a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia Reinhold sottolinea che il soggetto e l'oggetto non sono pensabili separatamente concepiti e pensati come due facce della stessa medaglia, come se essi facessero riferimento ad un unico principio: la coscienza , intesa come facoltà della rappresentazione. Ma LA COSCIENZA HA SOLO UN RILIEVO TEORETICO E NON PRATICO Al contrario per Fichte Kant :aporia della cosa in sé L’ io puro di Fichte Viene colto come ATTIVITÀ: l’ IO è ATTIVITÀ deriva Tutto il SAPERE (forma e contenuto) Tutti i principi dell’AGIRE (in quanto l’io stesso è attività) Fichte IO PENSO che in Kant era un semplice legislatore, cioè forniva le leggi FORMALI alla materia sensibile tramite le proprie categorie IN FICHTE diventa CREATORE E PRODUTTORE di tutti i suoi contenuti cioè di tutta la realtà L’intuizione intellettuale L’io viene COLTO attraverso un’intuizione intellettuale L’io Coglie se stesso tramite un’intuizione intellettuale Noi come individui empirici sentiamo, cogliamo immediatamente dentro di noi un’attività originaria che è SOGGETTO e PENSIERO TALE ATTIVITÀ è all’origine di tutta la realtà ed è autocoscienza, cioè coglie se stessa nell’atto di pensare e produrre la realtà L’Io in questo caso non deve essere inteso come una sostanza, ma come un’attività, un atto originario riportando tutta la conoscenza all’interno del soggetto Anche il dato – la cosa in sé – va concepito come prodotto dal soggetto Tutta l’esperienza è un PRODOTTO dell’attività del soggetto 23/02/2019 a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia
a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia Come si arriva a giustificare razionalmente la necessità dell’IO puro? il principio di ogni sapere è l’IO IL soggetto alla base di tutto Si parte dalla ricerca dei principi del sapere Infatti ogni sapere, cioè ogni SCIENZA ha i suoi principi Le singole scienze, dice Fichte, non sono in grado di giustificarei loro principi. Cioè di rendere pienamente ragione dei loro concetti fondamentali e dei loro postulati. TALE COMPITO APPARTIENE ALLA FILOSOFIA Dunque in questo senso la filosofia si caratterizza come DOTTRINA DELLA SCIENZA, cioè disciplina che studia la validità razionale dei fondamenti di ogni scienza e di ogni sapere. Il principio della filosofia La filosofia ha a sua volta un principio che deve essere autofondato e autoevidente. Questo principio potrebbe coincidere con il principio di identità e non contraddizione: (se A è, allora A=A, cioè se esiste, se è posto A, allora A è uguale a se stesso). E in tale forma è evidente che per giungere al principio di identità v’è bisogno che A sia posto. Chi pone A? L’ IO. Ma CHI PONE L’IO? “L’io pone se stesso” è il primo principio della filosofia fichtiana L’attività originaria dell’Io è dunque AUTOFONDATA INCONDIZIONATA ASSOLUTA L’IO pone il non-IO Questo è il secondo principio della filosofia fichtiana Il non-io è tutto ciò che noi possiamo considerare oggetto, Gegenstand, dal tedesco: “ciò-che-sta-di-fronte” Ciò che è opposto al soggetto che lo vede, lo pensa, lo conosce, lo crea. In una parola tutto ciò che è NATURA, oggettività, termine dell’azione conoscitiva e creativa dell’Io. il concetto di “ATTIVITÀ”? Implica sempre un agire che si riferisce a qualcosa che è oggetto dell’azione, implica sempre un “andare da….a…” L’agire ha cioè un suo dinamismo che comporta la presenza non solo di un soggetto agente, ma anche di un oggetto che è il termine dell’azione L’Io è sforzo (lo Streben dei romantici), tensione continua verso un risultato ideale che, se raggiunto veramente, comporterebbe la cessazione dell’azione dell’Io. In realtà, ogni traguardo è il punto di partenza di una nuova lotta. Tutta la storia dell’uomo deve essere per l’autore considerata una storia di progressivo avanzamento della libertà e di indipendenza rispetto alla natura. Il non-io è tutto quello che non è ragione. L’uomo porta avanti la sua lotta titanica contro tutto ciò che non è ragione nella propria soggettività, accedendo ad un piano superiore di libertà, che gli impone una nuova lotta. Ossia prima vi è la pura azione dell’Io, poi tale azione dà luogo al suo oggetto, l’essere. L’Io e il non-Io si limitano a vicenda L’attività, essendo orginaria e anteriore all’essere, è infinita, ma producendo un oggetto, un non–io si autolimita. Dacché ha prodotto il suo oggetto l’attività dell’io trova di fronte a sé un non-io che la limita e la ostacola: Terzo principio della filosofia fichtiana “L’Io oppone, nell’Io, ad un io divisibile un non io divisibile” Se all’Io si oppone un non-io, l’Io non è più assoluto, ma diventa un io limitato, l’io empirico che possiamo osservare nella vita concreta. 23/02/2019 a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia
a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia L’idealismo etico Gli intellettuali, piuttosto che chiudersi in un “proprio sapere” sterile e individualistico, devono farsi maestri ed educatori del genere umano, della nazione gli intellettuali hanno il compito di identificare i limiti imposti dal non-io alla libertà dell’Io, e indicare le strade che conducono al progresso. L’intellettuale deve costituire l’avanguardia dell’umanità che combatte, con la sua razionalità, per conquistare la libertà. Compito dello stato è educare alla libertà,se cio non avviene l’uomo ha diritto di rompere il contratto che allo stato lo lega. Il fine è un sistema politico giusto, dove la proprietà è frutto del lavoro,lo stato deve farsi garante dei diritti naturali dell’individuo (libertà,proprietà, conservazione),deve rendere impossibile la povertà garantendo cibo e lavoro.Lo stato deve essere come una guida che si annienta quando gli individui che lo compongono raggiungono libertà e ragione. Il primato del popolo tedesco In cosa consiste questo primato? solo il popolo tedesco risulta adatto per applicare i suoi ideali in quanto l’unico ad aver mantenuto la sua purezza e la sua primitività, indicatore di ciò è la lingua rimasta immutata sin dalle origini, essa è espressione di vita concreta e di cultura. Per questi motivi i tedeschi possono considerarsi il popolo puro per eccellenza. idealista è colui che crede nella propria libertà; dogmatico colui che si considera determinato dal mondo in cui vive 23/02/2019 a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia