BULLISMO Definizione Per bullismo si intende una serie di azioni continuative e persistenti che mirano intenzionalmente a far del male o a danneggiare qualcuno.
Il bullismo è un grave problema di tipo relazionale che sorge all’interno di un gruppo di coetanei, in cui ogni membro svolge un ruolo diverso. Riguarda ragazzi e ragazze tra i 7/8 anni e i 14/18 anni.
Attori coinvolti: bulli e vittime Il bullismo si manifesta quando un prevaricatore (il bullo) compie delle prepotenze nei confronti di una vittima.
Il bullo dominante Il bullo dominante è incapace di comprendere i sentimenti di disagio della vittima, non riflette sulle conseguenze delle proprie azioni.
La vittima passiva o sottomessa Le vittime sono sia maschi che femmine, registrano livelli più bassi di autostima e sono tipicamente più ansiose e insicure rispetto agli altri bambini. Generalmente mancano di rapporti di amicizia: sono spesso descritte come solitarie, con scarse abilità socio-relazionali.
Le vittime provocatrici Si tratta di soggetti, solitamente insicuri, con una bassa autostima, che provoca gli attacchi subiti. Vengono definiti «bulli-vittime». Sono soggetti caratterizzati da iperattività, impulsività , irrequietezza, immaturità e scarsa concentrazione e disturbi della condotta.
Altri protagonisti: bulli passivi e gli spettatori Accanto agli attori principali del bullismo vi sono individui non direttamente coinvolti, ma che assistono e rinforzano il comportamento del bullo (incitando, ridendo, ecc..) I primi possono essere definiti «bulli passivi», seguaci che simpatizzano e sostengono il bullo nelle sue prevaricazioni.
Gli spettatori Vi sono anche coloro che sostengono i bulli e non intervengono sono i cosiddetti «esterni» o spettatori, ovvero quella maggioranza silenziosa che pur non approvando le prepotenze, di fatto le tollera e non interviene a difesa della vittima per paura di ritorsioni o semplicemente per conservare la propria tranquillità personale.
Dove avvengono i soprusi I soprusi avvengono: a scuola e intorno a essa. Nelle scuole primarie, durante gli intervalli o le pause per il pranzo. Nella scuola secondaria, in tutti gli spazi all’aperto della scuola, nei corridoi, nelle classi e negli spogliatoi .
Come difendersi dai bulli Evitare di stare da solo Riferire all’insegnante e ai genitori ciò che accade Ignorare completamente il bullo Non farsi vedere infastidito o arrabbiato Cercare di non reagire allo stesso modo
Effetti del bullismo Gli effetti del bullismo sono: rifiuto di andare a scuola; sintomi di stress: (mal di stomaco, mal di testa, incubi o attacchi d’ansia); insicurezza. La vittima, non riuscendo a difendersi, assumerà un atteggiamento passivo e depressivo.
Come si manifesta Il bullismo assume varie forme: Verbale= la vittima viene continuamente presa in giro, provocata con espressioni offensive, insultata, minacciata; Psicologico= il bullo agisce affinché la vittima sia ignorata o esclusa dal gruppo dei coetanei; Fisico= la vittima subisce regolarmente percosse, furti o danneggiamenti di oggetti.