COMPOSITORI DEL PRIMO SETTECENTO Introduzione Il Settecento è stato il secolo del particolare sviluppo della musica strumentale italiana. Si possono citare, in campo violinistico: Il fiorentino Francesco Maria Veracini (1690-1768) Sonata Op. 1 N° 1 in Sol minore per violino e continuo: Overtura (largo, Allegro, Adagio, Allegro) I Solisti Ambrosiani (2017) Video su YouTube Il trentino Francesco Antonio Bonporti (1672-1749) Sonata da Camera in Sol min. Op. 4 N° 1: Preludio, Allemanda, Sarabanda, Corrente - Bonporti Ensemble Amsterdam (2012) Video su YouTube Il veronese Evaristo Felice Dall’Abaco (1675-1742) Concerto grosso in Mi min. Op. 5 N° 3: Allegro, Adagio cantabile, Presto assai- Adagio-Prestissimo-Adagio The State Academic Chamber Orchestra of Russia (2017) Video su YouTube
COMPOSITORI DEL PRIMO SETTECENTO Introduzione Nutrita, poi, è la schiera dei musicisti veneziani detti dilettanti veneti: Tomaso Albinoni (Venezia, 8.06.1671 – Venezia, 17.01.1751) Alessandro Marcello (Venezia, 1.02.1673– Venezia, 19.06.1747) Benedetto Marcello (Venezia, 24.07.1686 – Brescia, 24.07.1739)
COMPOSITORI DEL PRIMO SETTECENTO Tomaso Albinoni (Venezia, 8.06.1671 – Venezia, 17.01.1751), nacque da una ricca famiglia veneziana di mercanti di carta originaria di Castione della Presolana. Amava definirsi Musico di violino, Dilettante veneto. Si ricordano nove raccolte di musica strumentale fra sinfonie, concerti, sonate, opere liriche per la gran parte, tranne il Radamisto, perdute. La sua musica strumentale attrasse fortemente l'attenzione di Johann Sebastian Bach, che scrisse almeno due fughe su temi di Albinoni e usò i suoi bassi per armonia (vedi basso continuo) come esercizio per i suoi studenti. Falsa è l’attribuzione del famoso Adagio in sol minore, in realtà opera del musicologo Remo Giazotto pubblicata nel 1958.
COMPOSITORI DEL PRIMO SETTECENTO Tomaso Albinoni (1671-1750) Concerto per tromba ed archi e b.c. in Si bemolle magg. op. 7, no. 3 (originale per oboe) nei tempi: Allegro Andante Islanda Symphony Orchestra Matthew Halls, direttore Baldvin Oddsson (1994), solista Da un concerto ad Harpa, Reykjavik, il 3 Dicembre 2015 – Video su YouTube
COMPOSITORI DEL PRIMO SETTECENTO Tomaso Albinoni (1671-1750) In occasione del quattrocentesimo anniversario delle sco-perte astronomiche di Galilei effettuate nel 1609 col suo cannocchiale, I Solisti Veneti col loro direttore Claudio Scimone, nel 2009 hanno voluto celebrale l’evento ese-guendo Il Concilio de’ Pianeti di Tomaso Albinoni. Si tratta di una Serenata in due tempi su libretto di Girolamo Baruffaldi, scritta nel 1729 per la nascita del Delfino di Francia Luigi Ferdinando, figlio di Luigi XV, i cui protagonisti sono allegorie dell’Eternità, di Giove, di Marte, dei Segni Zodiacali, dei Giorni della Settimana, dei Mesi ecc.
COMPOSITORI DEL PRIMO SETTECENTO Tomaso Albinoni (1671-1750) Sotto la Regia di Stefano Poda, lo spettacolo si è tenuto nel magnifico scenario del Palazzo della ragione di Padova, in cui si fondono eccezionalità architettonica e ricchezza straordinaria di affreschi e altre decorazioni artistiche, opera di grandissimi pittori due-trecenteschi fra cui Giotto, e in gran parte ricca di esoterici riferimenti astronomici. Al centro della grande sala, lunga 80 metri, un grande cavallo in legno realizzato nel 1466 da Donatello. I due tempi della Serenata sono stati introdotti dal Concerto in Re minore op. 9, n. 2 per oboe ed archi. Video su YouYube
COMPOSITORI DEL PRIMO SETTECENTO Tomaso Albinoni (1671-1750) L'Adagio in sol minore per organo, violino ed archi noto anche con la denominazione errata Adagio di Albinoni, è una composizione musicale realizzata e pubblicata nel 1958 dal musicologo romano Remo Giazotto (1910-1998) Giazotto dichiarò di aver "ricostruito" il presunto Adagio sulla base di una serie di frammenti di Tomaso Albinoni che sarebbero stati ritrovati tra le macerie della biblioteca di Stato di Dresda – l'unica biblioteca a possedere partiture autografe albinoniane – in seguito al bombardamento della città avvenuto durante la seconda guerra mondiale tra il 13 e il 15 febbraio 1945. I frammenti sarebbero stati parte di un movimento lento di sonata (o di concerto) in sol minore per archi e organo, di cui purtroppo mai si sono avute certezze concrete. In verità, a partire dal 1998, anno della morte di Remo Giazotto, l'Adagio si è rivelato un lavoro interamente originale di Giazotto, giacché nessun frammento di notazione è stato trovato in possesso della Biblioteca Nazionale Sassone.
