Lezione n. 2 Riprende dall’affermazione che non possiamo conoscere Dio per la nostra esperienza
ATTENZIONE! Dire che la conoscenza di Dio è basata sulla Scrittura non significa necessariamente che dobbiamo avere in mano la Bibbia (come libro) La Scrittura può essere benissimo annunciata, testimoniata e trasmessa da un missionario, da un evangelista… Ma anche da chiunque altro sia un credente convertito
Perché non possiamo conoscere Dio attraverso la nostra esperienza nell’uomo NON c’è un’innata conoscenza di Dio, cioè una coscienza che è una scintilla dell’intelligenza divina la coscienza, se Dio non si è rivelato a noi attraverso la Scrittura, NON ci può parlare di Dio o di una sua legge morale (comportamento) DIO PUO’ ESSERE CONOSCIUTO SOLO ATTRAVERSO LA MEDIAZIONE DI CRISTO, CIOE’ ASCOLTANDO LA PAROLA DELLA PREDICAZIONE BASATA SULLA TESTIMONIANZA DELLE SCRITTURE
Sull’esperienza con Dio La fede può essere solo personale e non possiamo vivere dell’esperienza di Dio fatta da altri Le grandi emozioni che possiamo vivere sono momenti belli, ma non sono Dio La nostra esperienza religiosa deve essere sottoposta al correttivo della tradizione biblica La fede tradizionale senza esperienza viva è insufficiente come l’esperienza senza la tradizione biblica è insufficiente
Compito a casa (da GIOIA DI CREDERE di Klaus Douglas pag. 37) Che cosa pensavo di Dio in passato? Che cosa penso oggi di Dio? Come sono giunto a questo cambiamento dell’immagine di Dio? Quali persone mi hanno particolarmente influenzato in questa ricerca, positivamente o negativamente? Per che cosa investo tempo e denaro?
L’idolatria della scintilla divina Giovanni 14:17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi. Lo Spirito di Verità dimora in chi ubbidisce a Dio e quindi ha la capacità di immettere i discepoli nella verità integrale. Diversa è la posizione degli gnostici, il cui pensiero cerca di entrare nel cristianesimo già all’epoca di Paolo
Chi è lo gnostico Lo gnostico porta in se stesso la salvezza perché è il suo io che gli permette d'identificarsi col divino. La salvezza consiste proprio nell'essere spirito e quindi si riduce ad un processo interiore di autoredenzione.
Perché non abbiamo una conoscenza innata di Dio: Giovanni 8:19 Essi perciò gli dissero: «Dov'è tuo Padre?» Gesù rispose: «Voi non conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio». Giovanni 8, 28 Gesù dunque disse loro: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che io sono, e che non faccio nulla da me, ma dico queste cose come il Padre mi ha insegnato.
Che differenza c’è tra la ricerca del divino e “conoscere”? Sentire il desiderio di un rapporto con un’entità soprannaturale può essere un desiderio innato dell’uomo che vuole trovare dei motivi sia alla propria esistenza, sia ai fenomeni naturali come a tutte quelle situazioni alle quali non riesce a trovare spiegazioni o che ritiene più grandi di lui. Conoscere Dio è altro
perchè il battesimo di spirito è altro… perché è un’azione esterna a noi perché è un atto di Dio è un atto di amore che Dio aveva già deciso di offrire (predestinazione) è un atto di cui Dio conosce le conseguenze, ovvero che risposta verrà data (prescienza) è un atto che pretende una risposta di obbedienza da parte dell’uomo (il battesimo d’acqua) è un atto che ci introduce nel corpo di Cristo, cioè nella chiesa
Possiamo fare nostra questa domanda? Come è possibile che l’uomo dalla sua condizione naturale di nemico di Dio, arrivi ad essere amico di Dio, servitore fedele e ubbidiente orientato verso il suo Signore? Perché in Cristo l’uomo viene giustificato Perché con la resurrezione di Cristo gli viene promessa vita eterna Perché nella conversione di alcuni uomini Dio manifesta la sua potenza
1^ Corinzi 12, 12-13 12 Poiché, come il corpo è uno e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, benché siano molte, formano un solo corpo, così è anche di Cristo. 13 Infatti noi tutti siamo stati battezzati in un unico Spirito per formare un unico corpo, Giudei e Greci, schiavi e liberi; e tutti siamo stati abbeverati di un solo Spirito.
Contesto Corinzi 12, 12-13 Il capitolo 12 si può dividere in tre parti: Doni spirituali: come ci sono donati (1-3) Diversità dei carismi (4-11) Unicità del corpo (12-31)