Corso Operatore pastorale Introduzione alla Sacra Scrittura
Esegesi e metodi interpretativi Come leggere la bibbia Esegesi e metodi interpretativi
Perché leggere la Bibbia? Che posto occupa la Parola di Dio?
COME leggere: Lettura credente Negli Atti degli Apostoli al capitolo 8, c’è un racconto molto interessante: l’apostolo Filippo incontra il ministro della regina di Etiopia che sta leggendo il profeta Isaia e così gli chiede: “Capisci ciò che leggi?”. Ed egli risponde: “E come potrei capire, se nessuno mi guida?”.
Evitare pericoli: La Bibbia nasconde verità che solo pochi possono conoscere, è impegnativo leggere e capire La Bibbia è in fondo molto semplice e non ha bisogno di essere approfondita Lettura fondamentalista: sta scritto così, prendo alla lettera Lettura spiritualista: il mio spirito, faccio dire al testo ciò che io penso
Parola di Dio: criteri di lettura Atto di fede e accoglienza Ispirata: letta con lo stesso Spirito La Scrittura “deve essere letta e interpretata alla luce dello stesso spirito mediante il quale è stata scritta” Ecclesiale Globale: unità della Bibbia e tra AT e NT Cristologica: il centro è Gesù Cristo
Il Concilio Vaticano II (DV, 10) segnala tre criteri: 1) prestare attenzione al contenuto e all’unità dell’intera Scrittura 2) leggere la Scrittura nella tradizione vivente della Chiesa 3) attenzione all’analogia della fede, cioè alla coesione delle verità della fede tra loro e nella totalità del progetto della Rivelazione
Parole umane Esegesi dal verbo ex- ēgheomai condurre fuori: spiegare, interpretare Per condurre fuori, interpretare, bisogna entrare dentro Il metodo esegetico è l’insieme dei procedimenti scientifici per spiegare i testi Interpretare è: Comprendere ciò che dice Cercare il senso che l’autore esprime: l’autore umano che l’ha scritta e l’autore divino che l’ha ispirata, che spesso voleva dire qualcosa di più di quello che l’autore umano è riuscito a dire Riflettere sul contenuto
L'evento della parola umana illumina il senso della Parola di Dio Con la parola si comunica qualcosa = funzione informativa Con la parola si comunica se stessi = funzione espressiva Con la parola si comunica a qualcuno = funzione relazionale La parola è per sua natura efficace = potenza intrinseca
Metodi e approcci Varie letture della Bibbia: personale e comunitaria, all’interno della chiesa; lectio divina; lettura cristiana; lettura spirituale e attuale, l’ascolto della Parola nella liturgia e nell’annuncio della chiesa, ecc. Diverso è parlare di metodo esegetico ed approccio: il metodo riguarda “l’insieme dei procedimenti scientifici messi in opera per spiegare i testi”; per l’approccio “si tratta di una ricerca orientata secondo un punto di vista particolare”. Questa è una delle distinzione che fa il Documento della Pontificia Commissione Biblica “L’interpretazione della Bibbia nella chiesa” del 1993, il cui scopo è “fare una breve descrizione dei diversi metodi e approcci indicando le loro possibilità e i loro limiti.
