don Manuel Marciello Beltrami

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Transcript della presentazione:

don Manuel Marciello Beltrami Ἀποκάλυψις don Manuel Marciello Beltrami

Apocalisse 1, 9-20 Dopo i primi otto versetti (che si ripeteranno per inclusione alla fine del libro, dando così importanza a ciò che è racchiuso tra essi), l’Apocalisse si apre con la presentazione di Giovanni, la sua vocazione e una prima grande visione. 17/02/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 1, 9 «Io, Giovanni, vostro fratello e compagno nella tribolazione, nel regno e nella perseveranza in Gesù, mi trovavo nell'isola chiamata Pàtmos a causa della parola di Dio e della testimonianza di Gesù». Giovanni non vanta titoli per sé: egli si definisce, innanzitutto, “fratello” e “syn-koinonòs” (lett. “con-comunicante con voi”)… colui che fa con gli altri la stessa esperienza di comunione “nella prova”, “nel regno” (di Cristo = il suo mistero pasquale) e “nella perseveranza in Gesù” In Gesù, insomma, noi partecipiamo simultaneamente al suo regnare e alla sua passione 17/02/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 1, 10-11 «Fui preso dallo Spirito nel giorno del Signore e udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: "Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese: a Èfeso, a Smirne, a Pèrgamo, a Tiàtira, a Sardi, a Filadèlfia e a Laodicèa"». Il verbo usato è “ghìnomai” (“avvenni”, “divenni”, “fui preso”, “andai in estasi”…?), che è il verbo che indica le esperienze spirituali straordinarie Narrare un’esperienza di questo tipo è molto difficile perché il linguaggio descrittivo è “povero” rispetto a quello che si prova ed è custodito nel cuore e che, magari, cambia di momento in momento… È ovvio che ognuno – per tentare una descrizione – farà riferimento al suo mondo culturale-psicologico e al contesto nel quale vive Giovanni vive un contesto semita (nutrito di AT) dove parola e udito, visione ed occhio si intrecciano costantemente Certo è che, per Giovanni, questa esperienza straordinaria è dovuta allo Spirito Santo!! 17/02/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 1, 10-11 «Fui preso dallo Spirito nel giorno del Signore e udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: "Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese: a Èfeso, a Smirne, a Pèrgamo, a Tiàtira, a Sardi, a Filadèlfia e a Laodicèa"». Questo avvenne “en Kyriaké emèra”. Ormai è già assodato che la Chiesa si riunisce in assemblea di domenica… Il giorno del Signore è il giorno della Chiesa, il giorno dell’assemblea (secondo quanto dice anche Dt 16, 8) 17/02/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 1, 10-11 «Fui preso dallo Spirito nel giorno del Signore e udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: "Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese: a Èfeso, a Smirne, a Pèrgamo, a Tiàtira, a Sardi, a Filadèlfia e a Laodicèa"». Giovanni ode un suono che “si impone”, che non può non essere ascoltato… La voce chiede a Giovanni di scrivere l’Apocalisse: questa è la vocazione dell’autore! Il libro, poi, andrà mandato a sette Chiese nell’Asia Minore: che rappresentano, alla fine del I secolo, il “crogiuolo” della Chiesa (nel senso che sono le Chiese nelle quali è stato scritto quasi tutto il NT!!), dove si intersecavano comunità paoline e comunità giovannee 17/02/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 1, 12-13 «Mi voltai per vedere la voce che parlava con me, e appena voltato vidi sette candelabri d'oro e, in mezzo ai candelabri, uno simile a un Figlio d'uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d'oro». bellissimo il semitismo “vedere la voce” e questa voce è una voce personale, rivolta a colui che dovrà scrivere il libro Giovanni ha la visione di Cristo: Cristo glorioso in mezzo alla Chiesa (come nella liturgia) E’ simile ad un Figlio d’uomo (secondo la visione di Dn 7) Abito lungo fino ai piedi = abito sacerdotale Fascia d’oro = la sua regalità 17/02/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 1, 14 «I capelli del suo capo erano candidi, simili a lana candida come neve. I suoi occhi erano come fiamma di fuoco». Giovanni ha la visione di Cristo: I capelli bianchi = l’eternità Gli “occhi di fuoco” (cfr. Ct 8, 6) sono occhi penetranti, forti, ardenti, carichi di passione 17/02/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 1, 15-16 «I piedi avevano l'aspetto del bronzo splendente, purificato nel crogiuolo. La sua voce era simile al fragore di grandi acque. Teneva nella sua destra sette stelle e dalla bocca usciva una spada affilata, a doppio taglio, e il suo volto era come il sole quando splende in tutta la sua forza». Giovanni ha la visione di Cristo: I piedi di bronzo = la saldezza del “Vegliardo di giorni” La Parola di Dio è una spada a doppio taglio (cfr. Eb 4, 12) e la voce si impone Il volto è splendente come il sole (cfr. Mt 17, 2) Questo Figlio d’uomo tiene in mano 7 stelle: sono i Vescovi della Chiesa portati da Dio sul palmo della mano 17/02/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 1, 17-18 «Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la sua destra, disse: "Non temere! Io sono il Primo e l'Ultimo, e il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi». l’esperienza è così forte per Giovanni che si sente venire meno (questo è comune in altri racconti di vocazione profetica nell’AT) Il Signore si avvicina (// Trasfigurazione), tocca Giovanni e gli dice “Non temere” Poi il Signore si definisce: “il Primo e l’Ultimo” “il Vivente” (e qui bello è il contrasto con Giovanni caduto a terra quasi morto…) Segue l’annuncio pasquale: è il Cristo Risorto che chiama (la vocazione) nel mezzo dell’assemblea liturgica 17/02/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 1, 19-20 «Scrivi dunque le cose che hai visto, quelle presenti e quelle che devono accadere in seguito. Il senso nascosto delle sette stelle, che hai visto nella mia destra, e dei sette candelabri d'oro è questo: le sette stelle sono gli angeli delle sette Chiese, e i sette candelabri sono le sette Chiese». È il mandato della vocazione. A questo mandato segue una spiegazione: il “mysterion” nascosto e che deve essere rivelato (l’identità delle 7 stelle e dei 7 candelabri) 17/02/2019 Ἀποκάλυψις