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daniela contrada – www.raccontidiscuola.it Primo Levi 174.517 daniela contrada – www.raccontidiscuola.it

La vita Primo Levi nasce a Torino nel 1919 dove si diploma al liceo classico D’Azeglio e, nel 1941, si laurea in chimica con molte difficoltà, poiché, in quanto ebreo, è colpito dalle leggi razziali del 1938. Inizia a cercare un lavoro, perché la famiglia è in difficoltà economiche e il padre ammalato di tumore. Trova una sistemazione a Milano; nel 1943 aderisce alla lotta partigiana insieme ad un gruppo di amici torinesi, ma già nel 1944 viene catturato, internato a Fossoli e poi deportato nel campo di sterminio di Auschwitz. Lo scrittore però sopravvive a quella drammatica esperienza, che segna per sempre la sua vita. Ritorna a Torino dove lavora come chimico in una fabbrica di vernici e contemporaneamente svolge l’attività di scrittore. Nel 1947 sposa Lucia Morpurgo, dalla quale ha due figli, Lisa e Renzo; nello stesso anno pubblica il romanzo- testimonianza che lo rende famoso: “Se questo è un uomo”. Scrive diverse opere, spaziando tra vari generi e vincendo anche prestigiosi premi letterari, muore a Torino, per una caduta dalle scale nel 1987. http://www.primolevi.it/Web/Italiano

Le tappe fondamentali della vita Nasce nel 1919 a Torino, da una ricca famiglia ebrea Nel 1937 si diploma al liceo D’Azeglio di Torino, poi si iscrive alla facoltà di chimica e si laurea nel 1941 Si trasferisce a Milano per lavoro, frequenta un gruppo di giovani ebrei torinesi ed entra in contatto col Partito d’Azione Nel 1943 si unisce ai partigiani in Val d’Aosta, ma, catturato, viene internato a Fossoli, un campo di concentramento Nel 1944 è deportato nel lager di Auschwitz Il 27 gennaio del 1945 viene liberato dall’Armata Rossa Torna a Torino, dove lavora come chimico in una ditta di vernici e si dedica anche alla scrittura Nel 1947 sposa Lucia Morpurgo, dalla quale ha due figli, e pubblica “Se questo è un uomo” Nel 1978 riceve il Premio Strega per il romanzo “La chiave a stella” Muore, forse suicida, a Torino nel 1987

Le opere 1947 “Se questo è un uomo“. Opera autobiografica in cui narra la sua esperienza nel lager di Auschwitz 1963 “La tregua” Storia del viaggio verso casa di un gruppo di deportati del campo di Auschwitz. Vince il Premio Campiello Dal libro è stato tratto l’omonimo film di F. Rosi 1966 “Storie naturali” Raccolta di 15 racconti di carattere fantascientifico umoristico 1971 “Vizio di forma” Raccolta di 20 racconti fanta-tecnologici e fanta-biologici

Le opere 1975 1978 1986 1982 “Il sistema periodico” Raccolta di 21 racconti, il cui titolo deriva dal nome degli elementi chimici della tavola periodica, e che trattano episodi autobiografici e di fantasia 1978 “La chiave a stella” Romanzo dedicato ai tecnici dell’industria italiana. Vince il Premio Strega 1982 “Se non ora quando” La storia di un gruppo di partigiani ebrei 1986 “I sommersi e i salvati” Saggio-romanzo sulla tragedia dei lager

Collega i titoli delle opere con le date di pubblicazione La tregua 1975 I sommersi e i salvati 1947 Se questo è un uomo 1963 La chiave a stella 1986 Il sistema periodico 1978

Collega i titoli delle opere con l’argomento trattato La tregua fantascienza I sommersi e i salvati shoah Se questo è un uomo shoah Storie naturali shoah Vizio di forma fantascienza

Renato Guttuso, Il trionfo della guerra, 1966 La corrente culturale di riferimento: IL NEOREALISMO Il bambino ebreo del ghetto di Varsavia, Tsvi Nussbaum, sopravvissuto al campo di Bergen-Belsen, mentre si arrende ai nazisti Renato Guttuso, Il trionfo della guerra, 1966

