CESARE E IL TRAMONTO DELLA REPUBBLICA

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Transcript della presentazione:

CESARE E IL TRAMONTO DELLA REPUBBLICA Unità 8 | La crisi della repubblica Lezione 18 CESARE E IL TRAMONTO DELLA REPUBBLICA M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 1

La crisi della Repubblica Scontri tra populares e optimates Eserciti fedeli ai generali e non alla Repubblica Volubilità della plebe che appoggiava chi soddisfaceva le sue richieste portano alla crisi delle istituzioni repubblicane acuita da rivolta di Quinto Sertorio in Spagna rivolta servile di Spartaco M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 2

Quinto Sertorio Era l’ex-luogotenente di Mario in Spagna. Nel 77 a.C. si ribellò e dichiarò l’indipendenza della Spagna. Per 5 anni controllò la Spagna. Venne sconfitto nel 72 a.C. da Pompeo. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 3

Spartaco Era un gladiatore della Tracia: si ribellò a Capua assieme ad altri gladiatori. A lui si unirono altri schiavi ma anche contadini. Il suo esercito arrivò a contare 150.000 uomini e per 2 anni resistette alle legioni romane. Venne sconfitto nel 71 a.C. ad opera di Marco Licinio Crasso. Gli schiavi catturati furono crocefissi lungo la strada che portava a Roma. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 4

Gneo Pompeo Magno e Marco Licinio Crasso Pompeo apparteneva a un’importante famiglia. Crasso era un cavaliere arricchitosi grazie alle liste di proscrizione. Nel 70 a.C. grazie alle loro vittorie furono entrambi eletti consoli. Dopo il consolato Pompeo ricevette l’incarico di liberare l’Adriatico dai pirati. Portò a termine l’impresa nel giro di pochi mesi. Pompeo venne inviato in Oriente dove sconfisse il re del Ponto Mitridate e conquistò la Bitinia, la Cilicia, la Siria e la Palestina. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018

La congiura di Catilina Catilina, un populares, organizzò una congiura per conquistare il potere. La congiura venne scoperta e denunciata dal console Marco Tullio Cicerone. Catilina diede inizio alla rivolta, ma venne sconfitto e catturato (62 a.C.). Su ordine di Cicerone, Catilina venne giustiziato senza processo. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018

Marco Tullio Cicerone Fu uno dei più grandi oratori e pensatori romani. Era un cavaliere ma fu ammesso al Senato e si schierò con gli optimates. Fu il più strenuo difensore della Repubblica e dei suoi valori civici. Busto di Marco Tullio Cicerone (Roma, Musei Capitolini) M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018

Il primo triumvirato Nel 62 a.C. Pompeo tornò in Italia dall’Oriente. Il Senato non assegnò le terre ai suoi soldati e non ratificò le conquiste compiute da Pompeo. Pompeo, politicamente isolato, si avvicinò a Crasso. L’alleanza tra Pompeo e Crasso venne favorita da un giovane leader dei populares: Caio Giulio Cesare. Nel 60 a.C. Cesare, Pompeo e Crasso formarono il primo triumvirato. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 8

Il primo triumvirato L’alleanza stipulata nel 60 a.C. tra Cesare, Crasso e Pompeo. Cosa era il primo triumvirato? Crasso l’appoggio dei cavalieri, Pompeo l’appoggio dell’esercito e Cesare i voti della plebe. Cosa portò ognuno dei triumviri all’alleanza? Cesare il consolato, Crasso norme a favore dei cavalieri e il comando di un esercito in Oriente, Pompeo le terre che aveva promesso ai suoi soldati. Cosa ottennero i tre triumviri da questa alleanza? Cicerone ostacolò i triumviri, ma venne esiliato col pretesto di aver fatto giustiziare Catilina senza processo. Nessuno si oppose ai triumviri? M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018

Le campagne di Cesare Cesare divenne console nell’anno 59 a.C. quindi si fece assegnare il proconsolato nella Gallia Cisalpina e in quella Narbonense. Con una serie di campagne sconfisse Elvezi, Germani, Suebi, Belgi e conquistò l’intera Gallia. Nel 56 a.C. tornò in Italia e rinnovò l’alleanza con Crasso e Pompeo. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 10

Le campagne di Cesare Cesare si recò in Britannia ponendo le basi per la conquista dell’Isola. Tornato il Gallia, fronteggiò la rivolta di Vercingetorige. La ribellione terminò nel 52 a.C. con la resa della città di Alesia e la cattura di Vercingetorige. Mentre Cesare era in Gallia, Crasso rimase ucciso in Oriente mentre combatteva contro i Parti. Statua di Giulio cesare di Nicolas Coustoou (Parigi, Palazzo delle Tuileries) M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018 11

Le azioni di Cesare Cesare sapeva che in Gallia avrebbe avuto modo di avviare una campagna militare Perché Cesare chiese il proconsolato in Gallia? Perché Cesare voleva avviare una campagna militare? Cesare era privo sia del prestigio che ammantava i generali vittoriosi che di un esercito a lui fedele Nel 60 a.C. Cesare era il più debole dei triumviri, ma nel 52 a.C., morto Crasso, era diventato il più forte Come cambiarono gli equilibri politici dal 60 al 52 a.C.? Si alleò col Senato e richiamò Cicerone dall’esilio Come reagì Pompeo? M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018

La seconda guerra civile (49-45 a.C.) In accordo con Pompeo, il Senato proibì a Cesare di candidarsi come console. Cesare oltrepassò con il suo esercito il Rubicone, iniziando così la seconda guerra civile. Pompeo, preso alla sprovvista, fuggì in Grecia. Cesare attaccò i pompeiani in Spagna e li sconfisse. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018

La seconda guerra civile (49-45 a.C.) Cesare affrontò Pompeo a Farsalo, in Grecia, e lo sconfisse (48 a.C.). Pompeo si rifugiò in Egitto, ma il faraone Tolomeo XIV lo fece uccidere, sperando di ottenere i favori di Cesare. Cesare depose Tolomeo, reo di aver ucciso un senatore romano. Cleopatra, sorella di Tolomeo, divenne faraona. Cesare annientò i pompeiani a Tapso (46 a.C.) e Munda (45 a.C.): la seconda guerra civile ebbe fine. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018

Cesare, signore di Roma Cesare non si fece incoronare re, ma assunse le cariche repubblicane in modo da controllare la vita politica di Roma. Console per più anni consecutivi Dittatore a vita Potere di veto dei tribuni della plebe. Riceve il titolo di imperator (generale vittorioso). Giulio Cesare ritratto in veste di imperator (Roma, Museo della Civiltà Romana) M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018

Cesare, signore di Roma Ridusse gli abusi dei proconsoli e concesse la cittadinanza alla Gallia Cisalpina (Pianura Padana). Avviò importanti lavori pubblici per dare un impiego alla plebe. Aumentò il numero dei senatori (da 600 a 900) immettendo in senato persone a lui fedeli. Tentò di sacralizzare il proprio potere: vennero poste sue statue nei templi e gli venne dedicato il quinto mese del calendario romano. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018

Le idi di marzo L’eccessivo potere di Cesare fece sorgere il timore che volesse farsi incoronare re. Alcuni senatori, tra cui Bruto e Longino, organizzarono una congiura contro di lui. Cicerone, messo a parte della congiura, decise di non prendervi parte. Alle idi di marzo del 44 a.C. Giulio Cesare venne pugnalato a morte al suo arrivo in Senato. M. Lunari, Tempo e civiltà, volume 1 © Zanichelli editore 2018