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Associazione Artemides Progetto Polo Provinciale di contrasto alla violenza sulle donne e minori Vicenza 2010/2012 Coordinamento tecnico-scientifico: Dott.ssa.

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1 Associazione Artemides Progetto Polo Provinciale di contrasto alla violenza sulle donne e minori Vicenza 2010/2012 Coordinamento tecnico-scientifico: Dott.ssa Olimpia Degni Psicologa Psicoterapeuta Progetto realizzato con il contributo della Regione Veneto nellambito del Bando per favorire la nascita e lattività di Organismi di Parità.

2 Il bullismo a scuola: prevenzione dei comportamenti violenti Presentazione dei Questionari anonimi a scuola; Presentazione dei Questionari anonimi a scuola; Analisi dei dati ottenuti; Analisi dei dati ottenuti; Incontro di presentazione sul fenomeno del Bullismo e sui dati emersi dalla ricerca; Incontro di presentazione sul fenomeno del Bullismo e sui dati emersi dalla ricerca; Creazione di uno sportello temporaneo a cui gli studenti possono rivolgersi per denunciare e chiedere aiuto; Creazione di uno sportello temporaneo a cui gli studenti possono rivolgersi per denunciare e chiedere aiuto; Report finale: percorsi didattico/educativi finalizzati alla gestione dei comportamenti violenti e allapprendimento di efficaci strategie di prevenzione. Report finale: percorsi didattico/educativi finalizzati alla gestione dei comportamenti violenti e allapprendimento di efficaci strategie di prevenzione.

3 Nei mass media il bullismo tende ad essere visto come una variante del vandalismo o del teppismo o, ancora, viene confuso con altre forme di violenza episodica da parte di singoli o di piccoli gruppi. Nei mass media il bullismo tende ad essere visto come una variante del vandalismo o del teppismo o, ancora, viene confuso con altre forme di violenza episodica da parte di singoli o di piccoli gruppi.

4 DEFINIZIONE DI BULLISMO Uno studente è oggetto di bullismo, ovvero è prevaricato o vittimizzato, quando viene esposto, ripetutamente nel corso del tempo, alle azioni offensive messe in atto da parte di uno o più compagni. (Olweus, 1993) (Olweus, 1993) Si definisce bullismo (dal significato inglese: tiranneggiare) un comportamento aggressivo che è intenzionale, ripetuto nel tempo e che implica uno squilibrio di potere o di forza che mette, chi lo subisce, nell impossibilità di difendersi. Si definisce bullismo (dal significato inglese: tiranneggiare) un comportamento aggressivo che è intenzionale, ripetuto nel tempo e che implica uno squilibrio di potere o di forza che mette, chi lo subisce, nell impossibilità di difendersi. Il bullismo può essere diretto, quando viene praticato in prima persona, o indiretto quando si spinge qualcun altro a praticare angherie; può consistere in abusi fisici e/o psicologici. Il bullismo può essere diretto, quando viene praticato in prima persona, o indiretto quando si spinge qualcun altro a praticare angherie; può consistere in abusi fisici e/o psicologici.

5 Il cyberbullismo (ossia "bullismo" online) è il termine che indica atti di bullismo e di molestia effettuati tramite mezzi elettronici come l'e-mail, gli sms, i blog, i telefoni cellulari, i siti web. Il cyberbullismo (ossia "bullismo" online) è il termine che indica atti di bullismo e di molestia effettuati tramite mezzi elettronici come l'e-mail, gli sms, i blog, i telefoni cellulari, i siti web. Come il bullismo nella vita reale, il cyberbullismo può a volte costituire una violazione del Codice civile, del Codice penale e, per quanto riguarda l'ordinamento italiano, del Codice della Privacy (D. Lgs 196 del 2003). Come il bullismo nella vita reale, il cyberbullismo può a volte costituire una violazione del Codice civile, del Codice penale e, per quanto riguarda l'ordinamento italiano, del Codice della Privacy (D. Lgs 196 del 2003). Oggi il 34% del bullismo è online Oggi il 34% del bullismo è online Pur presentandosi in forma diversa, anche quello su internet, è bullismo: far circolare delle foto spiacevoli o inviare mail contenenti materiale offensivo può costituire un danno psicologico. Pur presentandosi in forma diversa, anche quello su internet, è bullismo: far circolare delle foto spiacevoli o inviare mail contenenti materiale offensivo può costituire un danno psicologico. Cosè il Cyberbullismo ?