Adagio in Sol minore Per Archi e Organo Remo Giazotto Adagio in Sol minore Per Archi e Organo London Philharmonic Orchestra Dir. David Parry (n. 1949) Video su YouTube
COMPOSITORI DEL PRIMO SETTECENTO Tomaso Albinoni (1671-1750) Ascolteremo l’Adagio in Sol minore per organo, Violoncello ed archi Nell’esecuzione della Zagreb Philharmonic Orchestra Elisabeth Fuchs, Dir. Pavao Mašic, organo Stjepan Hauser, (Pola, 15 Giugno 1986) Violoncello Lisinski Concert Hall Zagabria, Ottobre 2017 - Video su YouTube
COMPOSITORI DEL PRIMO SETTECENTO Alessandro Marcello (Venezia, 1.02.1673– Venezia, 19.06.1747), musicista, pittore, filosofo e matematico. Ha lasciato pagine vocali e strumentali, sona-te violinistiche e una raccolta di concerti per due oboi (o due flauti) intitolata La cetra (1738). Celeberrimo è il suo Concerto in Re minore per oboe, archi e basso continuo, soprattutto per il secondo movimento Adagio, trascritto per clavicem-balo da Johann Sebastian Bach (BWV 974), divenuto popolare grazie al film Anonimo veneziano (1970), in cui, però, viene attribuito erroneamente al fratello Benedetto Marcello. I Cameristi della Scala nei tempi: Allegro, Adagio, Presto Fabien Thouand, oboe – Video su YouTube
COMPOSITORI DEL PRIMO SETTECENTO Benedetto Marcello (Venezia, 24.07.1686 – Brescia, 24.07.1739), fratello del precedente musicista e più famoso, autore di una ricca produzione vocale e di una non meno interessante produzione strumentale. Fu introdotto allo studio del violino, ma inizialmente i risultati furono assai mediocri. Secondo un aneddoto riferito da alcuni contemporanei, il suo interesse per la musica sarebbe stato destato da un episodio preciso allorché una principessa di Brunswick che visitò i Marcello per assistere a un'esecuzione di Alessandro, accortasi di Benedetto, domandò di cosa si occupasse. Alessandro le rispose che, visto il suo scarso talento, al massimo poteva recargli gli spartiti. L'altro, offeso, giurò di dedicarsi agli studi musicali con il massimo della perseveranza. Da segnalare in campo sacro l’Estro poetico-armonico, otto volumi comprendenti cinquanta salmi, nella versione in parafrasi italiana realizzata da Girolamo Ascanio Giustiniani, tra cui il famoso Salmo XVIII, pubblicati fra il 1724 e il 1726. Tra gli ammiratori dei Salmi di Marcello, che godettero di grandissimo prestigio e di fama europea per tutto il Sette e l'Ottocento, si annoverano anche Goethe, Rossini e Verdi.
COMPOSITORI DEL PRIMO SETTECENTO Benedetto Marcello (1686–1739) Sinfonia: Introduzione, Aria e Presto Esecuzione della Franz Liszt Chamber Orchestra-(Prima del 2010) La Franz Liszt Chamber Orchestra ha preso il nome del grande compositore, per rendere omaggio al genio che è diventato inseparabile dall'istituzione della musica. Video su YouTube Dopo anni di studio presso l'Accademia Franz Liszt di Budapest, l'Orchestra ha debuttato nel 1963 e da allora ha svolto un ruolo molto importante nella vita musicale ungherese e internazionale. La Franz Liszt Chamber Orchestra è composta da 17 archi, con l'aggiunta di altri strumenti, se necessario (clavicembalo, fiati, ecc.)
COMPOSITORI DEL PRIMO SETTECENTO Benedetto Marcello (1686–1739) "SALMO XVIII" I cieli immensi narrano, Allegro Al dì che nasce, Andante Non havvi popolo, Allegro Per magnifica tenda, Moderato Non v’è mare, Allegro Esegue la Schola Cantorum S. Giovanni Bosco – Seregno-Meda Direttore: Franco Cazzulani Organista: Federico Peraldo Voce solista: Soprano, Antonietta Azzarello Realizzazione tecnica: S.F. Mingiardi Esecuzione del 1° Novembre 2014 I CIELI IMMENSI NARRANO Salmo 18, testo di Girolamo Ascanio Giustiniani Musica di Benedetto Marcello I cieli immensi narrano del grande Iddio la gloria E il firmamento lucido all’universo annunzia Quanto sieno mirabili della sua destra l’opere! Al dì che nasce di Lui ragiona il dì che more Ed una notte racconta all’altra La sapienza del loro Autore Non havvi popolo cotanto barbaro Da cui non odasi tal favellar Lor suono spandesi sino negli ultimi Remoti termini che bagna il mar Per magnifica tenda l’Altissimo Diede al sol questi cieli e per talamo Donde, a guisa di sposo levandosi La carriera esultando incomincia Da oriente veloce movendosi E poggiando del cielo sul vertice Segue il corso leggero e instancabile Sinché arrivi a posarsi all’occaso Non v’è mare, non terra, non popolo Non v’è pianta, non terra, non arbore Cui non giunca il calor suo benefico
COMPOSITORI DEL PRIMO SETTECENTO Benedetto Marcello (1686–1739) "SALMO XVIII" I cieli immensi narrano, Allegro Al dì che nasce, Andante Non havvi popolo, Allegro Per magnifica tenda, Moderato Non v’è mare, Allegro Esegue la Schola Cantorum S. Giovanni Bosco - Seregno-Meda Direttore: Franco Cazzulani Organista: Federico Peraldo Voce solista: Soprano, Antonietta Azzarello Realizzazione tecnica: S.F. Mingiardi Esecuzione del 1° Novembre 2014 Video su YouTube