DADAISMO
Il Dadaismo nasce in SVIZZERA, stato rimasto neutrale durante il conflitto mondiale. Qui si sono rifugiati molti artisti e intellettuali per fuggire agli orrori della guerra.
Proprio a ZURIGO nel FEBBRAIO 1916 alcuni intellettuali aprono un locale: il Cabaret Voltaire che già con il nome allude all’esaltazione della ragione contro l’irrazionalità della guerra.
Questi intellettuali sono: Hugo Ball (tedesco) Tristan Tzara (rumeno) Hans Harp (francese) a cui si aggiungeranno gli artisti: MARCEL DUCHAMP FRANCIS PICABIA MAN RAY
Il nome non significa nulla Il nome non significa nulla! E’ stato ripreso aprendo a caso un vocabolario tedesco – francese e raddoppiando la sillaba: “da - da” da = questo in tedesco, sì in russo, in italiano e francese è la sillaba dei bambini.
Quindi Dada è tutto e nulla, è gusto per il paradosso e per il gioco dei nonsensi. Ma lo scopo è ben preciso: riscattare l’umanità dalla follia che l’ha portata alla guerra (grande differenza con i Futuristi).
Nel 1919 Tzara scrive anche un Manifesto Dada con alcune direttrici ideologiche e estetiche: - è necessario azzerare tutto; il passato è visto come totalmente negativo.
- occorre un’arte nuova, elementare, che possa risollevare gli uomini: “Non ci convinceranno a mangiare il pasticcio putrefatto di carne umana che ci offrono”.
- la bellezza è morta - la critica è inutile, non può esistere che soggettivamente
Dada si sparge in Europa: Berlino, Colonia, Hannover, Parigi Dada si sparge in Europa: Berlino, Colonia, Hannover, Parigi. Si esaurisce intorno al 1922/1923.
Hans Harp 1887 Strasburgo – 1966 Basilea
1916 – 1917 circa Legno policromo incollato Zurigo, Kunsthaus Ritratto di Tristan Tzara (La deposizione degli uccelli e delle farfalle) 1916 – 1917 circa Legno policromo incollato Zurigo, Kunsthaus
“poesia del caso”
1887 Blainville – 1968 Neuilly sur Seine Marcel Duchamp 1887 Blainville – 1968 Neuilly sur Seine
1913 “READY MADE” = “già fatto”, “prefabbricato” 1913 “READY MADE” = “già fatto”, “prefabbricato”. Si tratta di impiegare in campo artistico, fuori dal loro contesto abituale, oggetti della vita quotidiana. E’ una provocazione perché vengono proposti come oggetti d’arte.
1917 orinatoio in porcellana Londra, Tate Modern (replica) Fontana 1917 orinatoio in porcellana Londra, Tate Modern (replica)
ARTE NON E’ PIU’ FARE (CON COMPETENZE ANCHE TECNICHE) MA SCEGLIERE (OPERARE A LIVELLO DI PURO INTELLETTO)
Allora chiunque può essere artista e tutto può diventare arte.
1919 riproduzione su carta e inchiostro New York, coll. privata L.H.O.O.Q. 1919 riproduzione su carta e inchiostro New York, coll. privata
Pronuncia francese delle lettere L + H + O + O + Q “elle a chaud au cul” = ella ha caldo al sedere
Man Ray (abbreviazione di Emmanuel Radnitzky) 1890 Filadelfia – 1976 Parigi
Cadeau 1921 ferro da stiro con 14 chiodi sulla piastra Gerusalemme, Israel Museum
E’ un ready made rettificato E’ un ready made rettificato. E’ una provocazione, una beffa, a partire dal titolo che in francese significa “regalo”.
1924 fotografia modificata Los Angeles, Getty Museum Le violon d’Ingres 1924 fotografia modificata Los Angeles, Getty Museum
La foto allude ironicamente alla Bagnante di Valpinçon, un nudo di spalle dipinto da Ingres nel 1808
Provocazione: il violino era il passatempo preferito di Ingres, Kiki è il passatempo preferito di Ray.