6 Scherzo - Prepotenza - Reato Confine tra scherzo e prepotenza Confine tra scherzo e prepotenza Livello di disagio della vittima Livello di disagio della vittima Intimidazione Intimidazione Ritiro Ritiro Tono dellumore basso Tono dellumore basso Ansia Ansia Calo rendimento scol. Calo rendimento scol. Atti gravi che costituiscono reato Atti gravi che costituiscono reato Aggressioni fisiche violente Aggressioni fisiche violente Utilizzo di armi o oggetti pericolosi Utilizzo di armi o oggetti pericolosi Minacce gravi Minacce gravi Molestie/abusi sessuali Molestie/abusi sessuali Istituzioni territorio/FFOO Istituzioni territorio/FFOO

7 asimmetria della relazione asimmetria della relazione intenzionalità intenzionalità persistenza nel tempo persistenza nel tempo Il bullismo è un fenomeno di natura relazionale CARATTERISTICHE DEL BULLISMO

8 Chi sono i bulli? Tre categorie di bulli: Bullo aggressivo : incapace di gestire la pulsione aggressiva, assenza di empatia Bullo aggressivo : incapace di gestire la pulsione aggressiva, assenza di empatia Bullo ansioso : insicuro/ aggressivo, provoca altri bulli Bullo ansioso : insicuro/ aggressivo, provoca altri bulli Bullo passivo : sono bulli per proteggersi ed appartenere al gruppo; dominati, poco aggressivi,più empatici, in colpa dopo lazione Bullo passivo : sono bulli per proteggersi ed appartenere al gruppo; dominati, poco aggressivi,più empatici, in colpa dopo lazione

9 CHI SONO I BULLI Il Sé : forte bisogno di potere e di dominio, per cui sembrano godere nel controllare e nel sottomettere gli altri Il Sé : forte bisogno di potere e di dominio, per cui sembrano godere nel controllare e nel sottomettere gli altri La relazione col mondo: in forma di condotta antisociale, che si caratterizza per la mancanza di rispetto delle regole La relazione col mondo: in forma di condotta antisociale, che si caratterizza per la mancanza di rispetto delle regole

10 BULLI e BULLE BULLI e BULLE I maschi tendono a compiere azioni di prevaricazione fisica e psicologica. I maschi tendono a compiere azioni di prevaricazione fisica e psicologica. Le femmine prevaricatrici, in genere, usano metodi di molestia meno visibili e più Le femmine prevaricatrici, in genere, usano metodi di molestia meno visibili e più INDIRETTI: calunnia/ maldicenza manipolazione dei rapporti di amicizia nella classe (Es. privare una ragazza della sua migliore amica). INDIRETTI: calunnia/ maldicenza manipolazione dei rapporti di amicizia nella classe (Es. privare una ragazza della sua migliore amica).

11 Caratteristiche della possibile vittima: Sono fisicamente più deboli dei loro coetanei maschi Sono fisicamente più deboli dei loro coetanei maschi manifestano particolari preoccupazioni riguardo al proprio corpo: tendenzialmente poco abili nelle attività di gioco, sportive e di lotta; manifestano particolari preoccupazioni riguardo al proprio corpo: tendenzialmente poco abili nelle attività di gioco, sportive e di lotta; sono cauti, sensibili, tranquilli, riservati, passivi, sottomessi e timidi; sono cauti, sensibili, tranquilli, riservati, passivi, sottomessi e timidi; sono ansiosi, insicuri, infelici ed abbattuti e hanno un'opinione negativa di se stessi e scarsa autostima. sono ansiosi, insicuri, infelici ed abbattuti e hanno un'opinione negativa di se stessi e scarsa autostima.

