Ierace, Patrascu, Salsano Giorgio Caproni Ierace, Patrascu, Salsano
Vita di Giorgio Caproni Nasce a Livorno, il 7 gennaio 1912. Trascorse l'infanzia a Livorno, poi si trasferì a Genova dove si iscrisse al liceo musicale. Partecipò alla Seconda Guerra Mondiale e in seguito, si unì ai partigiani. Dopo la guerra si trasferì a Roma dove insegnò e dove morì nel 1990.
Opere Nel 1959 pubblicò il suo libro più conosciuto, 'Il seme del piangere', dedicato al ricordo incancellabile della madre e delle città marine. I suoi libri del dopoguerra e della vecchiaia sono concentrati su un pensiero negativo e pessimista: 'Il muro della terra' del 1975 e il 'Franco cacciatore' nel 1982. Dopo la sua morte é uscita un'opera postuma: 'Res amissa'.
La madre per Giorgio... Per Caproni Livorno é la madre e l'infanzia. La madre per il poeta é molto fondamentale e infatti la nomina molte volte nelle sue poesie.
La poesia è dedicata alla madre, Annina, che ormai é morta, ma che il poeta ricorda con grande affetto. La pensa giovane, vivace e piena di vita, immersa nel clima della sua città, Livorno, con il sole, il vento e il mare. I versi parlano della madre, di Livorno e anche del modo in cui al poeta piace fare poesia.
Epilogo Annina é nella tomba. Annina, ormai, é un'ombra. E chi potrà più appoggiare L'orecchio al suo petto, e ascoltare Come una volta il cuore, Timido, tumultuare?
Il titolo 'Epilogo sgonfia conclusione Il titolo 'Epilogo sgonfia conclusione. Nei pochi versi il sentimento dominante e infatti la disperazione, il dolore di ammettere che la morte è la fine di tutto, l'impossibilità di ritrovare anche solo per un attimo la persona tanto cara.
Ierace Patrascu Salsano –Lavoro di Ierace Patrascu Salsano