L’ELLENISMO.

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Transcript della presentazione:

L’ELLENISMO

ALESSANDRO MAGNO UNIFICA TUTTO IL MONDO ELLENICO 338 VITTORIA NELLA BATTAGLIA DI CHERONEA TRAMONTO DELLA POLIS IMPERO ORGANIZZATO SECONDO IL MODELLO ORIENTALE

ASPIRAZIONE ALLA COSMOPOLIS CITTADINI DEL MONDO ESIGENZA DI UNIVERSALITÀ NON PIÙ DIFFERENZA GRECI/BARBARI UOMINI TUTTI UGUALI

MUORE L’ANIMALE POLITICO-ELEMENTO INTEGRALE DELLA POLIS NASCE L’INDIVIDUO CERCA IN SÉ LA SOLUZIONE DEI PROBLEMI INDIVIDUALISMO-UNIVERSALISMO-COSMOPOLITISMO

GRANDI MONARCHIE ELLENISTICHE NUOVE RELIGIONI NUOVE FILOSOFIE FUSIONE APPORTI GRECI ED ORIENTALI

Età ellenistica CIVILTÀ DEL BASILEUS MONARCHIA IN CUI IL RE INCARNA IL POTERE BASILEUS: LEGGE INCARNATA E VIVENTE RE VIRTÙ SUPERIORE: STIRPE DEGLI DEI ASPIRAZIONE AD UN DIO UNICO

Domande esistenziali Che cosa è la vita e come bisogna viverla? grande rivoluzione etica Bisogna vivere badando a se stessi, con una grande autarchia morale e intellettuale.

200 A.C. MEGALOPOLI-120 (CIRCA) A.C. POLIBIO 200 A.C. MEGALOPOLI-120 (CIRCA) A.C.

OSTAGGIO A ROMA ROMA, DOPO VITTORIA CONTRO CARTAGINE, POTENZA VIAGGIA IN ITALIA AFRICA SPAGNA

STORIA DEGLI AVVENIMENTI FRA IL 221 E IL 146 PERIODO DI AFFERMAZIONE DELLA POTENZA MONDIALE DI ROMA

«CHI PUÒ ESSERE TANTO STOLTO O PIGRO DA NON SENTIRE IL DESIDERIO DI SAPERE COME E SOTTO QUALE FORMA DI GOVERNO I ROMANI, IN MENO DI CINQUANTATRE ANNI ABBIANO CONQUISTATO TUTTA LA TERRA ABITATA?» Polibio (I,1)

STORIA=UTILE PER POLITICA AVVENIMENTI DEI SINGOLI STATI FINISCONO PER INFLUENZARE QUELLE DEGLI ALTRI TESI STOICA DELL’UNITÀ DEL GENERE UMANO DINAMICA DEGLI AVVENIMENTI POLITICI, DEI FINI CHE SI PONGONO GLI STATI, DEI METODI SEGUITI E DEI MEZZI USATI PER CONSEGUIRLI

LA STORIA INDISPENSABILE PER IL POLITICO RAPPORTO FRA ORGANIZZAZIONE DELLO STATO, LA FORZA CHE RIESCE AD ESPRIMERE LA CONDOTTA POLITICA CIÒ CHE GIOVA AGLI STATI CIÒ CHE È NOCIVO ALLA LORO ESISTENZA LE CAUSE DELLA LORO POTENZA, DECADENZA E DISFACIMENTO

L’UOMO POLITICO I PROVVEDIMENTI PIÙ OPPORTUNI ANCHE NELLE SITUAZIONI DIFFICILI CONOSCERE LE CAUSE SIN DALL’INIZIO PER EVITARE DEGENERAZIONI IN TEMPO UTILE RIMEDI EFFICACI

LA STORIA SCIENZA DELLA PRASSI POLITICA CAUSA PRINCIPALE DELLA POTENZA DI ROMA

«Come per la decantata repubblica di Platone, non penso sia ammissibile farla rientrare all’interno del dibattito sulle costituzioni. Proprio come non permettiamo agli artisti o agli atleti che non sono debitamente registrati o allenati di prendere parte a feste o giochi, allo stesso modo non dovremmo permettere alla costituzione platonica di partecipare alla gara per il premio al merito, a meno che non si fornisca qualche esempio pratico della sua applicazione»

ROMA IL REGIME POLITICO ROMANO ERA CARATTERIZZATO DALLA: UNITÀ DISCIPLINA STABILITÀ

POLEIS GRECHE: DIVISE ALL’INTERNO DAI PARTITI E DALLE FAZIONI IN PERENNE LOTTA IRREPARABILE DECADENZA POLITICA

ANAKÝKLOSIS CICLO DELLE COSTITUZIONI SOCIETÀ POLITICHE PARTECIPANO DEL MOVIMENTO, DEL MUTAMENTO CHE CARATTERIZZA TUTTI I FENOMENI, COSE ED ESSERI NATURALI LA VITA E LA MORTE SI SUSSEGUONO SECONDO FASI CHE RITORNANO IMMANCABILMENTE, L’UNA DOPO L’ALTRA IN UN ETERNO MOVIMENTO CIRCOLARE

