(Theodosius Dobzhansky)

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Transcript della presentazione:

(Theodosius Dobzhansky) Nulla ha senso in biologia, se non alla luce dell'evoluzione (Theodosius Dobzhansky)

Il modello concettuale Capitolo 2 Il modello concettuale (prima parte) Ferraguti, Castellacci (a cura di), Evoluzione - Modelli e processi, © 2011 Pearson Italia S.p.A

Tabella 2.1 Ferraguti, Castellacci (a cura di), Evoluzione - Modelli e processi, © 2011 Pearson Italia S.p.A

Tabella 2.2 Ferraguti, Castellacci (a cura di), Evoluzione - Modelli e processi, © 2011 Pearson Italia S.p.A

Legge della dominanza (o legge della omogeneità di fenotipo): gli individui nati dall'incrocio tra due individui omozigoti che differiscono per una coppia allelica, avranno il fenotipo dato dall'allele dominante. Con significato più ampio rispetto al lavoro di Mendel, può essere enunciata come legge dell'uniformità degli ibridi di prima generazione. Legge della segregazione (o legge della disgiunzione): ogni individuo possiede due fattori per ogni coppia di alleli, uno paterno e uno materno. Quando si formano i gameti, i fattori si dividono e ogni gamete possiede uno solo dei fattori. Legge dell'assortimento indipendente (o legge di indipendenza dei caratteri): gli alleli posizionati su cromosomi non omologhi si distribuiscono in modo casuale nei gameti.

La anagenesi o evoluzione filetica è l'evoluzione progressiva delle specie, implicante un cambiamento nella frequenza genetica di una popolazione intera invece di un evento di biforcazione cladogenetico. Quando in una popolazione si fissano mutazioni sufficienti tali da differenziarsi significativamente da una popolazione ancestrale, si può assegnare un nuovo nome alla specie. La chiave è che la popolazione intera è distinta dalla popolazione ancestrale, di maniera che la popolazione ancestrale possa considerarsi estinta. La cladogenesi è un evento evolutivo frazionante in cui ogni ramo, compresi quelli più piccoli, forma un "clade", un meccanismo evolutivo e un processo di evoluzione adattiva che conduce allo sviluppo di una più grande varietà di organismi gemelli (sister). Questo evento di solito succede quando alcuni organismi finiscono in nuove, spesso distanti aree o quando i mutamenti ambientali causano molte estinzioni, aprendo nicchie ecologiche per i sopravvissuti. Un grande esempio di cladogenesi oggi sono le isole dell'arcipelago hawaiiano, dove gli organismi vaganti hanno viaggiato attraverso l'oceano tramite le sue correnti e i venti. La maggior parte delle specie delle isole non si trovano in nessun'altra parte della Terra a causa della divergenza evolutiva.

Figura 2.1 Ferraguti, Castellacci (a cura di), Evoluzione - Modelli e processi, © 2011 Pearson Italia S.p.A

Sebbene la teoria classica della selezione naturale consideri l'individuo come il principale bersaglio delle forze selettive, esiste un altro approccio che prende in considerazione la presenza di una selezione multilivello, con forze selettive che agiscono sui vari livelli della gerarchia biologica, cioè i geni, la cellula, l'individuo, il gruppo e la specie. Da questa considerazione deriva la possibilità dell'esistenza di forze selettive che agiscono su caratteristiche o comportamenti condivisi da gruppi d’individui o da intere popolazioni.

Adattamenti, ed Exaptation Figura 2.2 Ferraguti, Castellacci (a cura di), Evoluzione - Modelli e processi, © 2011 Pearson Italia S.p.A

Tabella 2.3 Ferraguti, Castellacci (a cura di), Evoluzione - Modelli e processi, © 2011 Pearson Italia S.p.A

Fitness

CONVERGENZA E PARALLELISMO Le relazioni evolutive sono stabilite a partire dai caratteri condivisi, le omologie, presumendo che esse stiano ad indicare un antenato comune. Le strutture omologhe sono quelle che, in diversi organismi, hanno un'origine comune, anche se non necessariamente la stessa funzione. Ad esempio, i cheliceri dei chelicerati sono omologhi alle seconde antenne dei crostacei. Le omologie si contrappongono alle analogie (o omoplasie). Due caratteri sono analoghi quando non hanno un'origine comune ma condividono la stessa funzione. Ad esempio, le ali degli uccelli sono analoghe alle ali delle farfalle, anche se evoluzionisticamente sono due cose distinte. Figura B2.2.1 Ferraguti, Castellacci (a cura di), Evoluzione - Modelli e processi, © 2011 Pearson Italia S.p.A

Figura B2.2.2 Ferraguti, Castellacci (a cura di), Evoluzione - Modelli e processi, © 2011 Pearson Italia S.p.A