12 Vittime provocatrici Presentano le seguenti caratteristiche: Possono essere caratterizzate da un "temperamento impulsivo", per cui tendono a ricorrere alla forza o a controbattere, anche se in modo poco efficace, quando sono attaccate o insultate; Possono essere caratterizzate da un "temperamento impulsivo", per cui tendono a ricorrere alla forza o a controbattere, anche se in modo poco efficace, quando sono attaccate o insultate; Iperattive, inquiete, scarsamente concentrate ed offensive, creano tensione; hanno comportamenti irritanti; possono essere molto sgradite anche agli adulti/insegnanti; Iperattive, inquiete, scarsamente concentrate ed offensive, creano tensione; hanno comportamenti irritanti; possono essere molto sgradite anche agli adulti/insegnanti; Possono tendere a prevaricare gli studenti più deboli. Possono tendere a prevaricare gli studenti più deboli.

13 picchiare spingere dare calci, pugni, graffi appropriarsi di oggetti o rovinarli escludere dal gruppo dei pari isolare calunniare manipolare i rapporti di amicizia DirettoIndiretto fisicoverbale Il bullismo si può manifestare nelle seguenti forme: offendere deridere minacciare insultare estorcere denaro o beni materiali LE FORME DEL BULLISMO

14 spettatore / outsider bullo Aiutante del bullo (agisce) Sostenitori del bullo Sostenitori del bullo (rinforzo) vittima (passiva/sottomessa o provocatrice) Difensore della vittima Il bullismo è un fenomeno di natura relazionale che coinvolge diversi attori: I PROTAGONISTI

15 FATTORI DI RISCHIO: IL CONTESTO lambiente in cui il ragazzo vive e la famiglia (stile genitoriale ed eventuale presenza di contesti violenti); lambiente in cui il ragazzo vive e la famiglia (stile genitoriale ed eventuale presenza di contesti violenti); la scuola e le modalità con cui la classe è gestita dal corpo docente; la scuola e le modalità con cui la classe è gestita dal corpo docente; il contesto culturale, che in alcuni casi può tollerare alcuni comportamenti aggressivi; il contesto culturale, che in alcuni casi può tollerare alcuni comportamenti aggressivi; Internet, per il cyberbullismo, di cui non sempre i ragazzi conoscono i rischi; Internet, per il cyberbullismo, di cui non sempre i ragazzi conoscono i rischi;

16 FATTORI DI RISCHIO soggettivi per il bullo Temperamento di base Temperamento di base Aggressività, mancanza di empatia, impulsività Aggressività, mancanza di empatia, impulsività Caratteristiche fisiche: forza, pubertà precoce Caratteristiche fisiche: forza, pubertà precoce Caratteristiche familiari: genitori indifferenti, pratiche di accudimento aggressive e di abuso, trascuratezza, violenza assistita. Caratteristiche familiari: genitori indifferenti, pratiche di accudimento aggressive e di abuso, trascuratezza, violenza assistita.

17 STILI GENITORIALI Tra gli stili genitoriali che possono caratterizzare la famiglia del bullo sono stati individuati: Atteggiamenti caratterizzati da scarso coinvolgimento emotivo e anaffettività; Atteggiamenti caratterizzati da scarso coinvolgimento emotivo e anaffettività; Difficoltà nella gestione delle emozioni; Difficoltà nella gestione delle emozioni; Comportamenti violenti di diverso tipo (verbale, psicologico e/o fisico); Comportamenti violenti di diverso tipo (verbale, psicologico e/o fisico); Stili educativi non volti a contenere e porre dei limiti allaggressività dei figli. Stili educativi non volti a contenere e porre dei limiti allaggressività dei figli.