Il Neorealismo Dopo il soggettivismo e l’intimismo prevalenti negli anni Trenta, negli anni Quaranta, si manifesta in alcuni scrittori un atteggiamento di apertura nei confronti della società: gli intellettuali abbandonano la posizione di isolamento dalla realtà e propongono nuove tematiche sociali con un linguaggio accessibile a tutti. Questa spinta degli scrittori italiani a farsi interpreti dei problemi reali del popolo sfocia nel movimento del Neorealismo, che, tra il 1945 e il 1950, dà luogo a una vasta produzione letteraria volta a rappresentare la realtà in tutti i suoi aspetti, sia positivi sia negativi, attraverso un linguaggio semplice e popolare, che si avvicina al parlato delle singole regioni. Nell’immediato dopoguerra, scrittori, registi e artisti intendono contribuire con il loro impegno politico e sociale e con le loro opere alla ricostruzione materiale e spirituale del Paese. I temi più trattati sono infatti: la guerra, la lotta partigiana e le misere condizioni di vita di operai e contadini. Tra gli scrittori più significativi, molti dei quali partecipano attivamente alla lotta partigiana, ci sono: Renata Viganò, Beppe Fenoglio, Elio Vittorini, Primo Levi, Cesare Pavese, Ignazio Silone, Corrado Alvaro e altri. Tra i registi ricordiamo: Vittorio De Sica, Roberto Rossellini e Luchino Visconti.

Le principali caratteristiche Coinvolgimento di tutte le arti Critica al Decadentismo, all’Ermetismo e al concetto di arte come forma pura Impegno sociale e civile degli intellettuali Temi: guerra, lotta partigiana, povertà, lotta operaia, emigrazione, emarginazione ecc. Prosa sintetica e asciutta, sull’esempio degli autori americani Faulkner, Steinbeck ed Hemingway Linguaggio vicino al parlato e uso del dialetto Adozione di nuovi generi letterari: cronaca, documento, poesia corale

Il CINEMA Neorealista

Se questo è un uomo L'opera, un romanzo testimonianza scritto tra il dicembre 1945 e il gennaio 1947, rappresenta la drammatica esperienza della deportazione, vissuta in prima persona dall'autore, che si svolge nell’arco di un intero anno, dal febbraio 1944 al 27 gennaio 1945. La storia comincia con l’internamento dell’autore nel campo di concentramento per ebrei di Fossoli, presso Carpi, prosegue con il racconto dell’internamento nel campo di sterminio di Auschwitz e del successivo trasferimento al campo di Monowitz, un lager satellite del complesso di Aushwitz. Qui Levi riesce a sopravvivere prima grazie al cibo supplementare procuratogli segretamente da un operaio italiano, Lorenzo, e poi grazie al fatto che i tedeschi intendevano cominciare a Monowitz la produzione della gomma sintetica. Laureato in chimica, Levi viene “assunto” dopo uno sconcertante esame e trascorre alcuni mesi nel laboratorio industriale del campo, al riparo dal gelo e dai lavori pesanti. Alla fine si salva perché contrae la scarlattina proprio quando, nel gennaio 1945, con l'avvicinarsi delle truppe russe, i tedeschi evacuano il campo, abbandonando gli ammalati al loro destino, mentre gli altri prigionieri vengono trasferiti a Buchenwald e Mauthausen e muoiono quasi tutti. Il racconto termina con la liberazione di Auschwitz da parte dell’esercito russo e il ritorno a casa.

Se questo è un uomo - Ascolta L’autore giunge nel campo dopo un lungo viaggio e viene spogliato di tutti i suoi beni, gli vengono rasati i capelli e, per essere riconosciuto, gli viene tatuato il numero 174517 sul braccio. Da quel momento perde ogni diritto ed è costretto a lavorare come uno schiavo. Levi racconta con una prosa asciutta, con un discorso lineare e senza toni patetici la vita disumana dei deportati, le sofferenze, le umiliazioni e l’atroce destino che li conduce prima all'annullamento come uomini e poi alla morte. L’autore esprime tutto il suo odio nei confronti dello sterminio degli ebrei all'inizio del romanzo con una poesia, i cui versi sono ispirati ad un’antica preghiera ebraica, lo Shemà, che vuol dire "ascolta", da cui il titolo. L'argomento è la sofferenza degli ebrei deportati, che a causa delle condizioni di vita disumane cui sono sottoposti, non possono più esser definiti uomini o donne. Il tema è una riflessione sul senso della vita, il messaggio che vuole trasmettere è la necessità di tramandare il ricordo di quegli avvenimenti alle future generazioni affinché non si ripetano più situazioni in cui degli uomini possono essere privati di tutto, persino della loro stessa umanità.

