Acustica degli ambienti chiusi

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Transcript della presentazione:

Acustica degli ambienti chiusi 28 ottobre 2010 Acustica degli Ambienti Chiusi

Ambiente chiuso: generalità Un suono generato all’interno di un ambiente chiuso produce un campo acustico che è il risultato della sovrapposizione delle onde dirette e delle onde riflesse. Le onde dirette provengono dalla sorgente e raggiungono direttamente l'ascoltatore, come se fosse in campo libero; le onde riflesse sono invece prodotte da tutte le riflessioni sulle pareti che delimitano l'ambiente. La porzione di energia riflessa dalle superfici di confine dipende dal loro comportamento acustico, in generale descritto dai coefficienti di assorbimento, riflessione e trasmissione (a,r e t). 28 ottobre 2010 Acustica degli Ambienti Chiusi

Meccanismi di propagazione del suono nelle sale Suono Diretto Suono Riflesso 28 ottobre 2010 Acustica degli Ambienti Chiusi

Ambiente chiuso: coefficienti r,a,t (1) Coefficienti di riflessione, assorbimento e trasmissione L’equazione del bilancio energetico per un’onda che incide su una parete vale: Wo = Wr + Wa + Wt dove Wo è la potenza sonora incidente, Wr è la potenza riflessa, Wa è la potenza assorbita trasformandosi in calore e Wt è la potenza sonora che attraversa la parete. 28 ottobre 2010 Acustica degli Ambienti Chiusi

Ambiente chiuso: coefficienti r,a,t (2) Dividendo per Wo si ottiene: 1 = r + a + t dove r = Wr/ Wo , a = Wa/ Wo e t = Wt/ Wo sono rispettivamente i coefficienti di riflessione, assorbimento e trasmissione della parete nei confronti dell’energia sonora incidente. Il valore dei coefficienti r, a, t varia tra 0 e 1: 0  r,a,t  1 e dipende dal materiale della parete oltre che dalla frequenza e dall’angolo di incidenza dell’onda della pressione sonora.  Si può definire il coefficiente di assorbimento acustico apparente  come:  = 1 – r L’aggettivo apparente sta ad indicare che l’energia sonora entrata nella parete, pur essendo solo in parte realmente assorbita, non ritorna nell’ambiente di origine. 28 ottobre 2010 Acustica degli Ambienti Chiusi

Campo Libero, Riverberante & Semiriverberante: All’interno di un ambiente chiuso il campo acustico può essere di tre differenti tipi : campo libero campo riverberante campo semiriverberante 28 ottobre 2010 Acustica degli Ambienti Chiusi

Acustica degli Ambienti Chiusi Campo libero: Un campo si dice libero quando ci troviamo in prossimità della sorgente, dove prevale il contributo dell’energia diretta, rispetto alla quale il contributo di tutte le riflessioni risulta trascurabile. In queste ipotesi, il campo è lo steso che si avrebbe all’aperto, e dipende solo dalla distanza dalla sorgente e dalla sua direttività Q. Il livello di pressione sonora vale: In cui LW è il livello di potenza sonora della sorgente, Q la sua direttività, e d la distanza fra sorgente e ricevitore. In campo libero, il livello sonoro decresce di 6 dB per ogni raddoppio della distanza d. 28 ottobre 2010 Acustica degli Ambienti Chiusi

Acustica degli Ambienti Chiusi Campo riverberante: Un campo si dice riverberante se il numero delle riflessioni prodotte dalle pareti laterali è tanto elevato da formare un campo acustico uniforme in tutto l’ambiente (anche in prossimità della sorgente). Si definisce l’area equivalente di assorbimento acustico A (m2) come: A = S = (m2) dove  è il coeff. di assorbimento medio e S è la superficie totale interna (pavimento, pareti, soffitto, etc.). Il livello di pressione sonora vale: Il campo riverberante è ottenibile nelle cosiddette camere riverberanti, dove vengono misurati anche i coefficienti di assorb. dei vari materiali. 28 ottobre 2010 Acustica degli Ambienti Chiusi

Campo semiriverberante (1): Un campo si dice semiriverberante quando al suo interno esistano contemporaneamente zone di campo libero (in prossimità della sorgente, dove prevale il contributo dell’energia diretta) e zone di campo riverberante (in prossimità delle pareti, dove prevale il campo riflesso). In ambienti di normali dimensioni, si può ipotizzare che il campo acustico sia semiriverberante. Il livello di pressione sonora vale: In presenza di campo acustico semiriverberante, la densità di energia sonora in un punto dell’ambiente è pertanto data dalla somma del campo acustico diretto e di quello riflesso. 28 ottobre 2010 Acustica degli Ambienti Chiusi

Campo semiriverberante (2): la retta (A = ) rappresenta il caso limite di campo libero (6 dB per raddoppio della distanza d) la linea tratteggiata ed ombreggiata delimita una zona alla destra della quale il campo acustico è praticamente riverberante. Riduzione del livello sonoro nell’ambiente attraverso un trattamento acustico delle pareti: vicino alla sorgente, l’attenuazione sarà molto piccola anche aumentando notevolmente il valore di R; lontano dalla sorgente, (campo acustico prevalentemente riverberante) la riduzione di livello sonoro potrà essere significativa. 28 ottobre 2010 Acustica degli Ambienti Chiusi

Distanza Critica Livello sonoro in funzione della distanza dalla sorgente Distanza critica, alla quale il suono diretto e riflesso sono uguali 28 ottobre 2010 Acustica degli Ambienti Chiusi

Acustica degli Ambienti Chiusi Distanza Critica Suono diretto Suono riflesso 28 ottobre 2010 Acustica degli Ambienti Chiusi

Il Fattore di Correzione Ambientale Tempo di riverbero (1): Si consideri un ambiente contenente una sorgente sonora attiva, si interrompa improvvisamente l’emissione di energia sonora. Si definisce tempo di riverberazione TR (s) di un ambiente, il tempo necessario affinché la densità di energia sonora diminuisca di un milionesimo (60 dB) rispetto al valore che aveva prima dello spegnimento della sorgente. 04/11/2010 Il Fattore di Correzione Ambientale

EDT (early decay time) 0 / -10 Tempo di Riverbero (2) ISO 3382 - 2011 T20 -5 / -25 (x 3) T30 -5 / -35 (x 2) T10 (unused) -5 / -15 (x 6) EDT (early decay time) 0 / -10 Lp (dB) -5 dB 45 dB -25 dB Time (s) T20

Il Fattore di Correzione Ambientale Tempo di riverbero (2): Se l’ambiente è perfettamente riverberante allora il valore del tempo di riverberazione è lo stesso in tutti i punti e vale: (s) dove V è il volume dell’ambiente. Tale relazione è nota come “formula di Sabine”. Attraverso la misura del tempo di riverberazione, risulta possibile determinare: A=  S area equivalente di assorbimento acustico 04/11/2010 Il Fattore di Correzione Ambientale

Il Fattore di Correzione Ambientale La formula di Sabine Sostituendo nella formula della distanza critica: 04/11/2010 Il Fattore di Correzione Ambientale