Evoluzione e adattamenti I cetacei Evoluzione e adattamenti
I cetacei sono mammiferi marini completamente adattatisi alla vita acquatica. Il nome deriva dal greco ketos che significa balena o mostro marino, dotati di respirazione polmonare.
L’antenato del cetaceo è il pachicetus, chiamato così perché il primo fossile fu trovato in Pakistan vissuto 50 milioni di anni fa.
Inizialmente questi esemplari vivevano sulla terraferma, in seguito per andare alla ricerca del cibo si è trasferito nell’ambiente marino cambiando e adattando il loro corpo:
1. la forma si allunga 2. vi è la perdita del pelo che serviva a riscaldarsi sulla terraferma e che viene sostituito dal blubber,uno strato di grasso, che consente di mantenere la temperatura corporea costante.
3. gli arti anteriori si trasformano in pinne (natatoie, perché composte da ossa), gli arti posteriori scompaiono e compaiono la pinna dorsale per l’equilibrio e la caudale per la propulsione. Nel delfino la pinna caudale si attacca orizzontalmente al corpo, per cui si muove dall’alto verso il basso a differenza dei pesci dove si muove destra-sinistra (senso verticale)
4. Migrazione del naso (sfiatatoio) al di sopra della testa essendo mammifero il delfino per respirare deve sporgersi fuori dall’acqua
5. Il cervello è diviso in due emisferi, questo permette di regolare il riposo: il delfino si addormenta su un solo lato rimanendo svegli dall’altro lato, dormono quindi mettendosi in coppia.
6. L’ apparato riproduttore è interno e riusciamo a distinguere il sesso del delfino grazie al numero di fessure presenti nell’animale. Per il maschio ci sono due fessure (ano e fessura genitale), mentre per la femmina ce ne sono quattro, quella genitale infatti è affiancata dalle fessure mammarie.