La struttura del testo narrativo

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La struttura del testo narrativo

La struttura del testo narrativo

La struttura del testo narrativo: il tema L’opera letteraria è concepita come una combinazione di proposizioni tenute insieme da un’idea comune detta tema Es.: matrimonio di Renzo e Lucia nei Promessi Sposi; la ricerca della pietra filosofale in Harry Potter n. 1 di Joanne K.Rowling; la consegna alla nonna del cestino con le provviste in Cappuccetto Rosso; la ricerca della salvezza ne Il mascheraio innocente di Roberto Piumini; la ricerca della propria guarigione interiore in Caccia al feroce Iellagel di Philip Ridley…

Fabula e intreccio Il tema rappresenta l’unità di una serie di elementi minori i motivi (legati-liberi / dinamici-statici) disposti secondo determinati rapporti Fabula i motivi (avvenimenti) sono disposti secondo un rapporto causale-temporale Intreccio i motivi (avvenimenti) sono disposti o sjuzét nella successione e nel rapporto in cui sono presentati nell’opera Lo scrittore manipola la disposizione temporale secondo la sua particolare ottica narrativa (criterio estetico)

La struttura del testo narrativo: situazione intrigo e peripezie Lo scrittore nell’intreccio anticipa o posticipa- altera- la semplice successione cronologica (tipica invece dei miti/fiabe, cioè delle forme narrative elementari) Situazione= i rapporti d’interesse (contrastanti, di solito) tra i personaggi La fabula è costituita dal passaggio da una situazione ad un’altra Intrigo= lo scontro fra gruppi di personaggi: il suo sviluppo porta allo scioglimento o alla complicazione Peripezie= i passaggi all’interno dell’intrigo

La struttura del testo narrativo: esordio, tensione, spannung esposizione L’equilibrio iniziale di solito è rotto da avvenimenti che mettono in moto la fabula Esordio= l’insieme degli avvenimenti perturbatori Tensione del racconto=complessità delle contraddizioni acutezza del conflitto fra i personaggi La Spannung= il punto culminante della tensione che prelude al “capovolgimento cruciale della situazione” (Marchese)-scioglimento Esposizione= situazione di partenza dei personaggi e dei loro rapporti (esposizione ex abrupto/ differita )

Lo smontaggio della narrazione

Lo smontaggio della narrazione: la sequenza La sequenza = una unità della storia narrata, un segmento dell’intreccio, “una concatenazione di eventi fra loro coimplicati” (Marchese, 1983, p.51). Ci sono degli indicatori utili a farci riconoscere il passaggio da una sequenza all’altra (Letizia Piochi, Il gusto del leggere, Milano, Angeli, 1989, pp.102-3) ·       

Lo smontaggio della narrazione: la sequenza Indicatori di passaggio da una sequenza all’altra: ·     cambiamenti di scena ·     entrata in scena di un personaggio ·     uscita di scena di un personaggio ·     attacchi descrittivi che interrompono la narrazione pura ·     pause riflessive ·     scatti di tempo ·     ellissi etc… ·       

Lo smontaggio della narrazione: la sequenza Le diverse tipologie di sequenze:        sequenze diegetiche, o propriamente narrative, che includono i fatti, le azioni che danno dinamismo, movimento alla storia;       sequenze non diegetiche= non narrative, statiche, descrittive di luoghi o personaggi;       sequenze mimetiche=caratterizzate da dialoghi, cioè dal racconto scenico, intessuto attraverso l’interlocuzione dei personaggi;        sequenze gnomiche, che recano giudizi, riflessioni, commenti ·       

Lo smontaggio della narrazione: le anacronie dell’intreccio L’intreccio può presentare sfasature-anacronie rispetto all’ordine naturale della narrazione:         analessi = flash-back         prolessi= anticipazioni espansioni relative a spazio- tempo-personaggi ·       

Lo smontaggio della narrazione: la focalizzazione Il racconto è focalizzato quando il narratore adotta un punto di vista particolare Il racconto è non focalizzato nel caso in cui vi è il narratore onnisciente: egli sa tutto sui suoi personaggi, è sempre presente con la sua prospettiva e la sua valutazione (implicita o esplicita) sul loro operato.      

Lo smontaggio della narrazione: le intrusioni dell’autore o metalessi le espressioni deittiche, riferite a luoghi (“Quel ramo del lago di Como…”), o al tempo cronologico (ora, domani, in quegli anni) attraverso le quali il narratore fa capire la sua conoscenza, la sua consuetudine, o il suo legame affettivo con i luoghi-tempi che presenta le descrizioni di luoghi e personaggi che non hanno “segreti” per l’autore le valutazioni, i giudizi morali, psicologici = mediazione tra autore e lettore i ragguagli extranarrativi = digressioni storiche e/o culturali, etc…;

Lo smontaggio della narrazione: le intrusioni dell’autore o metalessi gli appelli al lettore: “…i miei venticinque lettori…” di manzoniana memoria le anacronie=analessi (ricordi); prolessi (anticipazioni) ellissi =omissione di parti della storia: “il giorno dopo”; “Arrivarono le vacanze di Natale…”) sommari= sintesi-riassunti di parti della storia

Lo smontaggio della narrazione: le intrusioni dell’autore o metalessi interventi metanarrativi, come commento dell’autore al suo modo di procedere nella forma narrativa ”Ed ecco che già scricchiola il gelo, ed i campi si fanno d’argento (il lettore si apetterebbe qui la rima “vento”, e che la metta subito allora!)…” (A.Puskin, Eugenio Onegin, Milano, BUR, 1985, p.243; esempio citato da Piochi, 1989, p.141, nota 11)

Lo smontaggio della narrazione: le descrizioni Le espansioni descrittive della narrazione, riferite a luoghi esterni o ad ambienti interni nei quali si svolge una vicenda, fanno parte dell’intreccio, e rappresentano la parte statica del racconto. Esse sono definite motivi liberi dell’intreccio da Tomaševskij, sacche da Bremond, informanti da Barthes Per molti studiosi, tra i quali Propp, le sezioni descrittive sono considerate ancillae narrationis= parti accessorie  

Lo smontaggio della narrazione: le descrizioni Da gran parte della critica strutturalista= messa in evidenza l’interazione tra sezioni descrittive e fabula Le sequenze descrittive pur imponendo una stasi nella narrazione, hanno l’effetto di: 1.influire nel ritmo del racconto (distensione/suspense) 2.far vedere un paesaggio/ambiente secondo il punto di vista del narratore, o secondo le variazioni di campo visivo e di prospettiva che egli introduce (Piochi,1989, p.145).

