IL PRINCIPIO CONTABILE INTERNAZIONALE IAS 38 “LE ATTIVITÀ IMMATERIALI” Prof. Fabrizio Di Lazzaro
Sommario Lo IAS 38 – Le Attività Immateriali Ambito di Applicazione dello IAS 38 Definizione, Requisiti e Riconoscimento di un’Attività Immateriale Rilevazione di un’Attività Immateriale Attività Immateriali generate internamente Iscrizione in Bilancio delle Attività Immateriali Scritture Contabili in ipotesi di Fair Value Vita Utile delle Attività Immateriali Attività Immateriali di Durata Indefinita Corporate Disclosure sulle Attività Immateriali Attività Immateriali – First Time Adoption
Lo IAS 38 – Le Attività Immateriali Il principio contabile internazionale IAS 38 riguarda le Attività Immateriali ed è stato oggetto di revisione con decorrenza 31 marzo 2004. La revisione di tale principio deve essere interpretata in modo sistematico con le revisioni dei principi contabili internazionali: IAS 22 (ora IFRS 3) - Business Combination; IAS 36 - Impairment of Assets. Tali principi contabili sono stati modificati per fini di “convergenza” con i principi contabili statunitensi SFAS 141 e 142 emanati dal FASB nel giugno del 2001.
Ambito di Applicazione Il Principio Contabile IAS 38 si applica a tutte le Attività Immateriali, eccettuate: quelle trattate in altri IFRS (es. Avviamento; Attività Immateriali destinate alla vendita nello svolgimento ordinario dell’attività; Attività Finanziarie; quelle che scaturiscono dall’esercizio dell’attività caratteristica di settori particolari (ad es. attività immateriali legate ai contratti assicurative o alle attività minerarie o estrattive) che richiedono l’applicazione di principi specialistici.
Definizione e Requisiti di “Attività Immateriale” L’iscrizione nello Stato Patrimoniale di un’Attività Immateriale richiede il verificarsi dei seguenti presupposti: autonoma identificabilità; controllo dell’attività; sussistenza di benefici economici futuri. L’autonoma identificabilità è un requisito essenziale richiesto per distinguere le Attività Immateriali dall’Avviamento. L’autonoma identificabilità si presume in ipotesi di Attività Immateriale giuridicamente tutelata (in base a legge o contratto). Diversamente, il suddetto presupposto ricorre quando l’attività è riconosciuta per uno scambio, per una licenza, per un affitto, per una cessione (anche insieme con altre attività e/o passività).
Riconoscimento di un’Attività Immateriale Per il riconoscimento di un’Attività Immateriale devono ricorrere i seguenti presupposti: devono sussistere i criteri richiesti per l’identificazione di un’Attività Immateriale (cfr. slide 3); è probabile che i benefici economici futuri vadano a vantaggio dell’entità economica che intende iscrivere tali attività in bilancio (per le acquisizioni distinte e per quelle comprese in un’aggregazione di imprese, tale condizione è di solito sempre soddisfatta, perché riflessa nel costo) La probabilità che si verifichino benefici economici futuri deve essere valutata usando presupposti ragionevoli e sostenibili che rappresentano la miglior stima della direzione aziendale sull’insieme di condizioni economiche che esisteranno nel corso della vita utile dell’attività; il costo di tale attivo può essere misurato in modo attendibile.
Rilevazione di un’Attività Immateriale Un’Attività Immateriale può essere inizialmente misurata in tre modi: Al costo di acquisto, in ipotesi di acquisizione separata. Al fair value, in ipotesi di acquisizione come parte di una combinazione aziendale. Al costo di produzione (solo costi diretti ed esclusa quota parte delle spese generali), in ipotesi di Attività Immateriali generate internamente.
Attività Immateriali generate internamente Non è consentito contabilizzare, se generati internamente, avviamento, spese di ricerca, marchi, testate editoriali, liste clienti e beni simili (“cannot be distinguished from the cost of the business as a whole ”) Non sono capitalizzabili le spese di impianto e di ampliamento, le spese di pubblicità, le spese di ricerca, le spese di formazione del personale. Devono essere capitalizzate le spese di sviluppo che soddisfano il criterio dell’identificabilità (protezione legale o separabilità). Verifica dell’esistenza di un mercato di vendita dei risultati dello sviluppo.