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22 LE CONSEGUENZE Diverse forme di psicopatologia sono correlate al bullismo Le ricerche hanno dimostrato una netta correlazione da un lato tra bullismo persistente, comportamenti antisociali e criminalità (entro 24 anni), e dallaltro tra vittimismo e forti disagi personali e sociali. Le ricerche hanno dimostrato una netta correlazione da un lato tra bullismo persistente, comportamenti antisociali e criminalità (entro 24 anni), e dallaltro tra vittimismo e forti disagi personali e sociali. Altri studi hanno mostrato unassociazione tra bullismo e disturbi dansia/depressivi. Altri studi hanno mostrato unassociazione tra bullismo e disturbi dansia/depressivi. Essere socialmente immaturi e scarsa autostima possono essere sia la causa che la conseguenza della vittimizzazione. Essere socialmente immaturi e scarsa autostima possono essere sia la causa che la conseguenza della vittimizzazione.

23 LE CONSEGUENZE Diverse forme di psicopatologia sono correlate al bullismo Le ricerche hanno dimostrato una netta correlazione da un lato tra bullismo persistente, comportamenti antisociali e criminalità (entro 24 anni), e dallaltro tra vittimismo e forti disagi personali e sociali. Le ricerche hanno dimostrato una netta correlazione da un lato tra bullismo persistente, comportamenti antisociali e criminalità (entro 24 anni), e dallaltro tra vittimismo e forti disagi personali e sociali. Altri studi hanno mostrato unassociazione tra bullismo e disturbi dansia/depressivi. Altri studi hanno mostrato unassociazione tra bullismo e disturbi dansia/depressivi. Essere socialmente immaturi e scarsa autostima possono essere sia la causa che la conseguenza della vittimizzazione. Essere socialmente immaturi e scarsa autostima possono essere sia la causa che la conseguenza della vittimizzazione.

24 Scuola secondaria di primo grado Istituto Comprensivo C. Ridolfi Lonigo - Vicenza Alunni: 495

25 1.Dalle relazioni che intrattieni con gli altri 2.Dalle persone che frequenta 3.Dai discorsi che fa 4.Da come si veste 5.Non si può riconoscere

26 1.Avviserei un adulto 2.Farei finta di niente e scapperei 3.Interverrei per aiutare la vittima 4.Mi sentirei coinvolto e darei manforte al bullo

27 1.No 2.Si

28 1.Maschio 2.Femmina

29 1.Si, spettatore 2.No 3.Forse 4.Si, vittima

30 1.Fuori della scuola 2.In giardino/cortile 3.In aula 4.Negli spogliatoi 5.In corridoio

31 1.Da uno a tre 2.Diversi 3.Molti 4.Quotidiani

32 1.Aiutato a superare il problema 2.Punito 3.Sollecitato ad un uso responsabili delle sue azioni 4.Emarginato

33 1.Che crede di essere superiore agli altri 2.Con dei genitori poco presenti 3.Che prova piacere nel vedere soffrire laltro 4.Superba ed egoista

34 1.Una persona di solito emarginata dal resto del gruppo 2.Una persona sicura di sé 3. Una persona timida e insicura 4. Una persona ricca di amici

35 1.Ho cercato aiuto 2.Ho finto di ignorare 3.Ho sofferto in silenzio 4.Ho reagito violentemente

36 1.Ai genitori 2.Ad un insegnante 3.A un/a compagno/a di classe 4.A un/a compagno/a di scuola 5.Ad altro personale scolastico

37 Questionario di rilevazione per insegnanti. Insegnanti: 35

38 1.Comportamenti di prepotenza e sopraffazione 2.Emarginazione di alcuni soggetti da parte del gruppo 3.Aggressioni fisiche e verbali 4.Intolleranza e indifferenza nei confronti dei più deboli e diversi 5.Rivalità tra maschi e femmine

