Audizione Federchimica su Piano Nazionale Integrato Energia & Clima

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Transcript della presentazione:

Audizione Federchimica su Piano Nazionale Integrato Energia & Clima X Commissione Attività Produttive Camera dei Deputati Roma, 27 marzo 2019

CHI SIAMO FEDERCHIMICA - Federazione Nazionale dell’Industria Chimica - associa 1400 imprese, raggruppate in 17 Associazioni di settore, a loro volta suddivise in 38 gruppi merceologici. Con un valore della produzione di 55 miliardi di euro l’Italia è il terzo produttore chimico europeo dopo Germania e Francia e il nono a livello mondiale. La chimica è l’unica scienza che ha una sua industria manifatturiera. La chimica è fornitore di tutti i settori dell’economia, ma pochi prodotti raggiungono come tali il cliente finale.

La filiera chimica ed il suo ruolo di trasferimento tecnologico

La chimica nel ruolo di consumatore di energia La Chimica rappresenta circa il 14 % dei consumi energetici del settore manifatturiero (il 19% dei consumi elettrici). I consumi energetici prevalenti del Paese appartengono al settore residenziale così come a livello comunitario oltre il 50% del fabbisogno energetico è dovuto al calore, che riceve molte meno attenzioni del vettore elettrico. La Chimica tuttavia assorbe il totale nazionale degli usi non energetici, portando così il settore chimico al 30% dei consumi (energetici e non) di fonti energetiche dell’intero settore manifatturiero.

Come l’industria chimica si inserisce nel quadro energetico nazionale Fonti secondarie (2017) Settori di utilizzo (Mtep) Trasporti + bunkeraggio Edilizia residenziale e non Industria manifatturiera e delle costruzioni di cui industria chimica Agricoltura Totale generale Per usi energetici: 40,978 33,578 17,719 2,536 2,449 94,724 Combustibili liquidi (benzina, gasolio, olio combustibile, GPL) 39,044 2,844 2,964 0,447 2,278 47,130 Combustibili gassosi (gas naturale) 0,862 23,907 12,509 2,088 0,136 37,414 Fonti rinnovabili (biomasse) 1,072 6,827 0,117 0,000 0,035 8,051 Combustibili solidi (Coke) 2,129 0,001 Per usi non energetici: 5,664 Combustibili liquidi 4,953 Combustibili gassosi 0,654 Combustibili solidi 0,057 Energia elettrica 0,978 14,215 9,401 1,750 0,515 25,109 Totale 41,956 47,793 32,784 9,950 125,497 Fonte: elaborazioni su Bilancio Energetico Nazionale 2017 - MISE

Contributi della chimica alla produzione di energia e all’efficientamento energetico Il wafer di silicio nasce da un processo chimico (fortemente energivoro). Sono allo studio materiali alternativi con base polimerica con un miglior bilancio tra resa energetica – nella vita utile – ed energia impiegata nella realizzazione. La chimica è fortemente impegnata nei processi elettrolitici industriali che sono fondamentali per lo stoccaggio di elettricità, necessaria per la diffusione delle fonti rinnovabili per loro natura non programmabili. L’idrogeno come vettore energetico pulito viene attualmente prodotto negli impianti chimici di elettrolisi e di cracking catalitico.

Contributi della chimica alla produzione di energia e all’efficientamento energetico La chimica è coinvolta nello sviluppo dei carburanti sintetici di origine vegetale e animale (oli vegetali idrogenati, bio-eteri e bio-alcoli) nonché componenti alto-ottanici per la formulazione di benzine di alta qualità che aumentano l’efficienza termodinamica nei motori a combustione interna. I nostri settori sono coinvolti nello sviluppo dei carburanti alternativi (GPL e GNL) per una mobilità a lungo raggio più sostenibile. Analogo coinvolgimento riguarda il miglioramento della prestazione energetica degli edifici con i materiali per l'isolamento termico.

Cosa l’industria chimica ha fatto in ambito Clima ed Energia Indice Legenda MtCO2eq. Obiettivo UE 2030 Emissioni di Gas Serra (MtCO2eq.) -61% -43% Indice delle Emissioni Specifiche (1990=100) Obiettivo PNIEC -56% FONTE: elaborazioni su ISPRA e ISTAT (ultimi dati disponibili)

Contenuti del PNIEC Due premesse… Gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima sono particolarmente ambiziosi e richiederanno costi significativi sia in termini di maggiori investimenti sia di esercizio (per i consumatori di energia). Sarebbe quindi necessario esplicitare i costi. Difendere il livello di attività industriale a livello europeo è un fattore cruciale per lo sviluppo, data la posizione dell’Europa come area maggiormente impegnata in ambiziose politiche ambientali, nonostante un limitato contributo alle emissioni globali di gas serra ( inferiore al 10% ).

Contenuti del PNIEC Decarbonizzazione Mantenere la competitività dei prezzi energetici (che è uno degli obiettivi del Piano) non sarà facile a fronte dell’obiettivo di significativa riduzione delle emissioni di CO2. Manca una chiara analisi dei possibili costi emergenti (ad esempio non sono menzionati i costi del phase-out del carbone, e le ricadute dei costi per adeguamento delle reti TSO e DSO sulle tariffe della trasmissione e distribuzione).