Iscrizione in Bilancio delle Attività Immateriali I criteri di contabilizzazione delle Attività Immateriali sono (dopo l’iscrizione del valore iniziale): costo rettificato da ammortamenti, svalutazioni e ripristini; fair value (criterio alternativo, solo per le AI per le quali vi sia un mercato attivo).
Scritture Contabili in ipotesi di Fair Value Scritture contabili in ipotesi di applicazione del Fair Value - Rivalutazione: All’atto della rivalutazione : Beni immateriali a Riserva da Fair Value All’atto della rivalutazione, dopo una precedente svalutazione : Beni immateriali a Diversi Utili da Fair Value Riserva da Fair Value (per l’eccedenza rispetto alla svalutazione)
Scritture Contabili in ipotesi di Fair Value Scritture contabili in ipotesi di applicazione del Fair Value - Svalutazione: All’atto della svalutazione : Svalutazione da Fair Value a Beni immateriali All’atto della svalutazione, dopo una precedente rivalutazione : Diversi a Beni immateriali Riserva da Fair Value Svalutazione da Fair Value (per l’eccedenza rispetto alla rivalutazione)
Vita Utile delle Attività Immateriali La vita utile della Attività Immateriali può essere: La precedente versione del principio prevedeva una presunzione semplice di vita utile massima pari a 20 anni. In ogni esercizio deve essere verificata la sussistenza dei requisiti di durata illimitata. Non è ammesso il ripristino di valore per l’avviamento. In tal senso anche l’OIC 24 e dal 1.1.2016 anche il Cod. Civ. . definita (sono soggette ad ammortamento e alle perdite di valore); indefinita (impairment test ed eventuali rispristini di valore cfr IAS 36).
Attività Immateriali di Durata Indefinita Il principio IAS 38 non fornisce esempi. Da studi condotti sul settore delle telecomunicazioni negli USA, sono state considerate attività immateriali a vita indefinita i marchi, le licenze, i diritti di passaggio (c.d. “franchise rights”). Il passaggio da vita utile indefinita a definita è considerato un cambiamento di stima contabile (IAS 8 par. 19 applicazione retroattiva).
Corporate Disclosure sulle Attività Immateriali Le informazioni ulteriori sulle AI da fornire negli allegati riguardano: informazioni generali (parr.118 – 123); informazioni in ipotesi di applicazione del fair value (parr. 124, 125); spese di ricerca e sviluppo (parr.126, 127); altre informazioni (par. 128).
Attività Immateriali – First Time Adoption Lo Stato Patrimoniale di apertura IFRS deve essere rettificato per: escludere le Attività Immateriali esistenti che non possiedono i requisiti per essere capitalizzate secondo lo IAS 38; includere tutte le Attività Immateriali che, per converso, possiedono le condizioni per la loro capitalizzazione, a partire dalla data in cui si sono verificati tali presupposti. Gli ammortamenti passati effettuati in base ai precedenti Principi Contabili non devono essere rettificati in modo retroattivo, purché giustificabili secondo gli IFRS
Attività Immateriali – First Time Adoption Esempi di categorie di attività immateriali iscrivibili: Marketing – related Trade dress Nomi di domini internet Accordi di non concorrenza Customer – related Elenchi clienti Portafoglio ordini/clienti, contratti Artistic – related Opere musicali, teatrali, balletti Pitture, fotografie Materiale video Contract – based Licenze edilizie Accordi di franchise Technology-based Software Data base
Attività Immateriali – First Time Adoption Casi particolari Costi per l’acquisizione di commesse IAS 11 par. 21 Sono portati ad incremento della commessa Spese incrementative beni di terzi IAS 16 Se separabili sono imputati a IM Costi per trasferimento e riposizionamento cespiti IAS 16 par. 19 c) Non capitalizzabili Oneri accessori su finanziamenti Riduzione finanziamento ricevuto Costi per siti internet SIC 32 Costi per operazioni sul cap. soc. Riduzione patrimonio netto Costi per esodazione personale
Attività Immateriali – First Time Adoption Avviamento. L’IFRS 1 par. 15 concede la possibilità di non applicare l’IFRS 3 (IAS 22) alle BC. Se l’impresa si avvale di tale deroga deve comunque effettuare i seguenti passaggi relativi all’avviamento (IFRS 1 App. B): - l’avviamento si assume dell’importo iscritto in contabilità; - è aumentato delle AI non contabilizzabili ai fini IFRS; - è diminuito delle AI separatamente iscrivibili ai fini IFRS; - è rettificato da eventuali conguagli di prezzo; - è sottoposto ad impairment.