un gigante dai piedi d’argilla L’Impero russo è multinazionale e caratterizzato da un territorio vastissimo che accoglie masse di popolazione poverissima. - Nonostante l’abolizione della servitù della gleba da parte di Alessandro II attraverso una riforma agraria fallita, chi si trovò a godere di un miglioramento delle proprie condizioni sono solo i kulaki. - La Russia era un’autocrazia, cioè una monarchia assoluta il cui sovrano aveva un potere senza limiti. Non esistevano né costituzione, né parlamento, né partiti politici. Nella seconda metà del XIX secolo si formarono, fra gli studenti e gli intellettuai delle città, gruppi di opposizione al regime zarista, come i populisti, che si misero al servizio delle masse contadine, per soccorrerle e istruirle. Più tardi, quando il movimento acquistò un carattere rivoluzionario, le incitarono alla rivolta. - Gruppi clandestini di populisti e di anarchici organizzarono attentati e azioni terroristiche, con lo scopo di abbattere l’autocrazia zarista. Di un attentato fu vittima, nel 1881, lo stesso zar Alessandro II. - Contro gli atti terroristici gli zar Alessandro III e Nicola II imposero una stretta alle minoranze, contando soprattutto sulla popolazione russa. Tra le minoranze che subirono enormi violenze, gli ebrei, vittime di progrom. - Nonostate la povertà interna, che produce ondate migratorie consistenti, l’Impero russo si espande in Asia giungendo a conquistare la Manciuria. - Solo il Giappone ferma l’espansione russa in Asia. - Il 1905 vede il susseguirsi di proteste, rivolte ed ammutinamenti (come quello celebre della corazzata Potëmkin) per una riforma democratica del paese. - Nel 1906 si riunisce per la prima volta la Duma (il parlamento russo) ma, come le pressioni vengono a calare, lo zar la scioglie, revocando ogni promessa di costituzione liberale. Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013

Paolucci, Signorini La storia in tasca Paolucci, Signorini La storia in tasca. Dalla metà del Seicento all’inizio del Novecento © Zanichelli editore 2013