Contenuti del PNIEC Decarbonizzazione L’utilizzo della biomassa legnosa, seppure considerato funzionale alla riduzione delle emissioni di gas serra nel settore degli edifici, comporta rilevanti problematiche di inquinamento locale (particolato , NOx, COV (composti organici volatili ), benzopirene). Sempre nel campo degli edifici esprimiamo dubbi sull’utilità dell’obbligo di produzione e utilizzo di fonti rinnovabili. Potrebbe essere meglio sostituito dall’obbligo di riduzione dell’energia primaria fossile; con un ampliamento della libertà negli interventi di riduzione dell’uso di carbonio.

Contenuti del PNIEC Efficientamento Gli obiettivi di efficienza energetica sono definiti in termini di consumi assoluti di energia: occorre garantire che tale traguardo non derivi da una riduzione del livello di attività economica. I ritorni degli investimenti in efficienza energetica sono in genere certi, ma con tempi spesso lunghi; una criticità nel realizzarli è l’insufficienza delle risorse finanziarie da immobilizzare per un lungo periodo.

Contenuti del PNIEC Sicurezza Energetica Riteniamo corrette le azioni per la riduzione delle emissioni delle fonti fossili, obiettivo tuttavia non raggiungibile a breve termine, sia per l’insufficiente sviluppo tecnologico che per gli usi non energetici del petrolio e del metano (sottolineiamo l’importanza per l’industria chimica di una filiera nazionale nella fornitura di materie prime). Il documento non tratta l’utilizzo delle risorse energetiche nazionali; sarebbe auspicabile una chiara indicazione in merito. Riteniamo importante l'esame di una integrazione delle reti di trasmissione europee del gas sul corridoio est-ovest. Ugualmente importante è lo sviluppo delle infrastrutture di approvvigionamento del GNL Small Scale al fine di consentire l’utilizzo del prodotto negli impieghi di trasporto pesante, stradale e marittimo, negli usi industriali e nelle aree «off grid».

Contenuti del PNIEC Ricerca, Innovazione e Competitività Il Paese ha alcune filiere di ricerca e innovazione importanti che devono essere sostenute e valorizzate : produzione di biocarburanti; tecnologie per la climatizzazione e la trigenerazione; tecnologie per l’uso dell’idrogeno come vettore di stoccaggio a supporto della produzione di FER e per la mobilità a zero emissioni; componentistica per le motorizzazioni a gas. Diversamente non detiene tecnologie per lo stoccaggio dell'elettricità small scale, ne’ per le vetture ibride. Dare forti incentivi a tali tecnologie, non accompagnandoli con politiche per lo sviluppo di una filiera nazionale (ad oggi inesistente), equivale ad esportare ricchezza.

Contenuti del PNIEC Ricerca, Innovazione e Competitività E’ fondamentale mantenere il Paese attrattivo anche per i settori energy intensive, garantendo costi competitivi delle materie prime e dell’energia. Le quote gratuite ETS sono uno strumento di policy per proteggere la competitività dell’industria europea ‘'energy intensive’’, danneggiata ulteriormente in Italia per la mancata compensazione dei costi indiretti sull’elettricità.

Contenuti del PNIEC Mercato Interno dell’Energia gas Riconoscere ai carburanti alternativi GPL e GNL ed a quelli liquidi da biomassa (oli vegetali idrogenati, bio-alcoli e bio-eteri) un ruolo nella riduzione delle emissioni di CO2, composti organici volatili, particolato e ossidi di azoto. Riteniamo non condivisibile la doppia premialità sui combustibili legnosi (esenzione accise ed incentivazione conto termico), utilizzati negli impianti di riscaldamento. Riconoscere al gas metano il ruolo di materia prima insostituibile in alcune produzioni chimiche e nella cogenerazione ad alto rendimento; senza gravarlo di corrispettivi legati all’ efficientamento energetico o al sussidio delle rinnovabili. Porre in essere le azioni necessarie al riallineamento delle piattaforme del mercato gas europee, per annullare il gap esistente.

Contenuti del PNIEC Mercato Interno dell’Energia elettricità I regimi di autoconsumo dovrebbero essere uniformati ed evitata la distorsione interna (vedi Sistemi Efficienti di Utenza vs Reti Interne di Utenza) oltre a favorire l’introduzione delle Energy Communities. Dovrebbero essere incentivate la flessibilità nei consumi e la produzione di altri vettori (ad es. idrogeno) per ridurre l’eccesso di produzione elettrica non dispacciabile. L’interrompibilità istantanea elettrica andrebbe potenziata ma resa più trasparente nella gestione e nei costi. Occorre consentire agli impianti di accumulo elettrico di partecipare al mercato elettrico.

Concludendo… Più degli altri settori manifatturieri, l’industria chimica opera a livello internazionale ed è quindi necessario non ostacolarne la competitività, contenendo l’impatto sui costi di produzione delle misure definite nel Piano.

GRAZIE PER L’ATTENZIONE !