39 1.Fare del male 2.Insultare 3.Parlare male di un ragazzo (sua famiglia) alle spalle 4.Nascondere la merenda 5.Rubare la merenda 6.Prendere in giro in modo pesante 7.Non rivolgere la parola 8.Spintonare 9.Costringere con il ricatto a dare cose personali

40 1.Nellintervallo 2.In classe durante il cambio dellora 3.Nel cortile della scuola 4.Nei bagni 5.In classe durante le ore di lezione

41 1.Si 2.No

42 1.Un ragazzo più piccolo detà o più debole fisicamente 2.Un ragazzo che a sua volta provoca gli altri 3.Un ragazzo particolare: difetti fisici, handicap.. 4.Un ragazzo con difficoltà scolastiche

43 1.Sono ammirati solo da pochi ragazzi 2.Sono temuti 3.Sono tollerati 4.Sono rispettati 5.Sono emarginati e isolati 6.Sono disapprovati

44 1.Sensibilizzare e responsabilizzare i ragazzi nei confronti del problema 2.Intervento disciplinare nei confronti dei ragazzi violenti 3.Coinvolgere le famiglie dei ragazzi prepotenti 4.Evidenziare la scorrettezza di certi comportamenti di fronte alla classe 5.Coinvolgere il consiglio di classe 6.Interpellare un esperto

45 1.Si 2.No

46 1.Invitando vittima e aggressore ad affrontare il problema, se possibile a risolverlo 2.Parlandone a tutto il gruppo classe 3.Richiamando laggressore

47 Quali interventi?

48 Lavorare sulla maggioranza silenziosa Svolgere attività con il gruppo- classe Attivare i servizi del territorio Creare unalleanza educativa con i genitori Coinvolgere il personale scolastico Quale intervento? Carta della Sicurezza

49 Gli interventi: Le soluzioni : NO alla repressione Le soluzioni : NO alla repressione SI alla promozione di una cultura e di una atmosfera di democrazia e di uguaglianza, attraverso la creazione di un corpus di regole di convivenza condivise e stabilite, a cui tutti, docenti, alunni e genitori, possano fare riferimento. In particolare, nella scuola elementare. SI alla promozione di una cultura e di una atmosfera di democrazia e di uguaglianza, attraverso la creazione di un corpus di regole di convivenza condivise e stabilite, a cui tutti, docenti, alunni e genitori, possano fare riferimento. In particolare, nella scuola elementare. Nelle scuole medie e in quelle superiori Nelle scuole medie e in quelle superiori Stimolare la maturazione di una coscienza morale e dellassertività, acquisire la capacità di gestire e mediare i conflitti. Stimolare la maturazione di una coscienza morale e dellassertività, acquisire la capacità di gestire e mediare i conflitti. - Limiti chiari imposti dai genitori. - Limiti chiari imposti dai genitori. - Incrementare le risorse e le abilità emotive delle vittime. - Incrementare le risorse e le abilità emotive delle vittime.

50 Cosa può fare la scuola Intervenire tempestivamente di fronte alle prepotenze, evitando di sottovalutarle Intervenire tempestivamente di fronte alle prepotenze, evitando di sottovalutarle Ricordare la natura relazionale del fenomeno: focus non solo sui problemi di comportamento del singolo, ma sulla relazione che si è creata tra bullo e vittima Ricordare la natura relazionale del fenomeno: focus non solo sui problemi di comportamento del singolo, ma sulla relazione che si è creata tra bullo e vittima Dare sostegno alle vittime e responsabilizzare i bulli rispetto al loro comportamento Dare sostegno alle vittime e responsabilizzare i bulli rispetto al loro comportamento Creare unalleanza educativa con i genitori Creare unalleanza educativa con i genitori Monitorare i focolai di bullismo esistenti Monitorare i focolai di bullismo esistenti Possibilmente, coinvolgere un esperto Possibilmente, coinvolgere un esperto