Metodi Diacronici: dia-cronia: dia (attraverso) - khronos (tempo). Sincronici: sincronia: syn (insieme / con) - khronos (tempo)
Dalla rivelazione storica alla stesura del libro della Parola di Dio Dalla storia alla narrazione Dalla narrazione alla tradizione orale Dalla tradizione orale alle tradizioni scritte Dalle tradizioni scritte ai libri della Bibbia Dai libri della Bibbia al libro che è la Bibbia (= il canone delle Scritture) Lo stretto e vitale rapporto tra Bibbia e Tradizione
Metodo diacronico: storico- critico Piano storico-letterario tappe: La critica testuale L’analisi letteraria – morfologica e sintattica – e semantica La critica dei generi La critica delle tradizioni letterarie La critica delle redazioni successive Si deve considerare: L’intenzione degli autori Il contesto storico I diversi generi letterari “Per comprendere l’intenzione degli autori sacri, si deve tener conto delle condizioni del loro tempo e della loro cultura, dei generi letterari allora in uso, dei modi di intendere, di esprimersi, di raccontare, consueti nella loro epoca” (CCC, 110)
AT e letteratura: le caratteristiche basilari della letteratura antica Il testo biblico è estremamente complesso, perché scritto in ambiti diversi e mostra i segni di un grande travaglio, di tradizione orale, raccolte, aggiunte, fino alla fissazione del canone attuale, che rappresenta il punto finale di un lungo e complicato processo di elaborazione. Nel mondo in cui fu scritta la Bibbia esistevano delle regole, dei principi semplici ma che ci aiutano a capire e ad entrare nel mondo della letteratura antica, principi che spiegano come e perché si conservavano alcune tradizioni, come erano “cucite” insieme:
la legge dell’antichità o della precedenza: “ciò che è più antico ha più valore, è superiore”: per questo motivo Israele va sempre più a ritroso della storia fino a Mosè, i patriarchi e addirittura fino alla Creazione, processo avvenuto in particolare durante e dopo l’esilio; per quanto riguarda l’aspetto sapienziale si fa risalire al re Salomone quasi tutta la tradizione sapienziale, mentre si attribuiscono i Salmi al re Davide, anche se oggi sappiamo bene che queste valutazioni vanno sostenute con cautela
la legge della conservazione: “non si elimina niente”: è una conseguenza della prima regola, cioè non è possibile eliminare ciò che è antico, al massimo si corregge e si interpreta; infatti, gli scritti profetici spesso sono un insieme di collezioni di vari oracoli, con diverse aggiunte più recenti
la legge della continuità e dell’ attualità: “la tradizione conserva ciò che è importante per il presente”; questo è chiaro con i salmi, perché spesso ci troviamo di fronte a “salmi nei salmi”, cioè a interpretazioni successive all’interno del salmo stesso, ma che ci dicono come era compreso in un’epoca posteriore e attualizzato al contesto; un altro esempio può essere come è stato ripensato il tema della creazione e tutta la teologia che ne deriva, l’approfondimento dal punto di vista sapienziale; inoltre, spesso nella Bibbia troviamo la parola “oggi” che vuole sottolineare la tradizione che ha valore per il presente, o ancora tanti personaggi che diventano sapienti modelli per il popolo
la legge dell’economia: “si scrive solo quanto è necessario”: è una difficoltà concreta, che riguarda il materiale usato per scrivere, dove lo spazio doveva essere sfruttato al massimo, ma che riguarda e fa riferimento a tutta la storia del canone e i processi redazionali
i paralleli extra- biblici: più che un principio della letteratura antica, il confronto con i testi extra- biblici è per noi oggi un metodo da tenere sempre presente per comprendere tutta la Bibbia e la sua formazione, quali popoli e culture hanno influito.
Nuovi metodi di analisi letteraria: Retorica: testo persuasivo (politica) Narrativa: racconto, personaggi, trama Semiotica: struttura del testo, rapporto tra parola, aspetti grammaticali e strutturali
Approcci basati sulla Tradizione: approccio canonico tradizioni interpretative giudaiche storia degli effetti
Approcci attraverso le scienze umane: sociologico antropologico- culturale psicologico
Approcci contestuali: liberazionista Femminista Lettura fondamentalista
Piano e senso teologico Senso del testo ai fini della salvezza: Senso letterale: espresso direttamente dagli autori ispirati da Dio (non letteralista, ma compreso secondo le norme letterarie della sua epoca) Nuovi significati alla luce di altri passi della Sacra Scrittura (ad es.: “la vergine concepirà …”)
Senso spirituale E’ il senso espresso dai testi biblici quando li si legge con l’aiuto dello Spirito Santo nel contesto del mistero pasquale di Cristo e della vita nuova che viene da Lui Il senso spirituale si chiama tipologico quando un personaggio o una realtà riferita dalle Scritture è annuncio di realtà che si manifestano nella Redenzione operata da Cristo Non sempre c’è distinzione tra senso letterale e spirituale quando il testo si riferisce direttamente a Cristo
Senso pieno E’ il senso profondo del testo, voluto da Dio, ma non chiaramente espresso dall’autore umano: ci sono significati attribuiti da autori posteriori o dal Magistero della Chiesa
Attualizzazione La bibbia si rivolge all’umanità di tutti i tempi L’attualizzazione si realizza con due passi: La traduzione in un linguaggio attuale L’applicazione a realtà nuove (inculturazione) Due pericoli: La manipolazione del testo L’estrapolazione di una frase dal tutto
“Non perdere mai un’opportunità per studiare la Parola di Dio. Essa acquieta la mente e rasserena il cuore. La Parola di Dio è la fonte di tutta la vera vita. Conoscila e comprendila. La Parola di Dio può risanare La tua anima e unirla alla tua sorgente” (Rabbi Nachman di Brazlav)