Vangelo di Matteo 26, Venuta la sera, si mise a mensa con i Dodici. Mentre mangiavano disse: “I n verità io vi dico, uno di voi mi tradirà”. Ed essi,

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Transcript della presentazione:

Vangelo di Matteo 26, 20-29 Venuta la sera, si mise a mensa con i Dodici. Mentre mangiavano disse: “I n verità io vi dico, uno di voi mi tradirà”. Ed essi, addolorati profondame nte, incominciarono ciascuno a domandargli: “Sono forse io, Signore?”. Ed egli rispose: “Colui che ha intinto con me la mano nel piatto, quello mi tradirà. Il Figlio dell’uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a c olui dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito; sarebbe meglio per quell’ uomo se non fosse mai nato!”. Giuda, il traditore, disse: “Rabbì, sono fo rse io?”. Gli rispose: “Tu l’hai detto”. Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedi zione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: “Prendete e mangiate; questo è il mio corpo”. Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo di ede loro, dicendo: “Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’all eanza, versato per molti, in remissione dei peccati. Io vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuov o con voi nel regno del Padre mio”.

Leonardo da Vinci, L’ultima cena Refettorio di Santa Maria delle Grazie, Milano, 1496 3

L’ultima cena, raffigura l’episodio in cui Gesù, riunito con discepoli per festeggiare la Pasqua e braica, annuncia che uno degli apostoli sta per tradirlo e istituisce l’eucarestia. Il tema dell’ultima cena di Gesù e degli apostoli è svolto da Leonardo in maniera originale. Giu da il traditore, non è isolato come in altre rappresentanze del tempo, e ciascuno degli apostoli , con i propri gesti, sembra chiedere chi possa essere il colpevole e cerca di allontanare da sé i l sospetto. Giuda Ta ddeo Filippo Andrea Tommaso Pietro Giovanni ev angelista Bartolomeo Giacomo il minore Giuda Is cariota Giacomo il maggiore Matteo Gesù Simone Zelota 4

Il secondo gruppo Nel secondo gruppo, a sinistra, Pietro si sporge verso Cristo. Davanti a lui Gi uda si ritrae stringendo il sacchetto dei denari, mentre Giovanni è disperato La disposizione degli apostoli Leonardo ha disposto i 12 apostoli in 4 gru ppi di 3 personaggi, ognuno a destra e a si nistra della figura centrale Il terzo gruppo Nel terzo gruppo, a destra, To mmaso con accanto Giacomo maggiore e Filippo in piedi. Giuda Il traditore di Gesù e l’unico dei person aggi ad appoggiare il gomito sul tavolo sporgendosi in avanti. In tal modo il vol to è rivolto all’indietro ed è l’unico che l o spettatore non vede. Il primo gruppo Nel primo gruppo, a sinistra, Giacomo Minore e Andrea so no in piedi a parlare fra loro Il quarto gruppo Nel quarto gruppo,infine, Matt eo e Simone si rivolgono a Ta ddeo. 5

La prospettiva Il soffitto a cassettoni indica l’orientamento d ella luce e sottolinea l’effetto prospettico. Sul fondo della composizione, al di là di tre grand i aperture, si scorge un un lontano paesaggio con la luce che volge al tramonto. La scena Leonardo colloca tutte le figure degli apostoli su un unico piano, a gruppi di tre. La scena raffigurata descrive l e reazioni degli apostoli alla frase ev angelica di Gesù:”uno di voi mi tradir à”. Gli stati d’animo Le parole di Cristo fanno scaturire negli ap ostoli i sentimenti più diversi: rabbia, rasse gnazione, dolore, stupore, sgomento, paur a. Giuda il traditore è l’unico a non avere u na reazione passionale. La tavola Sulla tavola imbandita sono riconoscibili molti dettagli: i ricami della tovaglia, le st oviglie, le brocche, i vassoi; tutti gli elem enti dipinti con grande minuzia e cura pe r i particolari. 6

I personaggi L’apostolo Bartolomeo, si alza e si proietta in avanti: <<cosa sta succedendo, cosa sta dicendo il Maestro>>. Giacomo il minore, poggia la mano sulla spalla di Pietro; vuole una conferma di ciò che ha appena udito. Andrea, alza le mani. Non può essere vero quello che sta dicendo il maestro.

I personaggi Pietro, con la mano, ripete il gesto di Giacomo e chiama a se Giovanni. Lo interroga a bassa voce, sulle parole pronunciate da Gesù. Giuda Iscariota, ascolta e si ritrae, spaventato contemporaneamente dall’annuncio del Maestro e dall’echeggiare di quelle parole nel Commento tra Pietro e Giovanni

I personaggi GIUDA ISCARIOTA Per la prima volta nella storia iconografica dell’ultima cena la figura di Giuda, non viene né isolata, né messa in disparte. Giuda non merita tanto disprezzo! Leonardo comprende che il tradimento è parte del disegno divino e che Giuda è solo uno strumento nelle mani di Dio affinché il destino di Cristo possa compiersi. Giuda è l’unico apostolo che viene raffigurato Con il viso in ombra. La borsa dei trenta denari che tiene in mano è un altro elemento che ci fa riconoscere l’apostolo GIUDA ISCARIOTA Il coltello, impugnato da Pietro e tenuto dietro la schiena di Giuda, viene ad imporsi come il simbolo di tradimento

I personaggi Giacomo il maggiore, allarga le braccia ed il gesto esprime tutta la sua incredulità. Filippo: <<Maestro, noi non potremmo mai fare una cosa simile>>. Tommaso è incredulo con il dito sollevato al cielo. Lo stesso dito che l'Apostolo vorrà' inserire nel costato di Gesù, non credendo alla sua Resurrezione.

I personaggi Matteo, avete sentito cos’ha detto il Maestro? Uno di noi lo tradirà! Giuda Taddeo, hai sentito anche tu le sue parole? Simone Zelota, non so che dirti, anche io sono incredulo!

Lo stesso soggetto visto da altri artisti e in epoche diverse ultima cena, mosaico bizantino, 520 Sant’Apolinnare nuovo Ravenna Giotto, l'ultima cena, 1306 Cappella degli Scrovegni Padova 12

Beato angelico, Eucarestia, 1445 Convento di S. Marco Firenze Andrea del Castagno, Ulti ma cena, 1447 13

Ex Convento di Sant’Onofrio Firenze Rosseli Cosimo, Ultima cena, 1481 Cappella Sistina Città del Vaticano Perugino Pietro, Ultima cena, 1490 Ex Convento di Sant’Onofrio Firenze 14

Raffaello, Ultima cena,1519, Palazzo Vaticani Città del Vaticano Tiziano, Ultima cena, 1564 El escorial Madrid 15

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