Lo smontaggio della narrazione: le descrizioni Le coordinate spaziali spesso possono anche ricoprire un Valore simbolico = analogia/contrasto con i personaggi/ fatti; con la psicologia del personaggio (il palazzo arroccato sulle montagne, indice di aggressività e/o violenza…)   metaforico=alto/basso=prezioso/non prezioso (valori morali: buono/ cattivo) (Marchese,1983, pp.101-125; Piochi,1989, pp.143-155).   Si ricordi che l’ancoraggio spaziale geograficamente definito è tipico della narrativa realistica, mentre la sua indeterminatezza è caratteristica della narrativa fantastica (Cfr. anche: discesa/ascesa di N.Frye)

Lo smontaggio della narrazione: autore implicito, narratore, narratario, lettore implicito Autore implicito è rappresentato dall’idea che ci facciamo dell’A. leggendone l’opera=immagine ideale dell’A.reale. Narratore= es.: Renzo-Lucia/Anonimo/Manzoni stesso Narratario= i “venticinque lettori”: il destinatario “interno” alla narrazione (di scarso rilievo, rarissimi esempi: “Come avete potuto, signora, essere così disattenta nel leggere il capitolo precedente?” ( Piochi,1989, p.160) Lettore implicito=pubblico in grado di leggere quell’opera (stile/lingua/contenuti…).

Lo smontaggio della narrazione: tipo, individuo Tipo= presentato con pochi tratti psicologici costanti (fiaba) Individuo= i tratti psicologici sono suscettibili di evoluzione I tratti psicologici sono definiti dal narratore attraverso: motivazioni esplicite dell’agire dei personaggi indizi diretti=azioni, gesti, parole, modo di vestire/arredare… indizi indiretti = aspetti linguistici, stilistici che riflettono aggressività, o pedanteria… che ci permettono di fare inferenze (Piochi,1989, pp.171-192)

Lo smontaggio della narrazione: l’analisi del personaggio Marchese (1983, p.213) individua i seguenti livelli antropologici: statuto anagrafico : sesso, età, fisionomia, status socioeconomico, razza, attività professionale… b) carattere e psicologia: emozioni, affetti, estroversione/introversione… c) assiologia: visione della vita e valori, credenze d) prassi : azioni e comportamenti, attitudini, modi di comunicare/parlare (idioletto, gestualità, mimica…) e) modalità: volere (bisogni, mancanze, interessi…), potere (strumenti, abilità, mezzi fisici…).

Lo smontaggio della narrazione: il tempo E’ necessario distinguere: il tempo della realtà : esterno al testo il tempo della finzione: interno al testo. Il tempo della realtà comprende il tempo: dell’autore reale (tempo di ideazione/composizione: si pensi ai trent’anni di stesura della Gerusalemme da parte di Tasso) del lettore reale (tempo della fruizione, che dipende dai tempi della ricezione e di successo di un’opera)

Lo smontaggio della narrazione: il tempo TEMPO TEMPO della FINZIONE TEMPO REALTA’ REALTA’ AUTORE Tempo ideazione Composi zione   NARRATORE Tempo scrittura PERSONAGGI tempo avventura NARRATARIO tempo lettura LETTORE Tempo della fruizione

Lo smontaggio della narrazione: il tempo della finzione Il tempo della finzione, a sua volta, comprende: il tempo della scrittura, relativo al narratore: si rintraccia nella narrativa di autoanalisi, es.: Le confessioni di un italiano, ma anche nella narrativa in cui c’è il narratore onnisciente il tempo dell’avventura, relativo ai fatti narrati: possono essere anteriori, contemporanei o posteriori rispetto al tempo della scrittura

Lo smontaggio della narrazione: il tempo della finzione (avventura) Il tempo dell’avventura si caratterizza quanto a: 1. ordine in cui sono presentati gli eventi: si ricordino le sfasature (analessi, prolessi) di cui già di è detto 2.durata= ellissi= salti ; riassunti (sommari) “il giorno dopo…”… N.B.:il tempo del racconto e della storia coincidono nella forma drammatica (come nella scena teatrale) 3.frequenza= racconto singolativo ( tempo perfetto) racconto iterativo ( tempo imperfetto)  

Lo smontaggio della narrazione: il tempo della finzione (lettura) il tempo della lettura relativo al narratario, cioè al destinatario “interno” alla narrazione (di scarso rilievo, rarissimi esempi: “Come avete potuto, signora, essere così disattenta nel leggere il capitolo precedente?” (Laurence Sterne, La vita e le opinioni di Tristram Shandy gentiluomo), in: Piochi,1989, p.160)

Lo smontaggio della narrazione: il tempo della finzione (lettura) Schema di Chatman   Autore reale Autore (Narratore) (Narratario) Lettore implicito implicito Lettore S.Chatman, Storia e discorso. La struttura della narrativa nel romanzo e nel film, Parma, Pratiche ed., 1981, pp.51-52