Se questo è un uomo Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case, La poesia si può dividere in tre parti. La prima parte: Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case, Voi che trovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici: È un appello, un invito ad ascoltare le parole, che il poeta rivolge a tutte le persone che conducono una vita serena, a coloro i quali non sono mai stati privati delle loro comodità e dei loro affetti, e non si preoccupano degli altri, un ammonimento a tutti noi, che non abbiamo subito le atroci sofferenze a cui sono stati sottoposti gli ebrei.

Se questo è un uomo Considerate se questo è un uomo La seconda parte: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce la pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un si o per un no. Considerate se questa è una donna, Senza capelli senza nome Senza più forza di ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana d'inverno È un invito a riflettere se è possibile considerare ancora un uomo una persona che lavora nel fango, che non conosce un attimo di tregua, che lotta ogni giorno per un pezzo di pane e la cui vita è appesa a un filo, cioè dipende da un semplice sì o un semplice no dei suoi aguzzini. Invita anche a considerare se possa definirsi ancora una donna, un essere senza capelli, senza nome, senza più neanche la forza di ricordare, con gli occhi vuoti e inespressivi, che non può più procreare, che non ha più voglia di vivere e paragona questo essere ad una rana d’inverno.

Se questo è un uomo Meditate che questo è stato: La terza parte: Meditate che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi; Ripetete ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, La malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso da voi. È un invito a non dimenticare, il poeta ci chiede di pensare a quello che accaduto e comanda di imprimere queste parole nel cuore e di ripeterle in ogni momento ai nostri figli, affinché le future generazioni non dimentichino quanto accaduto. Infine Levi lancia una “maledizione” contro chi trascurerà di tramandare la storia dello sterminio degli ebrei: che la sua casa possa crollare, che possa ammalarsi e possa essere rinnegato dai suoi stessi figli.

Se questo è un uomo ANALISI DELLA STRUTTURA: Metrica Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case, Voi che trovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce la pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un si o per un no. Considerate se questa è una donna, Senza capelli senza nome Senza più forza di ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana d'inverno Meditate che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi; Ripetete ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, La malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso da voi. ANALISI DELLA STRUTTURA: Metrica Strofe libere e versi sono liberi e sciolti, cioè di lunghezza diversa e non legati dalla rima. Figure retoriche Nella poesia sono presenti diverse figure retoriche di posizione, tra cui: ANAFORA: ai versi 6,7,8 e 9 viene ripetuta ad inizio verso la parola «che» e ai versi 11 e 12 la parola «senza». ENJAMBEMENT: ai versi 1e 2 «vivete sicuri - nelle vostre tiepide case» e ai versi 3 e 4 «trovate... - il cibo caldo...» SIMILITUDINE: al verso n. 14 «come una rana d'inverno». La donna nel lager viene paragonata ad un piccolo animale nudo e infreddolito sul punto di morire. Il linguaggio è chiaro e semplice.

Il romanzo "Se questo è un uomo" è una narrazione-testimonianza?

Fossoli (Modena) L’autore, subito dopo la cattura, avvenuta il 13 dicembre 1943, viene internato prima in un campo di concentramento in Italia, dove? Fossoli (Modena)

L’autore è stato poi internato nel campo di sterminio di … Auschwitz in Polonia Mauthausen in Austria Buchenwald in Germania ed è stato liberato dai soldati … Americani Inglesi Russi

Quale delle affermazioni riportate è corretta? Nel romanzo c’è una rappresentazione celebrativa della religione ebraica. Nel romanzo c’è una rappresentazione celebrativa della lotta partigiana. Nel romanzo c’è una rappresentazione realistica dell'orrore dello sterminio nazista degli ebrei. Nel romanzo, a parte il protagonista, gli altri personaggi sono di fantasia. Nel romanzo non c’è una rappresentazione di fatti reali.

Cosa racconta l’autore nel romanzo? La sua esperienza di prigionia ad Auschwitz durata un anno Inserisce elementi di fantasia nella narrazione? No Che tipo di sequenze narrative si alternano? Narrative, descrittive e riflessive

Come si intitola la poesia introduttiva del romanzo Se questo è un uomo? Ascolta in ebraico שמע Shemà la preghiera più sentita della liturgia ebraica daniela contrada – www.raccontidiscuola.it