Catullo e Saffo A cura di Mara Torricelli.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
L’amore nell’antica grecia
Advertisements

Come gestire e coinvolgere il gruppo e superare le relazioni oppositive S.O.S. CATECHESI Convegno Catechistico Diocesano Nuoro, 18 giugno 2016 Ufficio.
Entriamo in contatto con le opere di Maria Valtorta da "I Quaderni del ’43" - Dettati di Gesù a Maria Valtorta Tornate sulla via della Vita, poveri figli.
Ennio Morricone The man of armonica Ed ecco, all’improvviso: Vado! Vai? Dimmi, ti prego! dove? Ti Prego!
Tre poesie alla mia balia (1.) 1. Mia figlia 2. mi tiene il braccio intorno al collo, ignudo; 3. ed io alla sua carezza m' addormento. 4. Divento 5. legno.
Ho detto a Dio: « Sei tu il mio Signore ! Senza di te non ho alcun bene. » Sal 15,2.
Foglie d’autunno Nulla al mondo è delicato come una foglia che cade.
Di Vinícius de Moraes.
Il dialetto siciliano S. Caramagno S. Caramagno S. Caramagno
AFORISMI DI KAHLIL GIBRAN AVANZAMENTO MANUALE.
Un tizio si reca da un barbiere per farsi tagliare i capelli e radere la barba… Appena il barbiere comincia a lavorare, iniziano ad avere una buona conversazione.
Mamma Il bambino chiama la mamma e domanda:
11.00.
Figli di un “Dio minore” …?
se senti i brividi sotto la pelle,
nella mente mi ragiona”
Prenditi il tempo per leggere questo messaggio
Lettera del giugno 1944 alle giovani del Terz’Ordine
Una pagina bianca.
Ogni sua frase è un attimo di Paradiso per noi
E adesso ... ascoltami!.
DOMENICA 14 ANNO A Lasciamoci toccare dalla melodia “Venite a Me gli stanchi” (4’45) dal Messia di Händel Monges de Sant Benet de Montserrat.
Testo di Composizione: Lulu Musica: Harpa paraguaia.
Il Padre misericordioso
Tutta colpa di un raggio di sole!.
Con “l’Adagio” di Eleni Karaindrou ricordiamo ogni passo della vita
Ode al giorno felice Pablo Neruda.
MARE E TRAMONTI A FORMENTERA
1970 Testo : Giorgio Calabrese
perché infrangano il silenzio.
DOMENICA 6 TEMPO ORDINARIO Anno B
Tempo di AVVENTO.
DOMENICA 14 dell’ANNO anno A
L’imprudenza fa morire i fiori più belli.
che vivono in questa città?
Le meraviglie della vita
Testo di Composizione: Lulu Musica: Harpa paraguaia.
Amore alla finestra.
Storie di tenerezza.
Testo di Composizione: Lulu Musica: Harpa paraguaia.
22 luglio 2018 Domenica XVI Musica: Salmo 22 in lingua ebrea
Le parole di Gesù sulla croce
TERRORISTA Il terrorismo oggi.
Dio sa.
perché infrangano il silenzio.
Parte 3 La ricerca del lessico esatto
L’ Oratorio di Natale di Bach ci faccia scoprire Gesù in queste feste
Panorama Biblico Deuteronomio.
lungo il fuso del pioppo
Salmo 9 TRANSIZIONE MANUALE.
Simile a un Dio mi sembra quell’uomo
don Manuel Marciello Beltrami
UNA SFIDA DIVINA.
Salmo 39 TRANSIZIONE MANUALE.
2006 Il Canto della Sibilla (4’), della Musica Medievale Catalana, ci fa sentire la vicinanza di Gesù Monges de St. Benet de Montserrat.
S A L M O 6 2.
Ascolta i pensieri.
Salmo 38 TRANSIZIONE MANUALE.
III DOMENICA DI AVVENTO ANNO C
Le particelle Ci (Vi), Ne Τα μόρια
P R E C I S A Z I O N E Queste NON sono le letture della Messa originali: si tratta di mie rielaborazioni, comunque molto aderenti ai testi. I S T.
Gli AVVERBI.
dal Vangelo di Giovanni
Un breve giro nelle tradizioni
Salmo 19 TRANSIZIONE MANUALE.
Salmo 5 TRANSIZIONE MANUALE.
Salmo 44 TRANSIZIONE MANUALE.
SCIENZE FACILITATA CLASSE 1ª
(24 settembre 1880 – 13 novembre 1970)
CENTRO COMMERCIALE DEL CIELO
Transcript della presentazione:

