PIAZZA MOTTA IL PALAZZO DELLA COMUNITÀ L’ISOLA DI SAN GIULIO

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MICHELANGELO BUONARROTI 6 marzo 1475 – 18 febbraio 1564.
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PIAZZA MOTTA IL PALAZZO DELLA COMUNITÀ L’ISOLA DI SAN GIULIO VISITA AL BORGO PIAZZA MOTTA IL PALAZZO DELLA COMUNITÀ L’ISOLA DI SAN GIULIO

PIAZZA MOTTA Qui ci si imbatte nel Palazzotto,edificio di storica importanza dove: si riuniva il Consiglio generale formato dai deputati dei paesi del feudo vescovile il mercoledì , giorno di mercato sin dal 1228, si amministrava anche la giustizia

IL PALAZZO DELLA COMUNITÀ(1582) Alla destra della porta è lo stemma di Orta e a sinistra quello della casa di Sardegna Gli altri stemmi sono quelli di alcuni Vescovi di Novara che si susseguirono nel governo della regione Sopra la porta, una donna raffigurante la giustizia, con ai lati due angeli recanti la spada e la bilancia “Discite iustitiam moniti”(= imparate a vivere rettamente) Nella facciata occidentale e su quella principale a scandire il tempo una e due meridiane Sul retro dell’edificio una donna sbircia dalla finestra

L’ISOLA DI SAN GIULIO … come una nave in sosta Nei tempi remoti l’isola era uno scoglio abitato da serpi e draghi, animali non troppo mansueti La tradizione narra che San Giulio,proveniente dalla Grecia, vi giunse per primo, portato sulle onde dal suo mantello con il bastone da pellegrino come remo. Con il segno di croce mise in fuga i mostri che si rifugiarono sopra Pella Iniziò subito la fondazione di una chiesa, la centesima di quelle da lui fondate. Di essa, però, non rimangono tracce. Si spense il 31 gennaio dell’anno 400.I suoi resti sono tuttora conservati ed esposti in un’urna nella cripta della basilica.

LA BASILICA DI SAN GIULIO Appare come una costruzione romanica all’esterno, mentre all’interno è stata rimaneggiata nel XVIII secolo La vera facciata antica è quella che guarda verso Pella

Interno,veduta d’insieme Molti e preziosi gli affreschi e le pitture che donano grande vivacità di colori,di luci e ori Ricordiamo nella navata destra l’affresco “Vergine col bambino e corteggio di Santi” attribuito a Sperindio Cagnola seguace di Gaudenzio Ferrari Una vera pinacoteca la sacrestia ! Nella stessa è appeso un anello vertebrale che si dice trovato nella”grotta dell’orca”

L’ambone Scolpito con locale marmo di Oira si fa risalire al XII secolo Leggendo le figure in senso antiorario troviamo: un centauro in atto di scoccare una freccia contro un cervo, aggredito da due fiere, poi le raffigurazioni simboliche dei quattro evangelisti (il bue di Luca, l'uomo alato di Matteo, il leone di Marco, l'aquila di Giovanni), ed infine la rappresentazione di un grifone che azzanna la coda di un coccodrillo. Le due scene di lotta - corrispondenti al gusto dei bestiari medievali - stanno a significare la lotta tra il bene ed il male.

La cripta( XVIII ) Urna cesellata in argento e cristallo con le ossa di San Giulio Altare di marmo nero Nella base dell’altare delle aperture chiuse da grate in bronzo lasciano intravedere le urne contenenti le ossa dei santi: Audenzio, Elia,Demetrio , Filiberto

I graffiti Chi li eseguì intendeva lasciare le proprie riflessioni sulla meteorologia,sulle epidemie, sui miracoli,sugli avvenimenti storici. Esempi: Il più antico,21,22, 23 aprile 1513:vento molto violento,pioggia e neve abbondanti “impetuositas ventorum,pruina maxima,nix maxima” 27 agosto 1533, viene annotata la liberazione di un’ossessa per opera del vescovo Arcimboldo 1649,la regina di Spagna viene a Milano “regina Hispaniarum venit Mediolanus”