Funzione keynesiana del consumo Economia Funzione keynesiana del consumo Si riportano il consumo aggregato C sulle ordinate, il reddito aggregato disponibile Y sulle ascisse Secondo Keynes il consumo C dipende dal reddito disponibile Y: variazioni di Y si trasmettono immediatamente su C La funzione keynesiana del consumo è C = A + f(Y) La propensione media al consumo è il rapporto consumo/ reddito, C/Y A è il livello di consumo minimo, necessario e non comprimibile della popolazione La propensione marginale al consumo è il rapporto tra una variazione infinitesima di C (dC) ed una variazione infinitesima di Y (dY) = dC/dY è l’inclinazione puntuale di a, b, d Per i redditi Y1, Y2 e Y3 è aY1/Y10, bY2/Y20, dY3/Y30 La propensione marginale al consumo è decrescente: aumenti di reddito sono destinati sempre di più al risparmio e sempre meno al consumo man mano che il reddito aumenta Più elevati sono i redditi delle famiglie, più bassa è la loro propensione marginale al consumo d C C = A+f(Y) b Una versione semplificata della funzione keynesiana del consumo è la C = A + cY, un segmento di retta, crescente, che parte da A C = A+cY a c La propensione marginale al consumo è costante ed è l’inclinazione di C (= c) La propensione media al consumo C/Y è decrescente e sempre > c Da Y = C + I e C = cY sostituendo si ha Y = cY + I e Y- cY = I e Y (1 - c) = I, da cui Y = I 1 : un investimento genera reddito moltiplicandosi per un (1 - c) coefficiente pari a 1/(1-c) (moltiplicatore) A Il moltiplicatore è tanto più forte quanto più elevata è c (1 - c) è la propensione marginale al risparmio dS/dY, poiché S = Y - C, dove S è il risparmio e dS = dY – dC e dS/dY = 1- dC/dY Y1 Y2 Y3 Y