51 Carta della Sicurezza: le regole anti-bullismo Sviluppare chiare regole : 1.Non ci faremo coinvolgere in atti di bullismo 1.Aiuteremo gli studenti che ne sono vittime 1.Includeremo i compagni che sono isolati 1.Se verremo a conoscenza di un episodio di bullismo informeremo tempestivamente un adulto a scuola e a casa

52 Educare alla co-responsabilità e prosocialità Rifiutarsi di prendere parte alle prepotenze Rifiutarsi di prendere parte alle prepotenze Esprimere a livello verbale e non verbale la disapprovazione per i comportamenti prevaricatori Esprimere a livello verbale e non verbale la disapprovazione per i comportamenti prevaricatori Richiedere laiuto di un adulto e accompagnare la vittima da un adulto per denunciare la situazione Richiedere laiuto di un adulto e accompagnare la vittima da un adulto per denunciare la situazione Aiutare la vittima a sottrarsi alla situazione Aiutare la vittima a sottrarsi alla situazione Sollecitare i compagni a non sostenere i bulli Sollecitare i compagni a non sostenere i bulli

53 Costruire unalleanza con la famiglia Aiutare i genitori ad acquisire consapevolezza del fenomeno Aiutare i genitori ad acquisire consapevolezza del fenomeno Incoraggiarli a parlare con i figli del problema Incoraggiarli a parlare con i figli del problema Adottare linee di condotta comuni Adottare linee di condotta comuni Collaborare con la scuola nella gestione di eventuali casi di bullismo Collaborare con la scuola nella gestione di eventuali casi di bullismo

54 AZIONI POSSIBILI: Intervenire sul gruppo classe Intervenire sul gruppo classe Collaborazione corpo docente e famiglie Collaborazione corpo docente e famiglie Interventi di mediazione e gestione del conflitto, gruppi di discussione Interventi di mediazione e gestione del conflitto, gruppi di discussione Indagare le dinamiche affettive allorigine dei comportamenti Indagare le dinamiche affettive allorigine dei comportamenti Percorsi individualizzati di sostegno alle vittime Percorsi individualizzati di sostegno alle vittime Sanzioni disciplinari di tipo riparativo: Sanzioni disciplinari di tipo riparativo: Direttiva MPI n.16, del 5.2 2007 – Consiglio di Classe. Direttiva MPI n.16, del 5.2 2007 – Consiglio di Classe.

55 Conclusioni Il bullismo è molto diffuso Il bullismo è molto diffuso Il bullismo è un fenomeno complesso Il bullismo è un fenomeno complesso Il bullismo porta a Il bullismo porta a Uno scarso adattamento in età evolutiva e in età adulta Uno scarso adattamento in età evolutiva e in età adulta Aumenta il rischio di sviluppare disturbi mentali Aumenta il rischio di sviluppare disturbi mentali Il bullismo può essere prevenuto: Il bullismo può essere prevenuto: Ne è prova il programma dintervento elaborato da Olweus e messo in atto in alcuni Paesi Europei : ha ridotto del 50% il fenomeno del bullismo, ha diminuito il comportamento antisociale e gli episodi di vandalismo e ha fatto migliorare il clima della classe. Ne è prova il programma dintervento elaborato da Olweus e messo in atto in alcuni Paesi Europei : ha ridotto del 50% il fenomeno del bullismo, ha diminuito il comportamento antisociale e gli episodi di vandalismo e ha fatto migliorare il clima della classe.

56 " Ricorda, ciò che guida il nostro destino è la forza segreta nascosta profondamente dentro di noi ; là si trova la voce della persuasione e l'energia vitale; là si trova la voce della persuasione e l'energia vitale; là potremmo anche dire, là potremmo anche dire, si trova l'essenza dell'uomo stesso. si trova l'essenza dell'uomo stesso. Marco Aurelio - Meditazioni Marco Aurelio - Meditazioni NO alla forza fisica - SI alla forza interiore


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