Auschwitz - Birkenau <<Il viaggio non durò che una ventina di minuti. Poi l’autocarro si è fermato, e si è vista una grande porta, e sopra una scritta.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Un percorso fotografico a cura di Luciano Zappella – 4 parte
Advertisements

Il "Giorno della Memoria"
La shoah.

Primo Levi Approfondimento di: Treccani Simone, Martinelli Elena.
Progetto: Treno della Memoria 2009
Ricordare Auschwitz, per non dimenticare....
« La giornata delle memoria »
« La giornata della memoria »
Istituto Comprensivo Nocera Terinese Scuola secondaria 1°
Immagini dalla Shoah © Strykowski Foto.
27 gennaio gennaio 2010 Giornata della Memoria.
La giornata della memoria Cosa la storia non ha insegnato
Campi di concentramento
6 febbraio ORE Auditorium di Via Meda a Rho
Il termine olocausto, Shoa
Giornata della Memoria, 27 gennaio 2010
Per non dimenticare!.
Primo Levi.
Giornata della memoria il 27 Gennaio
Se questo è un uomo Primo Levi.
La giornata della memoria è il 27 gennaio perché è l’anniversario della liberazione del campo di Auschwitz.
LA SHOAH Il giorno della shoah si celebra il 27 Gennaio in ricordo della liberazione degli ebrei dal campo di concentramento di Aushwitz Con il termine.
Presentazione della Shoah fatto da: Desiree Napolitano, Angela Lanza e Miriam Lanza II G 1.
23-24 Novembre 2015 Progetto a cura di Marco Pilotti, Alessio Rossi e Monica Taglietti Fotografie a cura di Monica Taglietti.
Alunni: Bruno, De Luca, De Simone, Falbo, Forciniti, Gulluscio, Perfetti, Valletta. Classe: 1^ C A.S.: 2013/14.
MILIONI DI PERSONE SOFFRONO LA FAME OGNI GIORNO. UN BAMBINO SU QUATTRO HA PROBLEMI DI CRESCITA. CIRCA PERSONE NON HANNO DA MANGIARE !
A.S. 2014/2015 CLASSE I A Plesso Mazzini 27 gennaio un giorno da ricordare per non dimenticare!
20. Il genocidio su scala industriale. La profezia autorealizzantesi  Ebrei  separati già da tempo dalla società  ritenuti responsabili della guerra.
 Gli articoli 1 e 2 della legge n. 211 del 20 luglio 2000 definiscono così le finalità e le celebrazioni del Giorno della Memoria: « La Repubblica italiana.
Lo sterminio degli ebrei
SAMI MODIANO.
I crimini contro l’umanità dello stato nazista (2)
I Bambini Soldato.
per non dimenticare mai più!
Giornata della memoria
19. L’altro genocidio: sinti e rom
“GIORNATA DELLA MEMORIA”
DIANA GABRIELE 5^A.
Stazione Centrale Milano – Binario 21
VIAGGIO DELLA MEMORIA OTTOBRE 2016
LA GERMANIA.
Venerdì 27 gennaio 2017 noi alunni delle classi seconde abbiamo partecipato ad un incontro con la bibliotecaria del paese che ci ha raccontato la terribile.
SI RICORDANO UOMINI, DONNE, BAMBINI CHE HANNO LOTTATO PER SOPRAVVIVERE
“MILITANTE DELLA MEMORIA” ISTITUTO EINAUDIGRAMSCI
Una guerra civile Di Claudio Pavone.
GIORNATA DELLA MEMORIA
Giornata della memoria
08 aprile 2018 Domenica II di PASQUA Canto Gregoriano.
Primo Levi.
Scuola secondaria di primo grado
LA SHOAH, quando, dove e perché
Oggi si celebra il giorno della memoria, una ricorrenza nata nel 2000 ,per ricordare il dramma vissuto soprattutto dagli ebrei sotto i regimi nazi-fascisti.
Una guerra civile Di Claudio Pavone.
Il silenzio è il vero crimine contro l’umanità.
L’ETÀ DI MARIO E SILLA.
Daniela contrada – Primo Levi daniela contrada –
FOSSOLI.
GIORNATA DELLA MEMORIA
27 GENNAIO: GIORNO DELLA MEMORIA
Una guerra civile Di Claudio Pavone.
27 GENNAIO: GIORNO DELLA MEMORIA
Testimone dell’Olocausto
LA GIORNATA DELLA MEMORIA
Lettera di un soldato Italiano al fronte
V A M.PIZZICAROLI 27 GENNAIO 2018.
La Shoah.
L’educazione fascista
Transcript della presentazione:

Auschwitz - Birkenau <<Il viaggio non durò che una ventina di minuti. Poi l’autocarro si è fermato, e si è vista una grande porta, e sopra una scritta vivamente illuminata ARBEIT MACHT FREI, il lavoro rende liberi.>> Primo Levi, Se questo è un uomo, Einaudi Torino 2011. Pag. 19.

Il complesso di Auschwitz comprendeva sia un campo di concentramento sia di sterminio. Era vasto non solo nel complesso degli edifici; il territorio che dipendeva dalle autorità del lager era di 40 Km quadrati. Auschwitz - Birkenau A tre chilometri di distanza circa sorgeva il campo di Birkenau, ancora più grande .