OGNI COSTITUZIONE HA IN SÈ I PRINCÌPI E LE CAUSE DELLA SUA CORRUZIONE DEGENERAZIONE MONARCHIA – TIRANNIDE; TIRANNIDE - ARISTOCRAZIA; ARISTOCRAZIA-OLIGARCHIA; OLIGARCHIA-DEMOCRAZIA; DEMOCRAZIA-OCLOCRAZIA

RETTE: IL POTERE SI FONDA SUL CONSENSO DEI GOVERNATI DEGENERATE: IL POTERE SI FONDA SULLA FORZA E SULLA PAURA

IL GOVERNO RICHIEDE IN CHI L’ESERCITA UNA SALDA VIRTÙ CIVILE: RISPETTO DEI GOVERNATI E DEGLI INTERESSI DELLA COLLETTIVITÀ; LA VIRTÙ SI CONSUMA CON IL TEMPO SECONDA GENERAZIONE : ORGOGLIO DESIDERIO DI PRIMEGGIARE E DI GRANDEGGIARE RISENTIMENTO E L’ODIO DEL POPOLO  LA CORRUZIONE È INEVITABILE

COME RENDERE LA COSTITUZIONE PIÙ DURATURA POSSIBILE PER GARANTIRE LA STABILITÀ? UN LIMITE AL POTERE E CIOÈ UN POTERE CHE LO FRENI CHE GLI IMPEDISCA DI DIVENTARE ASSOLUTO LE TRE COSTITUZIONI PERFETTE DEVONO LIMITARSI E CONTROLLARSI A VICENDA

LA MIGLIORE FORMA DI GOVERNO COSTITUZIONE MISTA: RIESCE A COMPORRE IN UN ARMONICO SISTEMA I PRINCIPI DELLE TRE COSTITUZIONI PERFETTE, MONARCHIA, ARISTOCRAZIA E DEMOCRAZIA. SMUSSA I DIFETTI SENZA PERDERE LE VIRTÙ

«LE TRE FORME DI GOVERNO SI TROVAVANO AMALGAMATE NELLA COSTITUZIONE ROMANA E LA PARTE DI CIASCUNA VI ERA COSÌ ESATTAMENTE CALCOLATA, TUTTO VI ERA COSÌ EQUAMENTE CONGEGNATO CHE NESSUNO, ANCHE TRA I ROMANI, AVREBBE MAI POTUTO DIRE SE (IL LORO REGIME) ERA UN’ARISTOCRAZIA, UNA DEMOCRAZIA O UNA MONARCHIA….; SE SI GUARDASSE AL POTERE DEI CONSOLI, LO SI SAREBBE DETTO UN POTERE MONARCHICO; SE SI DOVESSE GIUDICARE DAL POTERE DEL SENATO, SI SAREBBE DETTA UN’ARISTOCRAZIA; INFINE, SE SI CONSIDERASSERO I DIRITTI DEL POPOLO, PARREBBE CHE ALTRO NON FOSSE CHE UNA VERA E PROPRIA DEMOCRAZIA» (STORIE, LIB. VI, II, 4)

CONSOLI: POTERE MONARCHICO. ELETTI ANNUALMENTE: POTERE ESECUTIVO, COMANDO FORZA MILITARE E GOVERNO DELLA REPUBBLICA   SENATO: CAPI DEI GRUPPI GENTILIZI CON UN INCARICO A VITA: POTERE AMMINISTRATIVO, CONTROLLO DELLE ENTRATE E DELLE USCITE; POLITICA ESTERA E RELATIVA GIURISDIZIONE; SOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE CHE POSSONO NASCERE NELL’AMBITO DELLE RELAZIONI CON GLI ALTRI STATI COMIZI: POTERE LEGISLATIVO, STABILIRE GLI ONORI E IL POTERE GIUDIZIARIO IN MATERIA DI REATI CHE IMPLICANO LA PENA DI MORTE

L’UNITÀ DEL COMANDO E DELL’ESECUZIONE LA TUTELA DEGLI INTERESSI PERMANENTI DELLA COLLETTIVITÀ DA PARTE DI UN CORPO ARISTOCRATICO INAMOVIBILE LA GARANZIA DELLA LIBERTÀ MEDIANTE LA PARTECIPAZIONE DI TUTTI I CITTADINI AL POTERE LEGISLATIVO

I TRE ORGANI SI CONTROLLANO A VICENDA BILANCIANDOSI L’UNO CON L’ALTRO L’UNO NON PUÒ PREVARICARE SULL’ALTRO COSTITUZIONE: CONTEMPERAMENTO DELLA COSTITUZIONE ARISTOCRATICA CON QUELLA DEMOCRATICA

LIBERTAS LIBERTÀ SOTTO LA LEGGE MODELLO PER I REPUBBLICANI DEL RINASCIMENTO

M. D’Addio, Storia Delle Dottrine Politiche, Genova, ECIG, 1996, pp C. Galli (a cura di), Manuale di storia del pensiero politico, Bologna, Il Mulino, 2001, pp. 47-48. J. J. Chevalier, Storia del pensiero politico, vol. I, Il Mulino, Bologna, 1989, pp. 204-208. A. Ryan, Storia del pensiero politico, Torino, Utet, pp. 93-110