Catullo e Saffo A cura di Mara Torricelli

Ìlle mì par èsse deò vidètur, ìlle, sì fas èst, superàre dìvos, quì sedèns advèrsus idèntidèm te spèctat et àudit dùlce rìdentèm, miserò quod òmnes èripit sensùs mihi: nàm simùl te, Lèsbia, àspexì, nihil èst supèr mi <vòcis in òre;> lìngua sèd torpèt, tenuìs sub àrtus flàmma dèmanàt, sonitù suòpte tìntinànt aurès, geminà tegùntur lùmina nòcte. ... Òtiùm, Catùlle, tibì molèstus: òtio èxsultàs nimiùmque gèstis: òtium èt regès prius èt beàtas pèrdidit ùrbes. Simile ad un dio… Prof.ssa Mara Torricelli

Quello, mi sembra essere simile ad un dio Quello, si è lecito, (mi sembra) superare gli dei) colui che sedendo di fronte a te Ti guarda e ti ascolta Mentre ridi dolcemente, cosa che toglie, a me misero, tutti i sensi: infatti non appena io o Lesbia, ti vedo, niente mi rimane di voce in gola Ma la lingua mi si intorpidisce, una tenue fiamma scorre sotto le membra, le orecchie risuonano di un loro proprio ronzìo, gli occhi sono coperti da una duplice notte… L’otium o Catullo, ti è molesto: nell’ozio esulti e ti ecciti troppo: l’Otium portò alla rovina anche re e città beate. Prof.ssa Mara Torricelli

Chi è saffo? Saffo è l’ispiratrice di Catullo, una poetessa greca che tutti avevamo amato e studiato. Famosa, oltre che per la sua bravura, per essere a capo di un TIASOS, un circolo di ragazze devote ad Afrodite. Per Saperne di più, guarda questo ppt (clk sull’immagine) Prof.ssa Mara Torricelli

Thiasos Prof.ssa Mara Torricelli

Differenze Saffo-Catullo   Catullo Ìlle mì par èsse deò vidètur, ìlle, sì fas èst, superàre dìvos, quì sedèns advèrsus idèntidèm te spèctat et àudit dùlce rìdentèm, miserò quod òmnes èripit sensùs mihi: nàm simùl te, Lèsbia, àspexì, nihil èst supèr mi <vòcis in òre;> lìngua sèd torpèt, tenuìs sub àrtus flàmma dèmanàt, sonitù suòpte tìntinànt aurès, geminà tegùntur lùmina nòcte. Òtiùm, Catùlle, tibì molèstus: òtio èxsultàs nimiùmque gèstis: òtium èt regès prius èt beàtas pèrdidit ùrbes. Saffo
 Quello, simile a un dio mi sembra che siede davanti a te, e da vicino ti ascolta mentre tu parli con dolcezza
e con incanto sorridi. E questo fa sobbalzare il mio cuore nel petto. Se appena ti vedo, subito non posso più parlare: la lingua si spezza: un fuoco leggero sotto la pelle mi corre: nulla vedo con gli occhi e le orecchie mi rombano: un sudore freddo mi pervade: un tremore tutta mi scuote: sono più verde dell'erba; e poco lontana mi sento dall'essere morta. Ma tutto si può sopportare... Prof.ssa Mara Torricelli

Differenze Identica, quasi una traduzione, la prima parte, ad eccezione di ìlle, sì fas èst, superàre dìvos che per un greco non era ammissibile: nessun uomo doveva ritenersi superiore a Dio (peccato di ubris). Diversa l’ultima parte: mentre Saffo continua, con più intensità a descrivere il dolore che la rende “verde” come l’erba (il colore di quando si perdono i sensi), Catullo chiude la poesia in un tono che si fa improvvisamente leggero e birichino. Probabilmente, l’ostilità che circondava i neòteroi, si faceva sentire. Sembra quasi che il poeta, temendo di essere troppo criticato per il tempo che perde per l’amore…. si tiri indietro. In questo processo di «arretramento», egli pare assumere il punto di vista dei suoi detrattori: l’ultima frase, infatti, non è che un discorso indiretto libero dei senes severiores che di sicuro gli avranno detto quanto questa attività di non far niente (l’otium inteso in senso negativo) faccia male, ricordandogli nel contempo che l’otium, già da tempi lontanissimi, ha portato alla rovina regni e città florenti. Prof.ssa Mara Torricelli

fine Prof.ssa Mara Torricelli