Campo di Concentramento Per campo di concentramento (o campo di internamento) si intende una struttura carceraria all'aperto, per la detenzione di civili e/o militari. È solitamente provvisoria, adatta a detenere grandi quantità di persone, spesso prigionieri di guerra, destinati ad essere scambiati o rilasciati alla fine del conflitto. Un campo di concentramento è formato da file di baracche o container disposti ordinatamente, contenenti i dormitori, i refettori, gli uffici, circondate da reticolati di filo spinato o altri tipi di barriere. Il perimetro del campo è sorvegliato da ronde di guardie armate. Il trattamento di prigionieri civili e militari nei campi di internamento in tempo di guerra è regolato dalla III e IV Convenzione di Ginevra del 12 agosto 1949.

Campo di Sterminio Un campo di sterminio è un campo di concentramento il cui scopo unico è quello di uccidere i prigionieri che vi giungono. Questi centri di annientamento furono creati dalla Germania nazista durante seconda guerra mondiale per mettere in atto l’ uccisione di tutti gli ebrei d'Europa compresi nella sfera d'influenza del Terzo Reich. I campi di sterminio nazisti causarono la morte di circa tre milioni di ebrei e costituiscono l'unico caso nella storia di struttura detentiva studiata appositamente per distruggere un'intera popolazione sulla base di concezioni ideologico-razziali.

L’arrivo al campo I prigionieri giungevano ammassati nei vagoni, stremati per aver viaggiato giorni, o anche settimane, senza un luogo dove riposare, privi di cibo e senza servizi igienici. All’ arrivo dei convogli veniva fatta la selezione delle persone. Quelli che non erano in grado di lavorare erano avviati alle camere a gas; gli altri erano spinti al bagno.

Dovevano privarsi dei loro vestiti, venivano rasati e, dopo essersi lavati, uscire nudi nel cortile. In esso i prigionieri venivano registrati con un numero tatuato sull’avambraccio sinistro; era quello il loro nuovo nome. Gli oggetti di qualche valore portati dai prigionieri venivano sequestrati.

<<Siamo scesi, ci hanno fatti entrare in una camera vasta e lunga, debolmente riscaldata. Che sete abbiamo! Il debole fruscio dell’acqua nei radiatori ci rende feroci: sono quattro giorni che non beviamo. Eppure c’è un rubinetto: sopra un cartello, che dice che è proibito bere perché l’acqua è inquinata. Sciocchezze, a me pare ovvio che il cartello è una beffa, “essi” sanno che noi moriamo di sete, e ci mettono in una camera e c’è un rubinetto, e Wassertrinken verboten. Io bevo, e incito i compagni a farlo; ma devo sputare, l’acqua e tiepida e dolciastra, ha odore di palude. Questo è l’inferno.>> Primo Levi

La vita nel campo La vita nel campo aveva inizio con la quarantena, un periodo durissimo di privazioni e punizioni per cancellare la personalità individuale e spezzare ogni resistenza. Ogni giorno i prigionieri parteciparono ad estenuanti appelli, che si svolgevano nel cortile in piedi per ore. Poi si recavano al lavoro; uomini e donne lavoravano senza tregua ai loro campi di sterminio: edificavano baracche e aprivano strade. Altri lavoravano in fabbriche di prodotti chimici e miniere.

Gerarchie I prigionieri erano suddivisi in categorie, contrassegnate da triangoli colorati, secondo una precisa gerarchia: alla base stavano gli Ebrei (triangolo giallo); seguivano gli zingari (triangolo marrone), gli omosessuali (rosa), gli asociali (nero), i prigionieri politici e i religiosi cattolici (rosso), i testimoni di Geova (viola) e, infine, sul gradino più alto, i criminali comuni (verde).

I “Blocchi” Gli edifici destinati al ricovero dei deportati erano baracche di legno dette “block”. In ogni piano di ciascun edificio erano ammassate 700-800 persone. In ogni letto dovevano stare due prigionieri. Anche di notte, coloro che dovevano dormire sul fianco per gli spazi ristretti, non potevano avere momenti di isolamento e di sollievo.

La maggior parte delle persone furono eliminate nelle camere a gas La maggior parte delle persone furono eliminate nelle camere a gas. Ad Auschwitz esistono ancora i locali delle “docce” da cui si espandeva gas alle persone ammassate a centinaia. Venivano rinchiusi in questi locali i prigionieri che, appena arrivati, non erano giudicati idonei al lavoro e quelli che la vita del campo aveva fiaccato. Le camere a gas Nei magazzini sono state trovate, molte scatole,piene e vuote,del gas zyclon B. Squadre di prigionieri sgombravano le camere a gas e mettevano i cadaveri nei forni crematori.

Se questo è un uomo Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case, Voi che trovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un si o per un no. Considerate se questa è una donna Senza capelli e senza nome Senza più forza di ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana d’inverno. Meditate che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via. Coricandovi alzandovi; Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, La malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso da voi. Se questo è un uomo

FINE Di: Mezzi Lorenzo, Ferri Gian Marco, Volonghi Nicola Fonti: Google Immagini Se Questo è un Uomo ( Primo Levi)